Btp, rendimenti volano su Cpi Francia e Spagna, tasso 10 anni fino a 4,55%
Oggi 12:17 - RSF
MILANO, 28 febbraio (Reuters) - Il secondario italiano è ancora pesante a metà seduta dopo che le letture preliminari di febbraio dell'inflazione francese e spagnola hanno offerto, dal punto di vista degli investitori, nuove ragioni alla Bce per procedere sul solco della stretta monetaria.
** Questo mese, la dinamica dei prezzi al consumo nelle due economie della zona euro ha rialzato la testa rispetto al mese scorso, portandosi oltre il consensus Reuters al 6,1% in Spagna e al 7,2% in Francia.
** Nel panorama di un generalizzato rialzo dei rendimenti dei governativi europei, l'Italia soffre più degli altri, confermandosi tra i Paesi più colpiti dalla prospettiva di tassi di interesse Bce più alti, più a lungo.
** Domani è attesa la stima 'flash' dell'inflazione tedesca di febbraio e giovedì quella della zona euro che dovrebbero, stando al consensus, fotografare un rallentamento rispetto al mese precedente.
** Su tutte le scadenze della curva italiana, il rialzo dei tassi di febbraio ha più che annullato gli effetti del rally dei prezzi visto a inizio anno.
** Attorno alle 12, il rendimento del benchmark decennale vale 4,49% da un balzo a 4,55% subito dopo i dati e quello del 2 anni 3,66% in calo rispetto al massimo di seduta di 3,73%.
** Alla stessa ora, lo spread su Bund decennale vale 185 punti base dai 187 dell'avvio.
** "Gli spread sui Btp hanno visto una resilienza impressionante all'ultimo sell-off e all'abbondanza delle emissioni", osserva Erjon Satko, strategist di BofA.
** Se dopo la diffusione dei dati il rendimento del decennale francese è salito al massimo dall'aprile 2012 e quello spagnolo al picco dal febbraio 2014, il tasso Estr forward Bce al dicembre 2023 è balzato a 3,875%, indicando il tasso sui depositi a 3,975% entro fine anno, rispetto al 3,775% di giovedì scorso.
** "Crediamo che i tassi dovrebbero placarsi dopo il recente rialzo forsennato. Tuttavia il mood è quello di andare nella direzione opposta, cioé di una maggior propensione per il rischio che ne determina un rialzo", ragionano gli strategist di Ing in una nota.
** Il movimento sottolinea quanto il mercato sia sensibile in questo momento ai dati macro: a inizio gennaio proprio la stima dell'inflazione francese, rivelatasi allora in calo, aveva innescato un rally spingendo gli investitori a sperare che il picco inflattivo potesse essere alle spalle.
** Proprio stamane, in un'intervista a Reuters, il capo economista di Francoforte Philip Lane ha detto che la Bce ha iniziato a vincere la lotta contro l'inflazione definendo solido lo scenario per un rialzo dei tassi da 50 punti base in marzo.
** Infine, la Germania ha collocato in asta 4,902 miliardi di euro nello Schatz marzo 2025, cedola 2,5%, con tassi e bid-to-cover in rialzo.