Investing.com - Prosegue la battaglia tra Qualcomm e Apple, con il produttore di chip Usa che diffonde la notizia di una sentenza di un tribunale cinese che ha vietato la vendita di iPhone.
La nota di Quantumm afferma che la decisione sarebbe arrivata a causa di una disputa su di un brevetto, accogliendo la richiesta della stessa azienda verso quattro controllate Apple, ordinando la sospensione delle vendite di iPhone 6S, iPhone 6S Plus, iPhone 7, iPhone 8 Puls, iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X.
“Apprezziamo profondamente i nostri rapporti con i clienti”, ha spiegato Qualcomm, aggiungendo che “raramente ricorriamo ai tribunali, ma abbiamo anche una convinzione costante nella necessità di proteggere i diritti di proprietà intellettuale".
Poi la società si lancia all’attacco: "Apple continua a beneficiare della nostra proprietà intellettuale senza volerci compensare. L'ordine della corte è un'ulteriore conferma della forza del nostro portafoglio brevetti", afferma Qualcomm.
La sentenza sarebbe già stata contestata da Apple, con l’azienda di Cupertino che afferma che il divieto riguarderebbe solo per gli iPhone che funzionano con un sistema operativo precedente.
Apple ha risposto prontamente, attaccando Qualcomm: "lo sforzo di Qualcomm di mettere al bando i nostri prodotti è un'altra mossa disperata da parte di una società le cui pratiche illegali sono sotto inchiesta da parte delle autorità di regolamentazione di tutto il mondo".
Il divieto, dunque, viene smentito da Apple, in quanto "tutti i modelli di iPhone restano disponibili per i nostri clienti in Cina”. Inoltre, “Qualcomm sta rivendicando tre brevetti che non erano mai stati considerati prima, incluso uno che e' gia' stato invalidato. Perseguiremo tutte le nostre opzioni legali attraverso i tribunali", spiegano da Cupertino.
Nel frattempo, la vicenda sta avendo delle conseguenze a Wall Street, con il titolo Apple (NASDAQ:
AAPL) che cede l’1,33%