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Buonasera, chiedo vostra opinione sulla curva dei tassi USA. Qualche mese fa era abbastanza evidente l'appiattimento con le conseguenze che questo indicatore può prevedere.
Ieri mi sono messo a vederla e mi sembra che questa sia cmq non piatta ma abbia la forma "normale". Secondo me rialzi sui tassi a breve CI possono essere e non è scontata una recessione per il prossimo anno.Su questo cosa pensate?
Lato pratico ... pensavo di aspettare e capire se ci sono altri 2 rialzi su Treasury US... voi che dite?


Devi seguire la controversia tra USA e Cina sui dazi, se troveranno un'accordo o meno. Il problema è per chi si chiude e non è certo attraverso i dazi, le sanzioni e il protezionismo che si incrementa l'economia. Un po come avviene in Europa con l'austerità, con i tagli a dx e a sin. meno quello che è necessario tagliare, come potranno crescere le economie? Questo per dire che, se la liquidità non verrà a mancare e si intraprende la strada del buonsenso, rallentamento non sempre è = a recessione quindi, il rialzo può aspettare, non solo negli USA ma anche in Europa. Se non erro negli USA sono cresciuti i salari ma la vendita di beni durevoli è calata e anche il settore immobiliare è in declino. Forse è probabile che gli americani abbiano deciso di aumentare i risparmi, ora vediamo come andranno le vendite natalizie, frattanto, facciamogli mangiare il tacchino. I cinesi sanno il fatto loro: se gli USA aumentano i dazi lo Yuan lo fanno scendere, vendono treasuries e comprano oro immediatamente. Se il mondo rallenterà l'America non sarà esente anche perchè gli effetti dei benefici fiscali promossi da Trump non saranno eterni come non saranno eterni i buy back delle multinazionali che hanno tenuto finora a galla Wall Street. Imho.
 
Auto, possibile invito Usa a Ceo tedeschi per aumento produzione

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New York, 21 nov. (askanews) - Washington vorrebbe chiedere alle case automobilistiche tedesche di spostare la loro produzione di componenti auto negli Stati Uniti, in modo da ridurre la dipendenza delle loro fabbriche statunitensi da parti importate.

I produttori tedeschi hanno già quadruplicato il numero di auto prodotte negli Stati Uniti rispetto al 2009, arrivando a 804.200 vetture lo scorso ano, circa il 7,4% della produzione totale di veicoli leggeri negli Stati Uniti.
 
BERLINO – Per quanto riguarda il conflitto tra Bruxelles e Roma sul bilancio dello Stato italiano, nell’establishment tedesco c’è una chiamata ad una decisa battaglia contro i “nemici interni” dell’UE. Si deve difendere l’Unione europea “con tutta la forza”, dice un importante giornale tedesco; “la coalizione del governo italiano non è degna di mettere a rischio il destino del Paese”. Il motivo per cui il governo italiano ha aperto lo scontro è il suo rifiuto di continuare a seguire i dettami dell’austerità tedesca. Il predominio di Berlino nell’UE genera crescenti proteste anche in altri stati membri, che si aggiungono ai conflitti con Polonia ed Ungheria. Anche in Francia cresce il malumore per Berlino. Nel frattempo il fondatore del movimento politico “La France insoumise”, Jean-Luc Mélenchon, che nelle elezioni presidenziali del 2017, con il 20 per cento ha mancato di poco la partecipazione al ballottaggio, chiama la Francia all’uscita da tutti i trattati europei. Le élite tedesche reagiscono con ancora maggior durezza

http://vocidallestero.it/2018/11/21/german-foreign-policy-i-nemici-interni-della-ue/
 
Secondo alcune indiscrezioni riportate dal quotidiano La Stampa, il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio sarebbe aperto alla possibilità di introdurre alcune modifiche alla legge di bilancio - bocciata ieri dall'Ue - , nel corso della discussione della stessa in Parlamento.

Fonte: Finanza.com
 
La situazione ora è grave", aveva detto il ministro lo scorso fine settimana. Oggi il Corriere della Sera riporta altre dichiarazioni, che sono state proferitenel corso di un convegno.

Paolo Savona "prima ha citato «il maestro Cossiga» per dire che «l'economia è un grande imbroglio politico», poi ha puntato l'indice contro i «sovranismi» che «quasi certamente» danneggeranno lo sviluppo globale. Una visione argomentata e tranciante, che fa il paio con il giudizio espresso riservatamente sul governo a margine dell'ultimo Consiglio dei ministri: «Non si può più andare avanti così, non ha senso. E la manovra com'è non va più bene: è da riscrivere». L'affermazione di Savona parte da un convincimento, è la previsione di come andrà a finire l'estremo tentativo di mediazione di Conte con Juncker. E in politica come nello sport squadra (e tattica) che perde si cambia.
Finanza.com
 
Pimco: rischio default Italia basso ma c'è. Emissione moneta parallela possibile, fece così la California
Il rischio che l'Italia possa fare default sul proprio debito
sovrano è molto basso ma non è del tutto escluso. E' quanto ha
detto di ritenere Andrew Balls, chief investment officer per
Pimco, stando a quanto riporta Reuters. Per Balls non è del
tutto esclusa, anche se modesta, anche la possibilità che
l'Italia finisca con l'emettere una moneta parallela
all'euro e dunque finisca con il ridenominare il proprio
debito pubblico. Il rischio che il Tesoro che non riesca a
finanziarsi sul mercato dei capitali viene considerato invece,
significativo ma non elevato. Il commento arriva poche ore
dopo la decisione della Commissione europea di bocciare in via
ufficiale la manovra M5S-Lega e di aprire dunque alla procedura
di infrazione contro l'Italia. "Un default sovrano
dell'Italia è improbabile ma non si può dire che sia a rischio
zero. Lo scenario più plausibile è quello di un misto tra
emissioni in una valuta parallela o persino una ridenominazione
del debito", ha detto Balls, nel corso di una conferenza
stampa tenuta a Londra. "Nel 2008 la California si è
finanziata in un'altra valuta, se è potuto succedere lì è
ovvio che non si possa escludere nel caso dell'Italia".
Milano, Finanza.com Buon giorno
 
Buongiorno.

Manovra, Moscovici: accordo dentro regole, non è mercato tappeti

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"Rispondendo a una domanda sulla possibilità di un accordo "è veramente la volontà della Commissione europea, è la mia volontà - ha detto -. Quando parlo di dialogo non lo faccio con malizia, non è un tentativo di scaricare responsabilità e colpe, è la consapevolezza che posiamo trovare una soluzione assieme".
 

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