Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (9 lettori)

camaleonte

Forumer storico
Buona sera Sergio ;come ho sempre sostenuto ,una politica aggressiva inflazionistica non la potrei condividere e nemmeno sostenere ora più che mai.Era il 2004-2008 ed i prezzi erano davvero alti (benzine ,affitti con aggiornamenti istat ed indici euribor al 5%,ecc..).L'avvento della moneta unica creò inflazione di per se e danno alla "fonte" del retail perchè nessuno(volutamente) nel 2002 controllò(ero nel mio locale con le nuove monete che luccicavano ed insegnavo alle bariste mie dipendenti a non sbagliare a dare i resti ai clienti) ed c'era una corsa ad aumentare i prezzi ,nonostante solo una piccola parte della gente avesse dimestichezza con la nuova moneta e quella moneta in metallo(pezzi da 2) già iniziava a creare i suoi danni ,visto che erano quattro biglietti da mille ..con
Maria Montessori stampata .

.Visto e considerato che i prezzi sono lievitati oltre il 50% sul cambio lira-eur!Servirebbe omogeneità tra le parti istituti bancari e gli stati hanno preferito prendere la strada delle acquisizioni da una parte ed gli esteri in Italia a prendere il posto delle nostre banchette ridotte ,con notevoli disagi al retail che si è visto decurtare il capitale a forza di ADC .IL corona virus rallenterà un po il tutto secondo me e si creeranno ulteriori poveri (molti) a fronte di qualche ricco in più che manovra il gruzzolo con danno permanente a quelle aziende che non potrebbero operare ora per blocco voluto dagli stati (aerei ed aeroporti con indotto a seguito). Altro tema scottante è che adesso si crea falso lavoro .Io non potrei fare il meccanico o le pulizie da casa al Pc con l'avvento del famoso lo smart-working; per me è una grossa bolla che nel prossimo lustro farà impennare la disoccupazione vera. Buon proseguimento.

Ciao Stefano.
La globalizzazione è finita, finisce e finirà del tutto quando a parità dei costi energetici e delle materie prime, anche i salari saranno livellati, ma inciderà molto anche la componente fiscale, che potrà fare la differenza sia per quanto riguarda i consumi e sia per le esportazioni: nei paesi dove si pagano più tasse si spende meno e dove si pagano meno tasse sono favoriti nelle esportazioni. Nel frattempo il tempo passa , tutto si muove con la moviola e a farne le spese saranno i giovani come al solito. A movimenti lenti corrispondono ritmi lenti e così sarà per l'inflazione... Imho.
 

Nemo trader

Forumer storico
Si avvicina l’appuntamento con il meeting della Banca centrale europea (Bce), che dopo la pausa estiva tornerà a riunirsi giovedì prossimo. Secondo gli esperti di Goldman Sachs, “non dovrebbero esserci novità in tema di politica monetaria, con il consiglio direttivo che dovrebbe rimanere in attesa dopo il significativo allentamento di giugno, le persistenti incertezze circa le prospettive economiche e la comunicazione mista”. Per gli esperti della banca d’affari Usa l’attenzione si concentrerà però su tre questioni principali: le nuove prospettive di crescita della zona euro, il rafforzamento dell’euro e i funzionari della Bce potrebbero sottolineare i rischi al ribasso associati alla recrudescenza dei contagi da Covid.

Sul primo punto, la Bce presenterà le loro proiezioni aggiornate. Goldman Sachs si attende cambiamenti limitati nelle previsioni di crescita, con dati relativi al secondo trimestre migliori delle attese e lo stimolo fiscale che vanno ampiamente a compensare le preoccupazioni per una seconda ondata di virus e l’euro più forte. Gli esperti si attendono invece una revisione leggermente al ribasso le stime sull’inflazione nel 2020-21, ma mantiene quelle al 2022. Goldman prevede inoltre che il “consiglio direttivo segnali il recente apprezzamento dell’euro,
Finanza on line
 

camaleonte

Forumer storico
BTP - Tutti li vogliono, in Italia e perfino in Giappone. L'Analisi Tecnica di Websim 08/09/2020 14:53 - WS

FATTO
Il BTP piace a tutti, a JP Morgan, che due giorni fa ha detto di preferirlo al Bund tedesco, ai giapponesi, che in luglio hanno approfittato dal cambio favorevole comprandone per 3,5 miliardi di dollari, ai tantissimi che oggi si affollano intorno al nuovo ventennale.

Intanto il BTP decennale (FBTP) tratta a 1,03%.

Partiamo dal collocamento di stamattina, operazione affidata dal Tesoro alle banche.
Sono stati collocati 10 miliardi di euro di BTP 20 anni, scadenza 2041. La domanda è arrivata a superare gli 84 miliardi. Il boom di richieste ha permesso di ridurre il costo dell'emittente da +12 a +7 punti base rispetto al titolo con scadenza 2040 quotato sul mercato.
UBS stimava una 'size' dell'emissione di almeno 6,5 miliardi di euro. Per Unicredit si poteva pensare di arrivare a 8 miliardi di euro, il che avrebbe visto salire Via XX settembre al 77% del target delle esigenze di finanziamento per il 2020.

Le banche del consorzio sono state Crédit Agricole, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo e JP Morgan. Proprio quest’ultima, ieri consigliava di sottoscrivere BTP a sette anni, in quanto il Recovery Fund, abbassando il rischio di una frammentazione dell’euro, dovrebbe ridurre il rischio “Italexit” che oggi è prezzato nello spread Italia-Germania.
I fondi giapponesi sono da tempo convinti della bontà della carta italiana, non fosse altro per l’extra rendimento che si genera grazie al cambio favorevole. Chi sta a Tokyo, vede un tasso decennale di circa 1,37%.
Domani il Tesoro va in asta con l'obiettivo di raccolta di 6,25 miliardi di euro. Saranno offerti un BTP a sette anni ed uno a tre anni.


Buon pomeriggio.
 

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