certo la partita si gioca su altri tavoli, siamo più o meno nella posizione di Fantozzi al casinò con il megadirettore
quindi bel tempo o cattivo tempo che siano, bisognerebbe dissodare e arare bene, adottare tutte le misure per la massima resa nella stagione bella; e questo non per scialo ma per previdenza quando la stagione non sarà così clemente.
In che maniera arriveremo noi come paese al prossimo snodo della storia economica? penso non ci sia una bella risposta.
I conti sono quelli che sono, i margini pure, eppure ci sarebbero o c'erano per non buscarci una "spagnola" invece di una bella influenza...ma evidentemente è solo un ragionamento, la realtà è differente, c'è troppa complessità in giro, forse voluta.
Abbiamo dissodato con cura, le erbacce le abbiamo tolte? che concime abbiamo usato?
Vedo. tra questi numeri insormontabili, che la componente "investimento" del PIL, è bassissima, molto più bassa del livello pre-crisi 2008.
Vedo pure che il "bottino" conquistato all'estero costituito dal surplus della bilancia commerciale è ingente...
ma allora chi chi ha beneficiato di questo momento favorevole (ma anche degli sgravi fiscali, della de-regolamentazione del mercato del lavoro, dei bassi livelli salariali, delle prebende varie giunte a diverso titolo dalle tasche degli italiani "che pagano le tasse", del calmiere salariale costituito dall'emigrazione bianca o nera che sia, eccc.) perchè non ha investito nel paese? Perchè piuttosto che reinvestire i profitti in italia hanno preferito dirottare i guadagni in gran parte in attività finanziarie detenute all'estero? Non ci credono più? Dovremmo crederci noi, fantozzi tutta la vita?