Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

(Alliance News) - Le vendite industriali dell'Italia sono aumentate a un ritmo meno sostenuto su base mensile e più marcato su base annua a dicembre, come reso noto dall'Istat martedì. Le vendite dell'industria italiana a dicembre sono aumentate dello 0,7% su base mensile dopo essere salite dello 0,9% a novembre. Su base annua, invece, l'incremento del 15% di dicembre segue quello dell'11% del mese precedente. Le vendite di beni di consumo aumentano del 2,2% su base mensile a dicembre e del 18% su base annua; quelle di beni strumentali salgono dello 0,6% sul mese prima e del 22% sull'anno prima; le vendite di beni intermedi crescono dello 0,2% su base congiunturale e del 5,2% su base tendenziale; e quelle di energia calano del 2,5% su base mensile e salgono del 18% su base annua. A dicembre, l'Istat stima che l'indice destagionalizzato del fatturato in volume, relativo al settore manifatturiero, registri un aumento in termini congiunturali dello 0,9% e, corretto per gli effetti di calendario, cresca in termini tendenziali del 4,4%, con un incremento molto più contenuto di quello in valore del 14%. Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter Commenti e domande a [email protected] Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2023-02-28 11:12:50
 
Buongiorno a tutti.
Posso fare una domanda da neofita?
Ha senso comprare il BTP:

IT0000366655Btp-1nv23 9%

e tenerlo fino alla scadenza novembre 2023?
Dai mie conti, dovrebbe fruttare netto un 2% abbondante.
Grazie per le risposte.
 
Btp, rendimenti volano su Cpi Francia e Spagna, tasso 10 anni fino a 4,55%
Oggi 12:17 - RSF
MILANO, 28 febbraio (Reuters) - Il secondario italiano è ancora pesante a metà seduta dopo che le letture preliminari di febbraio dell'inflazione francese e spagnola hanno offerto, dal punto di vista degli investitori, nuove ragioni alla Bce per procedere sul solco della stretta monetaria.

** Questo mese, la dinamica dei prezzi al consumo nelle due economie della zona euro ha rialzato la testa rispetto al mese scorso, portandosi oltre il consensus Reuters al 6,1% in Spagna e al 7,2% in Francia.

** Nel panorama di un generalizzato rialzo dei rendimenti dei governativi europei, l'Italia soffre più degli altri, confermandosi tra i Paesi più colpiti dalla prospettiva di tassi di interesse Bce più alti, più a lungo.

** Domani è attesa la stima 'flash' dell'inflazione tedesca di febbraio e giovedì quella della zona euro che dovrebbero, stando al consensus, fotografare un rallentamento rispetto al mese precedente.

** Su tutte le scadenze della curva italiana, il rialzo dei tassi di febbraio ha più che annullato gli effetti del rally dei prezzi visto a inizio anno.

** Attorno alle 12, il rendimento del benchmark decennale vale 4,49% da un balzo a 4,55% subito dopo i dati e quello del 2 anni 3,66% in calo rispetto al massimo di seduta di 3,73%.

** Alla stessa ora, lo spread su Bund decennale vale 185 punti base dai 187 dell'avvio.

** "Gli spread sui Btp hanno visto una resilienza impressionante all'ultimo sell-off e all'abbondanza delle emissioni", osserva Erjon Satko, strategist di BofA.



** Se dopo la diffusione dei dati il rendimento del decennale francese è salito al massimo dall'aprile 2012 e quello spagnolo al picco dal febbraio 2014, il tasso Estr forward Bce al dicembre 2023 è balzato a 3,875%, indicando il tasso sui depositi a 3,975% entro fine anno, rispetto al 3,775% di giovedì scorso.

** "Crediamo che i tassi dovrebbero placarsi dopo il recente rialzo forsennato. Tuttavia il mood è quello di andare nella direzione opposta, cioé di una maggior propensione per il rischio che ne determina un rialzo", ragionano gli strategist di Ing in una nota.

** Il movimento sottolinea quanto il mercato sia sensibile in questo momento ai dati macro: a inizio gennaio proprio la stima dell'inflazione francese, rivelatasi allora in calo, aveva innescato un rally spingendo gli investitori a sperare che il picco inflattivo potesse essere alle spalle.

** Proprio stamane, in un'intervista a Reuters, il capo economista di Francoforte Philip Lane ha detto che la Bce ha iniziato a vincere la lotta contro l'inflazione definendo solido lo scenario per un rialzo dei tassi da 50 punti base in marzo.

** Infine, la Germania ha collocato in asta 4,902 miliardi di euro nello Schatz marzo 2025, cedola 2,5%, con tassi e bid-to-cover in rialzo.
 
Chicago PMI*

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43.6 Index45.0 Index44.3 Index



Consumer Confidence *

AttualeAttesoPrecedente
102.9 Index108.5 Index106.0 Index
 
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L’offerta di moneta M1 va in negativo per la prima volta dall’avvento dell’euro ma non si era mai verificato in quasi 50 anni! Inflation?
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8:56 PM · 27 feb 2023
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L’aggregato M1, che comprende i contanti e i depositi overnight, in dicembre ha registrato il primo traguardo negativo dalla nascita dell’euro e guardando poiù indietro erano oltre 45 anni che non di registrava un simile dato negativo.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 27 feb – La crescita della massa monetaria aggregata M3 nell’Eurozona ha rallentato piu’ delle attese nel mese di gennaio a +3,5% dal +4,1% del mese precedente. Il consenso era per riduzione piu’ contenuta a +4%. Scende di conseguenza al 4,1% la media mobile dei tre mesi dal 4,7% di dicembre. Secondo i dati della Bce, inoltre, l’aggregato M1, che comprende i contanti e i depositi overnight, in gennaio ha registrato un deciso rallentamento a -0,7% dal +0,6% di dicembre.
Ma l’inflazione non dipendeva dalla velocità di circolazione della moneta?

A si certo, questa volta è diverso!

Date un’occhiata al grafico qui sotto e segnatevelo!

Tutte le volte che in questi 2 decenni c’è stata una ripresa, il rimbalzo del gatto morto della velocità di circolazione della moneta è finito al piano di sotto.

Nessuna speranza ZERO!
 

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