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Fugnoli (Kairos) mette sotto l'albero oro, Tbond e Btp - MilanoFinanza.it

"Fugnoli conclude: "I titoli governativi che preferiamo sono i Treasuries e i Btp. I Btp, lo capiamo benissimo, richiedono un pizzico di coraggio e modiche quantità, ma ripagano con un ottimo rendimento. I Treasuries, dal canto loro, sarebbero di tutto riposo se non ci fosse il dollaro, che è caro e potrebbe tornare a perdere per strada un po’ di valore l’anno prossimo. Per chi può, una soluzione c’è. Usando i futures ci si mette al riparo dal rischio di cambio senza il carry negativo della copertura".
 
come avevi osservato il QE e forse ancor più l'ntroduzione della moneta unica alla lunga sono stati un danno, l'apparato politico, ridotto a mero esecutore di dettaglio di voleri euro-centrici (naturalmente lungo l'asse berlino-parigi) si è assuefatto al suo nuovo ruolo di supporto ideologico, ravvivandosi solo quando si tratta di ritagliarsi un posto in qualche amministrazione di comodo; e il popolo purtroppo di tale tragedia è stato correo, accontentandosi di macchiette carnascialesche, di carri pedanti dove l'idiozia è la vera forza motrice degli stessi.
Nemmeno il gruppo di potere politico francese e tedesco mi sembra esente da colpe, la loro diffidenza reciproca è insanabile,ne ha fatto le spese la saggia guida che avrebbero dovuto dare all'unione, senza grandi idee, presi piuttosto a contenere l'altro, hanno preferito lasciarsi andare sotto il flusso dell'ondata neo-liberista proprio nel momento in cui a monte il flusso si attenuava e proponeva dei correttivi. Non si tratta di tirare fuori il classico coniglio dal cappello ma, banalmente, di spendere politiche in grado di rivitalizzare la domanda interna. Non si può pensare che tutto debba ridursi in stretta salariale ed esportazioni, Trump l'ha capito e non pare più disposto a fare da unico mercato di consumo mondiale. Che succederà se e quando la domanda interna statunitense mostrerà la corda? Lo chiederemo a Bruxelles.
Io invece continuo a pensare che la moneta unica e una europa unita siano l'unica strada per sopravvivere in mezzo a giganti.
Dal canto economico il cicalone italiano non ha sfruttato una decina di anni a tassi di interesse ridicoli per investire e sistemare le finanze disastrate dai governi precedenti... ma ha continuato nei suoi giochetti per la caccia al voto. Ma vi rendete conto che parliamo ancora di Alitalia?
Se poi guardo quello che fanno questi che ci sono adesso mi vengono i brividi, non hanno il minimo contatto con la realtà né conoscono i principi economici. Inseguono la via immaginaria in un mondo fantastico con regole tutte sue... pazzesco: col reddito di cittadinanza aumenta il pil e di conseguenza migliora la bilancia commerciale... ma che droghe usano???
Io non sono contrario al deficit e se fosse per investire lo appoggerei, qui si parla di voto di scambio ragazzi. Apriamo gli occhi per favore
 
LA PICCOLA FIAMMIFERAIA… LA NOSTRA VITA! | icebergfinanza

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Ho sempre detto che questa è e resterà principalmente una crisi…

ANTROPOLOGICA
…Siamo in emergenza antropologica! Chi vi racconta che è una crisi economico / finanziaria è solo un falso ipocrita, come sono falsi ipocriti, quelli che quotidianamente vi raccontano che la soluzione sono le riforme, le loro riforme, quelle che servono al loro interesse.

Sia ben chiaro, siamo un Paese con mille difetti e mille problemi, il cambiamento prima deve venire dal Popolo che è lo specchio del Paese."
 
Io invece continuo a pensare che la moneta unica e una europa unita siano l'unica strada per sopravvivere in mezzo a giganti.
Dal canto economico il cicalone italiano non ha sfruttato una decina di anni a tassi di interesse ridicoli per investire e sistemare le finanze disastrate dai governi precedenti... ma ha continuato nei suoi giochetti per la caccia al voto. Ma vi rendete conto che parliamo ancora di Alitalia?
Se poi guardo quello che fanno questi che ci sono adesso mi vengono i brividi, non hanno il minimo contatto con la realtà né conoscono i principi economici. Inseguono la via immaginaria in un mondo fantastico con regole tutte sue... pazzesco: col reddito di cittadinanza aumenta il pil e di conseguenza migliora la bilancia commerciale... ma che droghe usano???
Io non sono contrario al deficit e se fosse per investire lo appoggerei, qui si parla di voto di scambio ragazzi. Apriamo gli occhi per favore

l'europa non è mai stata unita, la geografia dispone per un territorio privo di grandi pianure, provvisto invece di un orografia che facilita i localismi e rende difficoltosa l'egemonia di un singolo popolo, i grandi imperi storici sono sorti tutti più ad oriente dove pianure, steppe ecc...potevano essere facilmente invase, la penisola italiana è tagliata in due a nord e verticalmente dagli appennini, banali evidenze geografiche che ai più evidentemente sfuggono
attorno all'anno mille d.c. esistevano circa mille tra principati, ducati, regni ecc...da allora in poi il continente ha vissuto secoli in cui il potere è riuscito a consolidare i propri domini in entità più grandi del singolo interesse locale, includendo pure la colonizzazione americana e il colonialismo, mi pare con risultati piuttosto scarsi riguardo la pacificazione. Tanto più che il sostegno ideologico della cosidetta unione europa è il superamento delle singole entità statuali e nazionali in nome di un senso universalistico tradotto in misure monetarie, finanziarie, economiche insomma
se il culto del gruppo, dello stato, della nazione degenera nei totalitarismi, il culto dell'individualismo fa sprofondare l'individuo nel nichilismo, nella perdita di senso della propria esistenza quindi le politiche esclusivamente economiche hanno avuto l'effetto disgregatore a livello individuale e sociale ed ho il sospetto che l'unione monetaria non sia una sana politica comunitaria o politica di un gruppo coeso ma che sia allo stesso modo degenerata in una burocrazia massiccia a servizio non del gruppo ma di qualche singola entità: questa la percezione di quel popolo che non si vuole più ma al quale, alla bisogna, gli vengono chiesti i sacrifici
 
l'europa non è mai stata unita, la geografia dispone per un territorio privo di grandi pianure, provvisto invece di un orografia che facilita i localismi e rende difficoltosa l'egemonia di un singolo popolo, i grandi imperi storici sono sorti tutti più ad oriente dove pianure, steppe ecc...potevano essere facilmente invase, la penisola italiana è tagliata in due a nord e verticalmente dagli appennini, banali evidenze geografiche che ai più evidentemente sfuggono
attorno all'anno mille d.c. esistevano circa mille tra principati, ducati, regni ecc...da allora in poi il continente ha vissuto secoli in cui il potere è riuscito a consolidare i propri domini in entità più grandi del singolo interesse locale, includendo pure la colonizzazione americana e il colonialismo, mi pare con risultati piuttosto scarsi riguardo la pacificazione. Tanto più che il sostegno ideologico della cosidetta unione europa è il superamento delle singole entità statuali e nazionali in nome di un senso universalistico tradotto in misure monetarie, finanziarie, economiche insomma
se il culto del gruppo, dello stato, della nazione degenera nei totalitarismi, il culto dell'individualismo fa sprofondare l'individuo nel nichilismo, nella perdita di senso della propria esistenza quindi le politiche esclusivamente economiche hanno avuto l'effetto disgregatore a livello individuale e sociale ed ho il sospetto che l'unione monetaria non sia una sana politica comunitaria o politica di un gruppo coeso ma che sia allo stesso modo degenerata in una burocrazia massiccia a servizio non del gruppo ma di qualche singola entità: questa la percezione di quel popolo che non si vuole più ma al quale, alla bisogna, gli vengono chiesti i sacrifici
La tua dialettica è amabile, ma nei contenuti non trovo corrispondenza alla realtà dei fatti. Sono ragionamenti da mille anni fa... la globalizzazione non si ferma davanti ad una catena montuosa. Gli interessi viaggiano nell'etere ed il denaro pure. Negarlo equivale a sedersi davanti ad una fotografia anacronistica. Ad esempio, non si colonizza più sbarcando dalle le navi con fucili in spalla, si costrusce una fabbrica, si sponsorizza il modello di vita occidentale attirando manodopera e gli si vendono prodotti occidentali, nel frattempo i campi abbandonati prima diventano incolti poi sterili... il gioco è fatto, non si torna più indietro, il fenomeno diventa irreversibile prima che il popolo si accorga di essere stato schiavizzato
Torniamo alla nostra patria che più ci interessa e che è molto più semplice da capire. Un vecchio proverbio indiano dice che i figli scontano le colpe dei padri... è quello che sta succedendo, non sarà l'Europa a cancellare le nefandezze finanziarie fatte dai governi italiani, non sarà l'Europa a salvarci dai debiti. Saranno gli imprenditori caparbi ed i lavoratori coscienziosi a farci andare avanti. Anche se le ultime leggi creeranno ulteriori ostacoli spingendo nuovamente alla delocalizzazione. Tranquilli ci saranno tanti nullafacenti che grazie al reddito di cittadinanza ci salveranno. Avanti tutta.
 
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La tua dialettica è amabile, ma nei contenuti non trovo corrispondenza alla realtà dei fatti. Sono ragionamenti da mille anni fa... la globalizzazione non si ferma davanti ad una catena montuosa. Gli interessi viaggiano nell'etere ed il denaro pure. Negarlo equivale a sedersi davanti ad una fotografia anacronistica. Ad esempio, non si colonizza più sbarcando dalle le navi con fucili in spalla, si costrusce una fabbrica, si sponsorizza il modello di vita occidentale attirando manodopera e gli si vendono prodotti occidentali, nel frattempo i campi abbandonati prima diventano incolti poi sterili... il gioco è fatto, non si torna più indietro, il fenomeno diventa irreversibile prima che il popolo si accorga di essere stato schiavizzato
Torniamo alla nostra patria che più ci interessa e che è molto più semplice da capire. Un vecchio proverbio indiano dice che i figli scontano le colpe dei padri... è quello che sta succedendo, non sarà l'Europa a cancellare le nefandezze finanziarie fatte dai governi italiani, non sarà l'Europa a salvarci dai debiti. Saranno gli imprenditori caparbi ed i lavoratori coscienziosi a farci andare avanti. Anche se le ultime leggi creeranno ulteriori ostacoli spingendo nuovamente alla delocalizzazione. Tranquilli ci saranno tanti nullafacenti che grazie al reddito di cittadinanza ci salveranno. Avanti tutta.

