MILANO (Reuters) - Poco più di 20 giorni dopo il collocamento record da 10 miliardi del nuovo Btp a 15 anni il Tesoro italiano incassa un altro successo, raccogliendo ordini per oltre 33 miliardi per il nuovo benchmark trentennale annunciato a sorpresa ieri.
La domanda per l'emissione via sindacato del titolo settembre 2049 conferma l'allentamento della pressione sul debito italiano dopo il compromesso con l'Unione europea sulla manovra, che ha scongiurato la procedura d'infrazione per violazione della disciplina sui conti pubblici.
"Il 30 anni italiano è andato molto bene... sembra che il mercato abbia prezzato tutte le notizie negative, anche se non si può escludere ulteriore volatilità. L'Italia non rischia il default ma ha un problema politico", commenta Carlo Franchini, responsabile dei clienti istituzionali di Banca Ifigest.
Il rendimento è stato fissato a 18 punti base sul tasso Btp marzo 2048. La guidance era prima stata rivista in area +20 pb dal precedente +20/22.
In una nota gli analisti di UniCredit (MI:
CRDI) sottolineano che "la decisione di emettere un nuovo benchmark con scadenza extra-lunga adesso indica l'intenzione del Paese di beneficiare dell'umore attualmente costruttivo del mercato e di continuare a perseguire l'obiettivo di estensione delle scadenze".
L'emissione stata gestita da un consorzio composto da Banca Imi, Bnp Paribas (PA:
BNPP), Credit Agricole (PA:
CAGR), Deutsche Bank (DE:
DBKGn) e Goldman Sachs.
Un trader si aspetta un importo finale per l'emissione di 6-7 miliardi di euro, che porterebbe l'ammontare di carta messa sul piatto da Roma da inizio anno a superare 67 miliardi, circa il 17% dei 400 miliardi da collocare quest'anno.
UniCredit indica una cifra superiore ai 6 miliardi di euro come un "buon risultato" e ricorda che per il Btp marzo 2048, messo sul mercato a giugno 2017 in un momento in cui gli acquisti del Qe erano a pieno regime, era stato fissato un ammontare di 6,5 miliardi.
A metà gennaio per l'emissione via sindacato del nuovo Btp 15 anni il Tesoro ha raccolto l'importo record di 10 miliardi, a fronte di un libro ordini di 35,5 miliardi di euro, il più alto di sempre..
Il mese scorso ha registrato un particolare fermento sul fronte del primario della zona euro, che ha visto vari Paesi lanciare nuovi titoli via sindacato con forte interesse da parte degli investitori.
L'attesa della nuova emissione spinge il rendimento del Btp a trent'anni marzo 2048 a 3,72% intorno alle 14,25 da 3,637% ieri sera in chiusura, quando il titolo aveva già reagito all'annuncio.
"Dato che la recessione italiana coincide con una debolezza più generale nell'area euro, siamo molto positivi sulla parte lunga della curva italiana -- è il porto sicuro nel mercato obbligazionario italiano", dice Peter Chatwell di Mizuho.
"Siamo in un contesto in cui la Bce o alza i tassi -- cosa che appiattirebbe la curva -- o li lascia dove sono per il futuro prevedibile -- nel qual caso la parte lunga metterebbe davvero a segno un rally".
La decisione di emettere un nuovo trentennale molto probabilmente influenzerà le aste della prossima settimana (i cui dettagli saranno annunciati venerdì sera), sottolineano ancora gli analisti di UniCredit, che si aspettano l'offerta di tre anni e sette anni, ma non della parte extra lunga della curva.
(Elvira Pollina)
- Hanno collaborato Danilo Masoni, Giulio Piovaccari, Abhinav Ramnarayan
Scritto da: Reuters