Fmi rivede al ribasso crescita PIL mondiale, pesa l'escalation commerciale e la domanda esterna debole
Commercio globale ancora debole e una precaria accelerazione
attesa per l’anno prossimo. Questo lo scenario descritto dal
Fondo Monetario internazionale nell’aggiornamento al WEO, il
World Economic Outlook, presentato oggi in Cile. Stando alle
tabelle dell'aggiornamento, il Pil mondiale segnerà +3,2%
quest'anno e +3,5% il prossimo dopo il +3,6% registrato nel
2018 e un +3,8% del 2017. Si tratta di previsioni ridotte dello
0,1% rispetto alle stime elaborate nel World Economic Outlook
di aprile. Per le economie avanzate, il Pil 2019 passa dallo
0,1% della scorsa primavera a un +1,9%, mentre per le economie
emergenti e in via di sviluppo (escluso il Venezuela, dove
quest'anno è prevista una flessione del 35%), il Pil 2019
segnerà +4,1% (non più del 4,4%) e quello del 2020 del 4,7% (e
non più del 4,8%). "L'effetto negativo dell'escalation
legata ai dazi e una domanda esterna debole – dice l’istituto
di Washington- hanno messo sotto ulteriore pressione una
economia già nel pieno di un rallentamento strutturale e
bisognosa di una stretta regolatoria per frenare l'alta
dipendenza dal debito". Milano, Finanza.com