non credo si possa fare a meno della dialettica se a questa appartiene una visione che si sforza di essere più ampia, di comprendere l'essere oltre che l'avere e, se possibile, a dare una scopata in mezzo alla polvere accumulata dall'ideologia; peraltro l'"accusa" di anacronismo la rispedisco al mittente se non ti offende :) spero di no, camaleonte ha postato un articolo abbastanza interessante di icebergfinanza poichè come dicevo ieri sotto la pelle dell'interesse personale c'è lo strato afferente ai grandi gruppi familiari: se è vero che la società anglosassone pende nel verso liberistico è perchè il suo gruppo familiare ha un'impronta libertaria, poco coesa, e a livello di asse ereditario si dispone a piacere, ciò che rende i legami molto più frammentati rispetto alle società tedesche e giapponesi (che per certi versi sono assimilabili) e la nostra (con ampie distinzioni regionali) o quella francese. Ne consegue che i gruppi suddetti esprimono una visione del mondo non-egualitaria (nel caso degli anglosassoni), egualitaria (francesi, dove nel nucleo famigliare i fratelli vengono trattati allo stesso modo) o etno-centrica (giapp e tedeschi, nelle cui società il primogenito ha tutti i diritti).
Si può restare indifferenti a queste evidenze antropologiche ma di fatto sono importanti per comprendere certe dinamiche e i successi o i fallimenti di un gruppo sociale rispetto all'altro, eccetera eccetera. In ogni caso rifuggo da ogni "globalizzazione di comodo" quella a cui non piace riferire dell'ineguaglianza che produce il libero scambio, la pressione verso il basso dei livelli salariali, la caduta della domanda interna e via di seguito, per cui riterrei che correttivi andrebbero previsti prima che sia troppo tardi. Però qualcuno a cui piace il mondo così com'è si trova sempre, buon per lui!
Passa un buon natale, un buon natale a tutti voi
 
non credo si possa fare a meno della dialettica se a questa appartiene una visione che si sforza di essere più ampia, di comprendere l'essere oltre che l'avere e, se possibile, a dare una scopata in mezzo alla polvere accumulata dall'ideologia; peraltro l'"accusa" di anacronismo la rispedisco al mittente se non ti offende :) spero di no, camaleonte ha postato un articolo abbastanza interessante di icebergfinanza poichè come dicevo ieri sotto la pelle dell'interesse personale c'è lo strato afferente ai grandi gruppi familiari: se è vero che la società anglosassone pende nel verso liberistico è perchè il suo gruppo familiare ha un'impronta libertaria, poco coesa, e a livello di asse ereditario si dispone a piacere, ciò che rende i legami molto più frammentati rispetto alle società tedesche e giapponesi (che per certi versi sono assimilabili) e la nostra (con ampie distinzioni regionali) o quella francese. Ne consegue che i gruppi suddetti esprimono una visione del mondo non-egualitaria (nel caso degli anglosassoni), egualitaria (francesi, dove nel nucleo famigliare i fratelli vengono trattati allo stesso modo) o etno-centrica (giapp e tedeschi, nelle cui società il primogenito ha tutti i diritti).
Si può restare indifferenti a queste evidenze antropologiche ma di fatto sono importanti per comprendere certe dinamiche e i successi o i fallimenti di un gruppo sociale rispetto all'altro, eccetera eccetera. In ogni caso rifuggo da ogni "globalizzazione di comodo" quella a cui non piace riferire dell'ineguaglianza che produce il libero scambio, la pressione verso il basso dei livelli salariali, la caduta della domanda interna e via di seguito, per cui riterrei che correttivi andrebbero previsti prima che sia troppo tardi. Però qualcuno a cui piace il mondo così com'è si trova sempre, buon per lui!
Passa un buon natale, un buon natale a tutti voi
Non mi offendo assolutamente, ci mancherebbe. Scambiamo opinioni da visioni differenti. Lascio ai lettori giudicare se oggigiorno possa una catena montuosa impedire il libero scambio e le dinamiche economiche...
Se fosse la geografia un elemento determinante ad esempio mi chiedo perché non siamo diventati il porto d'Europa ... con tutta la merce che arriva dal fareast potremmo far soldi a palate e invece ci evitano come la peste, piuttosto girano intorno al continente...
Per quanto riguarda il lato umano solo 2 cose
1 non sono felice di sapere che ci sono persone che soffrono. E lasciami dire che in Italia ce ne son poche in confronto al resto del mondo.
2 il problema é che il comunismo ha fallito ovunque... semplicemente l'uomo è avido dentro e nei periodi di ristrettezze il buonismo si va a far benedire e allora preferisco una società libera in cui chi si fa il culo ha la possibilità di "sopravvivere". Meritocrazia. Poi ognuno nel suo paese lo farà a modo suo, libero di negare che ormai il mondo é globalizzato.
 
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