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stefanofabb

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17:22:00 Tesoro: 270 investitori hanno chiesto oltre 16 mld del nuovo BTp a15 anni
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 18 mar - Al di fuori
dell'Europa, si legge nel comunicato, significativa la
partecipazione degli investitori nordamericani (USA e
Canada), che si sono aggiudicati il 7,1% dell'emissione.
Infine, il restante 2,6% e' stato assegnato ad investitori
residenti nel Medio Oriente ed in Asia.
Il collocamento e' stato effettuato tramite la costituzione
di un sindacato composto da Barclays Bank PLC, Cre'dit
Agricole Corp. Inv. Bank, Goldman Sachs Int. Bank, Monte dei
Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A.
e Royal Bank of Scotland PLC che hanno partecipato in veste
di lead managers, mentre tutti gli altri Specialisti in
titoli di Stato sono stati co-lead managers dell'operazione.


(RADIOCOR) 18-03-15 17:22:27 (0585) 5 NNNN
Fonte: RADIOCOR


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absolute beginner

Nuovo forumer
non per stare dalla parte dei prof ma il commento grassettato mi sembra sensato...

MILANO (MF-DJ)--Giornata di attesa in vista dell'appuntamento di questa sera con la Federal Reserve che deciderà le proprie mosse di politica monetaria, che verranno poi commentate alle 19h30 dal presidente Janet Yellen.

"Scontato il fatto che non si procederà con un rialzo del costo del denaro, l'attenzione degli investitori è rivolta alle parole che il Fomc utilizzerà all'interno del comunicato", puntualizza Matteo Paganini, capo analista di DailyFX (Fxcm). Per l'esperto, "nel momento in cui dovesse essere rimosso il termine paziente riferito all'atteggiamento dell'Istituto centrale di fronte al processo di normalizzazione di politica monetaria, il mercato potrebbe mostrare reazioni violente che potrebbero portare a ulteriori ridimensionamenti delle Borse, per ora scese in quella che consideriamo ancora una correzione sulla creazione di aspettative di possibili rialzi entro giugno".

Anche per gli economisti di Intesa Sanpaolo "le novitá principali" di oggi "riguarderanno la comunicazione. La nostra previsione è che il Fomc dichiari che la svolta dei tassi potrá essere attuata a qualsiasi riunione da giugno in poi, eliminando il riferimento alla pazienza. La rimozione dello stimolo potrá iniziare se l'economia continuerá a procedere verso la piena occupazione e se il Comitato sará ragionevolmente fiducioso che l'inflazione possa arrivare all'obiettivo del 2% entro fine 2016".
Gli esperti mantengono la previsione di un primo rialzo di 25 punti base alla riunione di giugno. "Sul sentiero dei tassi dopo la svolta", proseguono gli economisti, "il Comitato non si impegnerá in modo incondizionato, come invece era stato fatto nel ciclo 2004-06. Il Fomc dovrebbe indicare che il ritmo dei rialzi dipenderá dall'evoluzione dello scenario economico e delle condizioni finanziarie. I rendimenti e il cambio giocheranno un ruolo decisivo".

Anche per gli strategist di Unicredit è molto probabile che la Fed elimini il riferimento alla pazienza nel comunicato odierno e che evidenzi come le future azioni di politica monetaria dipenderanno dai dati macroeconomici. Gli esperti vedono il primo rialzo dei tassi a giugno.
"Pressochè unanime l'attesa di rimozione dell'aggettivo paziente che, stando alle parole della stessa Yellen, implicitamente consentirebbe alla Fed di prendere in considerazione un primo rialzo da giugno in avanti", ribadiscono anche gli analisti di Mps Capital Services, puntualizzando che la Banca centrale potrebbe mantenere o meno "delle linee guida con qualche riferimento sul ritmo che l'Istituto intenderá adottare nel processo di rialzo. Yellen a dicembre ha esplicitamente escluso di voler seguire il modello Greenspan, ossia piccoli rialzi per diversi meeting consecutivi".
Il mercato resta quindi in attesa di capire se i tassi di interesse, dopo 7 anni, risaliranno prima o dopo l'estate.

"Forse però la vera questione è capire se questa risalita sará dolce oppure amara", puntualizza Donato Masciandaro, direttore del Dipartimento di economia dell'Universitá Bocconi, puntualizzando che "nel primo caso ci sarebbe un aumento dei tassi che però rimarrebbe morbido. Una risalita amara vedrebbe invece i tassi di interesse crescere a una velocitá maggiore verso livelli ben piú alti".

Per Masciandaro "verosimilmente il primo scenario è quello piú probabile. Ci sono infatti ragioni economiche: un atterraggio morbido dopo 7 anni di tassi di interesse a zero è preferibile anche tenendo conto del fatto che all'interno della Fed ci sono i cosiddetti due partiti delle colombe e dei falchi. Le prime non vorrebbero addirittura che i tassi risalissero, mentre i secondi vorrebbero una rialzo piú deciso. Una crescita morbida sarebbe quindi una buona soluzione di compromesso" non solo a livello economico ma anche politico. "Non dimentichiamoci mai che il 2016 è l'anno delle elezioni presidenziali negli Usa. Una risalita dolce potrebbe essere quindi anche dal punto di vista politico un buon compromesso tra repubblicani, che sono sempre piú forti nel Congresso, e democratici, che dovranno invece difendere la presidenza".
 

stefanofabb

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