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Un programma che sta dimostrando di avere molto successo, capace di prevenire "una spirale ribassista" sia per la crescita dell'economia che per l'inflazione. Christine Lagarde, numero uno della Bce, non …
Riprendo dopo un po di assenza l'analisi sul nostro indice che evidenzia l'accelerazione avuta alla rottura dello 0,38 per direzione 0,50 che al momento rappresenta la prima zona di sosta. La direzione adesso è lo 0,61 posto a circa 21160. Mi aspetto una sana accumulazione nell'area evidenziata di accumulo 1 prima di andare verso quell'obiettivo. Probabili discese anche nell'area di accumulo 2. Non mi aspetto ( ma felice di essere smentito) accelerazioni in un'unica direzione verso quel target. Discese sotto la seconda area di accumulo e quindi a ritoccare lo 0,38 sarebbero deleterie
Cosi tutto in un botto a 21000? Sei positivo valgri ed è il sale della borsa ..potrebbe arrivarci anche Lunedì prossimo ma deve stornare a 19200-19400 secondo me..Alle 19-43 il FIB si sta facendo la rampa per rifare domani le aperture di oggi..notiziacce a parte!! Buona sera.
Il nuovo BTP a 10 anni, con scadenza 1° dicembre 2030 e cedola annua dell’1,65%, ha raccolto una domanda di 108 miliardi di euro, un record assoluto di domanda per un unico titolo emesso tramite sindacato. Il Tesoro ha assegnato un totale di 14 mld; la distribuzione geografica del titolo è stata diversificata, con una partecipazione che ha visto il coinvolgimento di circa 40 paesi: gli investitori esteri si sono aggiudicati circa i tre quarti dell’emissione (il 76%), mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto il 24%. Tra gli investitori esteri, la quota più rilevante del collocamento, pari al 71,3%, è stata sottoscritta da investitori europei, provenienti in particolare da Regno Unito (23%), Germania, Austria e Svizzera (14,4%), penisola iberica (11,1%), Francia (7,4%), Paesi Scandinavi (7%), Benelux (3,5%), paesi dell’Europa centro-orientale (3,1%) e altri paesi europei (1,8%). La restante quota dell’emissione, pari al 4,7%, è stata collocata al di fuori dell’Europa, in particolare negli Stati Uniti (3,3%), in Asia (1,1%) e in Medioriente (0,3%).