Piazza Affari può salire ancora,
per euro e spread china discendente
27 marzo 2015
Piazza Affari ha ancora spazio per guadagnare terreno nel corso dei
prossimi sei mesi, mentre l'euro e lo spread sono destinati a puntare
sempre più in basso. I punti cardine di questo quadro sono soprattutto
due: il ‘Qe' della Bce e il ‘timing' in cui agirà (al rialzo) la Fed. Secondo
la ricerca di marzo effettuata da Assiom Forex, in collaborazione con ‘Il
Sole 24 Ore Radiocor', le stime degli operatori sull'andamento della
Borsa restano positive, con il 78% che la vede in rialzo.
Nel sondaggio (cui hanno contribuito 271 soci) spicca il 59% (contro il
63% in febbraio) di chi stima una progressione compresa tra il 3 e il
10%. Le quote dei più ottimisti (rialzo di oltre il 10%) e di quelli che
puntano sulla stabilità dell'azionario si fermano entrambe al 19%. “Tale
valutazione – Giuseppe Attanà, presidente di Assiom Forex, -
appare particolarmente significativa se si considera che da inizio anno la
Borsa ha guadagnato più del 20%”.
Una larga maggioranza, salita al 48% dal 43%, è convinta che
l'euro si indebolirà ulteriormente nei prossimi mesi, mentre è
rimasta per il secondo mese consecutivo al 38% la percentuale di chi lo
prevede sugli attuali livelli. L'inizio della manovra di ‘Qe', coinciso con
marzo, ha cambiato il panorama del reddito fisso e delle stime degli
operatori per lo spread: il 76% si è posizionato sulla fascia 75/100 bp,
mentre erano appena il 14% in febbraio. Crollata di conseguenza la
quota di chi punta sulla fascia 100/125 pb, al 20% dal 50%. Per quasi
metà degli operatori (il 48%) la Fed ‘tirerà' le redini del credito durante
il terzo trimestre. “Si tratta di un'ipotesi credibile” ha detto Attanà,
anche se ha subito aggiunto che “la grande attenzione della Fed sul
rapporto di cambio del dollaro è una variabile non trascurabile” sulla scelta
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