Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

1677495070511.png
 
WALLSTREET ATTESA IN RIALZO, MILANO TONICA GRAZIE ALLE BANCHE
Oggi 15:02 - WS

La borsa degli Stati Uniti dovrebbe aprire in rialzo. Il future dell'indice S&P500 (SP500) guadagna lo 0,6%.
Gli ordini dei beni durevoli di gennaio sono scesi del -4,5% dal +5,1% del periodo precedente (rivisto da +5,6%), peggio delle stime pari a -4%.
Il dato, esclusi i trasporti, sale del +0,7%, dai -0,4% del periodo precedente, sopra le stime pari a +0,1%
A mercato aperto esce il dato sulle vendite di abitazioni.
 
Governo punta a 6 mld euro da piano REPowerEU, più tempo per spese Pnnr - fonti
Oggi 16:21 - RSF
ROMA, 27 febbraio (Reuters) - L'Italia è in trattative con le autorità dell'Unione europea per ottenere almeno 6 miliardi di euro nell'ambito del cosiddetto piano REPowerEU, al fine di svincolarsi completamente dal gas russo e di incrementare gli sforzi per rendere la propria economia più ecologicamente sostenibile.

Il governo sta cercando anche di ottenere più tempo per spendere i circa 200 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti a basso costo previsti entro il 2026 dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnnr), secondo quanto riferito a Reuters da due funzionari vicini alla questione.

Con l'obiettivo di porre fine alla dipendenza dell'Ue dai combustibili fossili russi e di affrontare la crisi climatica, REPowerEU è finanziato da circa 225 miliardi di euro di prestiti non utilizzati resi disponibili nell'ambito del piano di ripresa lanciato da Bruxelles nel 2021.

Ulteriori risorse deriveranno dai fondi di coesione e dalla vendita di quote del Sistema per lo scambio delle quote di emissione Ue (Ets), che obbliga produttori, aziende elettriche e compagnie aeree ad acquistare permessi per ogni tonnellata di Co2 emessa.

L'Italia ritiene di poter ottenere almeno 2,7 miliardi di euro dalle risorse del sistema Ets e 3 miliardi di euro dai fondi di coesione, secondo una delle fonti.

L'amministrazione Meloni prevede di completare entro la fine di aprile i colloqui con Bruxelles sull'uso proposto dei fondi Ue.

Una parte dei fondi potrebbe essere destinata alla costruzione di un collegamento per trasportare in Europa settentrionale l'idrogeno prodotto in Nord Africa.

Palazzo Chigi ha detto questo mese di voler utilizzare questi fondi anche per trasformare l'Italia in un hub energetico per l'Unione europea.

Allo stesso tempo, il governo vuole sostituire alcuni progetti previsti dal piano di rilancio nazionale che non potrà completare entro il 2026, con altri compatibili con tale scadenza.

I progetti che verrebbero esclusi dal piano non verrebbero cancellati, ma finanziati con fondi di coesione separati che, in base alle regole dell'Unione europea, possono essere spesi entro il 2029, hanno aggiunto le fonti.

Questa soluzione potrebbe dare al governo fino a tre anni in più per completare il programma di investimenti complessivo, senza superare formalmente la scadenza del 2026 attualmente prevista per il programma post-pandemico.

L'Italia è in ritardo nell'utilizzo effettivo dei fondi del Pnnr. Il calendario iniziale prevedeva una spesa di oltre 40 miliardi di euro entro il 2022, ma questa stima è stata più volte rivista al ribasso e a dicembre è stata fissata a meno di 20 miliardi di euro.
 
(Alliance News) - Il rendimento del debito sovrano giapponese decennale lunedì si è consolidato leggermente al di sopra dello 0,5%, a quota 0,5020% e testando il limite imposto dal controllo della curva dei rendimenti della Banca del Giappone, mentre il governatore nominato dalla banca, Ueda, che ha delineato i possibili percorsi di politica monetaria. Pur sottolineando la necessità di una politica monetaria espansiva nell'attuale contesto economico, Ueda ha convenuto che ci sono stati vari effetti collaterali dal controllo della curva dei rendimenti da parte della banca centrale, suggerendo un imminente pivot. L'inflazione in Giappone è salita al 4,3% a febbraio, il massimo dal 1981. Nel frattempo, l'indice core è salito al record di 41 anni, rimanendo al di sopra dell'obiettivo della BoJ per il nono mese, in gran parte a causa delle importazioni di materie prime più costose. Tuttavia, Ueda ha messo in guardia contro un inasprimento immediato, opponendosi a qualsiasi fretta di allontanarsi dalla posizione di politica dovish e affermando che rispondere all'inflazione guidata dai costi ostacolerebbe l'attività economica. La BoJ ha acquistato titoli di debito pubblico in quantità massicce per preservare il tetto dell'obbligazione a 10 anni, mantenendo così bassi i costi di indebitamento. Di Maurizio Carta, Alliance News reporter Commenti e domande a [email protected] Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2023-02-27 16:16:12
 
Buongiorno.

 
Gli affitti degli appartamenti scivolano in tutte le città degli Stati Uniti tra la "cotta" di nuove forniture
 
Bce ha iniziato a vincere la lotta all'inflazione - Lane
Oggi 07:18 - RSF
FRANCOFORTE, 28 febbraio (Reuters) - Le pressioni inflazionistiche dell'Eurozona hanno iniziato ad allentarsi, anche per quanto riguarda i prezzi 'core', ma la Bce non porrà fine ai rialzi dei tassi fino a quando non sarà certa che la crescita dei prezzi stia tornando verso il 2%.

Lo ha detto il capo economista, Philip Lane.

Francoforte ha aumentato i tassi di 3 punti percentuali da luglio e ha promesso un altro aumento di mezzo punto percentuale a marzo, nella speranza di ridurre la domanda abbastanza da far scendere la crescita dei prezzi da livelli ancora superiori all'8%.

Lane ha detto che l'aumento dei tassi di interesse si sta facendo strada nell'economia, pesando sui prezzi dei servizi e di altri beni fondamentali, che escludono i carburanti e gli alimenti.

"Ci sono prove significative che la politica monetaria stia funzionando", ha dichiarato Lane in un'intervista a Reuters.

"Per quanto riguarda l'energia, gli alimenti e i beni, molti indicatori prospettici dicono che le pressioni inflazionistiche in tutte queste categorie dovrebbero diminuire parecchio".
 
(Alliance News) - Il tasso d'inflazione annuale dei prezzi al consumo in Spagna è accelerato al 6,1% nel febbraio 2023 dal 5,9% del mese precedente, secondo una stima preliminare pubblicata da martedì da INE. La lettura è stata ben al di sopra delle aspettative del mercato del 5,7%, poiché i prezzi dell'elettricità sono aumentati di nuovo dopo il calo di gennaio e i prezzi dei prodotti alimentari sono stati più alti rispetto all'anno precedente. D'altro canto, i prezzi di carburanti e lubrificanti sono diminuiti dopo l'aumento di gennaio. L'inflazione di fondo annuale, che esclude le voci volatili come gli alimenti non lavorati e l'energia, è accelerata al 7,7% a febbraio, un nuovo massimo dalla fine del 1986. Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter Commenti e domande a [email protected] Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2023-02-28 09:25:10

Buon giorno
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto