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Roma, 12 apr. (askanews) - I dati giunti negli ultimi mesi sull'area euro sono stati "deboli" e le prospettive di crescita risentono del quadro internazionale in cui "i venti contrari si sono rafforzati", tra "escalation commerciali", affanni del manifatturiero e anche una virata in negativo del ciclo sul settore tecnologico. In questa situazione "resta necessario un ampio stimolo monetario", ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi, nella sua relazione all'International Monetary and Financial Committee, durante le assemblee di Fondo monetario e Banca mondiale.
"Fondamentalmente - ha spiegato - le prospettive dell'area euro dipendono dallo slancio della crescita globale. L'escalation delle tensioni commerciali, la contrazione del manifatturiero e la virata del ciclo del settore tecnologico hanno rafforzato i venti contrari sull'eurozona".
"Per ridurre e mitigare i rischi di gravi ricadute serve la cooperazione internazionale. Preservare l'apertura - ha avvertito il capo della Bce - è cruciale se si vuole mantenere il potenziale della crescita globale".
Roma, 12 apr. (askanews) - I dati giunti negli ultimi mesi sull'area euro sono stati "deboli" e le prospettive di crescita risentono del quadro internazionale in cui "i venti contrari si sono rafforzati", tra "escalation commerciali", affanni del manifatturiero e anche una virata in negativo del ciclo sul settore tecnologico. In questa situazione "resta necessario un ampio stimolo monetario", ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi, nella sua relazione all'International Monetary and Financial Committee, durante le assemblee di Fondo monetario e Banca mondiale.
"Fondamentalmente - ha spiegato - le prospettive dell'area euro dipendono dallo slancio della crescita globale. L'escalation delle tensioni commerciali, la contrazione del manifatturiero e la virata del ciclo del settore tecnologico hanno rafforzato i venti contrari sull'eurozona".
"Per ridurre e mitigare i rischi di gravi ricadute serve la cooperazione internazionale. Preservare l'apertura - ha avvertito il capo della Bce - è cruciale se si vuole mantenere il potenziale della crescita globale".