Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Grafici cambi:

sas.jpg
 
ANSA) - ROMA, 5 MAR - Lo spread tra Btp e Bund chiude in calo a 254 punti base da 258. Il rendimento del decennale italiano scende al 2,70%.
Scritto da: Ansa
 
ANSA) - ROMA, 5 MAR - Nel 2018 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica sono pari a 463.296 milioni di euro con un aumento di 7.652 milioni di euro (+1,7%) rispetto all'anno precedente. Lo comunica il Mef. Nel confronto tra il gettito annuale registrato nel biennio 2018/2017, non si rilevano disomogeneità determinate da entrate tributarie una-tantum, come le entrate derivanti dalla voluntary disclosure che hanno influenzato il gettito nel biennio 2016/2017.

Le entrate tributarie erariali derivanti dall'attività di accertamento e controllo si sono attestate a 12.182 milioni (-734 milioni, -5,7%) di cui: 6.170 milioni (-1.060 milioni di euro, -14,7%) sono affluiti dai ruoli relativi alle imposte dirette e 6.012 milioni (+327 milioni di euro, +5,7%) da quelli delle imposte indirette. Il risultato negativo si concentra nel periodo agosto-dicembre che è stato condizionato dalle consistenti entrate, affluite nell'anno 2017, derivanti dalla "rottamazione delle cartelle esattoriali".
Scritto da: Ansa
 
Nemo trader ha scritto:
ANSA) - ROMA, 5 MAR - Lo spread tra Btp e Bund chiude in calo a 254 punti base da 258. Il rendimento del decennale italiano scende al 2,70%.
Scritto da: Ansa
A voglia..se deve giungere all'uno emmezzo per cento deve muoversi un pochino,buona serata.
 
Buongiorno.

Concordo sull'haircut. Sul fatto che l'Italia debba restituire € ho dei dubbi:


"
4. L’Italexit e la ridenominazione del debito
Arriviamo ora al tema della ridenominazione del debito. Inutile dire quel pensano in proposito i nostri catastrofisti: il caos generalizzato nel migliore dei casi, un terribile aumento del valore del debito verso l’estero in quello che loro reputano ovviamente lo scenario più probabile.

Per accertare l’attendibilità di tutto ciò è bene partire innanzitutto da un principio generale, quello della cosiddetta Lex Monetae, che stabilisce che uno stato sovrano ha il potere di determinare il tasso di conversione tra la precedente e la successiva moneta avente corso legale. [11] Anche su questa materia i catastrofisti si sono lungamente esercitati per spaventare i debitori, ad esempio le persone che hanno da pagare un mutuo in euro, e che ne vedrebbero aumentare il valore in conseguenza della svalutazione della nuova lira. E’ un problema che semplicemente non esiste.

Il nostro Codice Civile [12] così traduce il principio della Lex Monetae:

«Art. 1277. Debito di somma di denaro: I debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso legale nello Stato al tempo del pagamento e per il suo valore nominale. Se la somma dovuta era determinata in una moneta che non ha più corso legale al tempo del pagamento, questo deve farsi in moneta legale ragguagliata per valore alla prima».

Dunque, nel caso di un’esplosione dell’intera eu..."

"
Se, invece, l’euro continuasse ad aver corso legale in altri paesi, ma non in Italia, si applicherebbe l’art 1278 del Codice Civile:

«Art. 1278. Debito di somma di monete non aventi corso legale: Se la somma dovuta è determinata in una moneta non avente corso legale nello Stato, il debitore ha facoltà di pagare in moneta legale, al corso del cambio nel giorno della scadenza e nel luogo stabilito per il pagamento».

Anche in questo caso il pagamento avverrebbe in lire, ma poiché farebbe riferimento «al corso del cambio nel giorno della scadenza» il debitore potrebbe trovarsi a dover pagare con una lira svalutata. Per ovviare a questo problema basterà però applicare l’art. 1281:

«Art. 1281. Leggi speciali: Le norme che precedono si osservano in quanto non siano in contrasto con i principi derivanti da leggi speciali. Sono salve le disposizioni particolari concernenti i pagamenti da farsi fuori del territorio dello Stato». E’ chiaro – e difatti sul punto i catastrofisti hanno ormai abbassato la cresta – che qualsiasi governo che si troverà a gestire l’Italexit non potrà che intervenire con una legge speciale sulla questione, così come affermato da tempo da Alberto Bagnai: «Lo Stato ovviamente dovrà, nel decreto di uscita, prevedere una deroga all’art. 1278 stabilendo che i rapporti di debito e di credito in euro disciplinati dal Codice Civile saranno regolati in nuove lire al cambio previsto alla data del changeover (cioè uno a uno), e non a quella della scadenza del pagamento (che incorporerebbe la svalutazione)». [13]


SI PUÒ USCIRE DALL'EURO: ECCO COME di Leonardo Mazzei


Hahahhah... voglio proprio vederlo! Ci asfaltano
 
Italia: ulteriore calo dell'indicatore anticipatore, prevista fase difficile per l'economia
La fase di debolezza dell'economia dovrebbe proseguire anche
nei prossimi mesi per l'Italia. Lo prevede l'Istat, nella sua
nota mensile sulla congiuntura a febbraio, diffusa oggi.
L'istituto di statistica rileva che l’indicatore anticipatore
ha registrato una ulteriore diminuzione, confermando le
difficoltà dell’attuale fase ciclica dell’economia italiana.
"Il quadro economico internazionale mostra persistenti segnali
di debolezza - afferma l'Istat - L’andamento degli indici
anticipatori compositi dell’Ocse indica il proseguimento
dell’attuale fase di rallentamento". Milano, Finanza.com Buon giorno
 
Wall Street: futures Usa fiacchi in cerca di direzionalità, stasera il Beige Book
Si prevede un avvio di seduta fiacco per Wall Street, dopo la
debolezza di ieri, con i mercati in cerca di direzionalità. A
circa tre ore dalla partenza il future sul Dow Jones scivola
dello 0,16%, quello sull'S&P500 cede lo 0,13% e il contratto
sul Nasdaq segna un debole -0,06%. Tra gli appuntamenti
odierni, si segnala la bilancia commerciale Usa e il Beige Book
sullo stato dell’economia americana. Sul fronte Fed, oggi
prenderanno parola due membri, tra cui il membro votante John
Williams. Ieri Eric Rosengren, membro votante Fed e presidente
della Fed di Boston, ha dichiarato che questo è un buon momento
per la banca centrale americana per prendersi una pausa e
valutare quali rischi potrebbero esserci per l’economia
statunitense. Milano, Finanza.com
 
marketinsight.it - USA - INDICE SETTIMANALE RICHIESTE IPOTECHE IN CALO DEL 2,5%
Nella settimana conclusasi il 1° marzo l'indice statunitense
Mba relativo alle richieste di ipoteche ha registrato una
variazione negativa del 2,5%, mentre la rilevazione precedente
riportava un incremento del 5,3 per cento. Il dato risulta in
calo per la prima settimana dallo scorso 8 febbraio.


Leggi la notizia sul sito marketinsight.it
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto