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Pag.3 Milano Finanza di oggi.
 
Teleborsa
11:22:04
(Teleborsa) - "La Svizzera non fa parte dell'Ue né dell'Unione bancaria europea, quindi è fuori dalle sue regole: è un caso unico e specifico. Hanno norme che per decenni o addirittura secoli hanno attratto liquidità da tutte le parti del mondo e di ogni genere". È quanto lo afferma presidente dell'Associazione bancaria italiana (ABI) Antonio Patuelli, che getta acqua sul fuoco della crisi bancaria: il crollo di Crédit Suisse, come quello di Svb, sono lontani dalla realtà italiana ed europea.

"Ora questa strategia sta causando loro difficoltà, destabilizzando il sistema elvetico. Ma è un problema distinto e distante: è intrinseco all'essenza industriale delle banche svizzere e alla loro compagine azionaria che sono estranee al modello bancario dell'Ue" sottolinea Patuelli in un'intervista al quotidiano La Stampa. Patuelli non vede parallelismi con la situazione di Silicon Valley Bank. "Non parlerei di collegamenti. Noto però - afferma il numero uno dell'ABI - che le banche californiane e svizzere sono entrambe al di fuori dell'Unione europea. Le due partite sono diverse, ma si giocano in due tipologie statuali che hanno avuto nella loro storia regole meno rigide rispetto all'Unione europea. Hanno cercato di attrarre fondi e ci sono riusciti: chiaramente, se poi gli azionisti non sostengono più la banca, emergono problemi. Ma, ripeto, non è un problema nostro. L'Ue ha i suoi difetti e si evidenziano anche troppo. Ha però un sistema di norme rigido e chiaro che assicura massima trasparenza e stabilità".

Per Patuelli il rialzo repentino dei tassi che sta creando perdite anche nel portafoglio obbligazionario delle banche italiane è un motivo di preoccupazione. "L'Europa e l'Italia - spiega Patuelli - si sono abituate ai tassi zero che erano in vigore da un decennio. Ora che salgono ci sono sorprese, in particolare le minusvalenze sui portafogli titoli e quindi indebolimenti di carattere patrimoniale delle banche".




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Emissione News: 2023-03-16 10:40:58
 
Buongiorno. Buona analisi di Patuelli. Che però non spiega perché con le "minusvalenze nel comparto titoli e gli indebolimenti nei fondi patrimoniali", le banche fanno a gara a pagare dividendi record su utili che - a regola - non ci sono. Poi parla dei tassi zero (cioè quelli che continuano a pagare loro ai correntisti) ma non si lamenta mica del 2,5% (oggi salirà) che gli paga la Bce sui depositi delle banche e quelli da strozzo che gli pagano i mutuatari e gli altri debitori. Questo vuole la botte piena e la moglie ubriaca
 

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14:22:14

La BCE alza i tassi di 50 punti base, decisione in linea con le attese. Delusi gli investitori che si aspettavano un approccio più cauto dopo quanto accaduto alle banche.

Il vice presidente della Bce, Luis de Guindos, ha avvertito i ministri delle Finanze dell'Ue, riuniti martedì a Bruxelles per l'Ecofin, che alcune banche dell'Eurozona potrebbero essere vulnerabili al rialzo dei tassi. Lo riferisce l'agenzia Bloomberg, sottolineando che de Guindos ha incontrato i ministri delle Finanze dopo il fallimento di Svb ma prima delle turbolenze sul Credit Suisse. Guindos, parlando delle condizioni delle banche europee dopo il crac di Svb, avrebbe detto che i nostri istituti sono molto meno esposti delle loro controparti americane ma ha anche avvisato di non essere compiacenti e ha avvertito che una mancanza di fiducia potrebbe scatenare il contagio.

Future di Wall Street poco mossi. S&P500 -0,10%.

Anche le borse europee si muovono poco, il FtseMib guadagna lo 0,1%, EuroStoxx 50 +0,2%.

Titoli Piazza Affari: Snam +2%, Saipem +1,5%. Morgan Stanley alza a Overweight. Nexi -2%. Prysmian -1,7%.

Credit Suisse +21%. Ieri sera le autorità della Svizzera hanno detto di essere pronte a intervenire a sostegno di Credit Suisse , stanotte la banca ha detto che chiederà all’istituto centrale di avere liquidità per cinquanta miliardi di franchi svizzeri. Nel tentativo di fornire rassicurazioni aggiuntive, la società ha annunciato il lancio di un’offerta su una serie di suoi bond, in dollari ed in euro. Il controvalore dei primi è 2,5 miliardi, quello dei secondi, 0,5 miliardi. Nel comunicato, si legge che a due giorni fa, il liquidity coverage ratio (LCR) era pari a 150%, in miglioramento di circa sei punti base dai livelli di fine 2022.

Macrovariabili

Acquisti sulle obbligazioni. Treasury Note decennale 3,41%. Bund tedesco a 2,19%. BTP 4,10%. Tema cruciale della conferenza stampa di oggi sarà quello della liquidità, è probabile che Lagarde sia chiamata a rispondere a domande riguardanti la disponibilità della BCE a fornire rapidamente liquidità alle banche vigilate.

L’euro dollaro sale a 1,06.

Rimbalza poco il petrolio , +0,2% a 67,30 dollari il barile, il greggio del Texas ha perso ieri il 5,5%.

Oro +0,6% a 1.930 dollari.

Bitcoin a 24.900 dollari, +2,3%. La prospettiva di banche centrali meno aggressive ridà spolvero alle criptovalute.

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Emissione News: 2023-03-16 14:21:00
 

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(Alliance News) - LA BCE ha deciso mercoledì di aumentare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE, "in linea con la sua determinazione a garantire il tempestivo ritorno dell'inflazione all'obiettivo a medio termine del 2%", si legge nella nota diffusa. "L'elevato livello di incertezza rafforza l'importanza di un approccio dipendente dai dati per le decisioni sui tassi ufficiali del Consiglio direttivo, che saranno determinate dalla sua valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell'inflazione sottostante e la forza della trasmissione della politica monetaria", comunica l'Eurotower. Quindi, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale, i tassi di interesse sulla linea di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito saranno aumentati rispettivamente al 3,50%, 3,75% e 3,00% a partire dal 22 marzo 2023. Le nuove proiezioni macroeconomiche della BCE sono state finalizzate all'inizio di marzo, prima del recente emergere delle tensioni sui mercati finanziari. Pertanto, queste tensioni implicano ulteriore incertezza sulle valutazioni di base dell'inflazione e della crescita. Prima di questi ultimi sviluppi, il profilo di base dell'inflazione complessiva era già stato rivisto al ribasso, principalmente a causa di un contributo dei prezzi dell'energia inferiore a quanto previsto in precedenza. La BCE vede ora un'inflazione media del 5,3% nel 2023, del 2,9% nel 2024 e del 2,1% nel 2025. Allo stesso tempo, le pressioni sui prezzi di fondo rimangono forti. L'inflazione core - al netto di energia e cibo - ha continuato ad aumentare a febbraio e lo staff della BCE prevede che raggiungerà una media del 4,6% nel 2023, che è superiore a quanto previsto nelle proiezioni di dicembre. Successivamente, si prevede che scenderà al 2,5% nel 2024 e al 2,2% nel 2025, man mano che le pressioni al rialzo dovute ai passati shock dell'offerta e alla riapertura dell'economia svaniranno, e una politica monetaria più restrittiva smorzerà sempre più la domanda. Il portafoglio APP sta diminuendo a un ritmo misurato e prevedibile, in quanto l'Eurosistema non reinveste tutti i pagamenti principali dei titoli in scadenza. Il calo ammonterà in media a EUR15 miliardi al mese fino alla fine di giugno 2023 e il suo ritmo successivo sarà determinato nel tempo. Per quanto riguarda il PEPP, il Consiglio Direttivo intende reinvestire i pagamenti di capitale dei titoli in scadenza acquistati nell'ambito del programma almeno fino alla fine del 2024. "In ogni caso, il futuro roll-off del portafoglio PEPP sarà gestito in modo da evitare interferenze con l'orientamento di politica monetaria appropriato", si legge nella nota. Di Maurizio Carta, Alliance News reporter Commenti e domande a [email protected] Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2023-03-16 14:28:56
 
Guarda: Christine Lagarde spiega perché è aumentata di 50 punti base mentre il Credit Suisse lotta per sopravvivere
 
Terremoto politico nei Paesi Bassi: l'establishment votato fuori
16/03/2023 14:00

Nei Paesi Bassi si è verificato un terremoto politico. I cittadini hanno dato all'establishment - e all'agenda sul clima - una dura lezione.

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Btp tornano positivi in chiusura, mercato ragiona su messaggio Bce
Oggi 16:43 - RSF
MILANO, 16 marzo (Reuters) - Il secondario italiano ritrova il segno positivo sul finale di una seduta partita e trascorsa in ampia parte con il segno meno, scandita dall'elaborazione del messaggio Bce.

Partito a 4,17% rispetto a 4,09% della chiusura di ieri, intorno alle 16,30 il rendimento del Btp decennale si riporta in area 4,08%. La forbice tra tassi rispetto alla controparte Bund si chiude a circa 187 punti base da 189 in apertura a 196 ieri sera.

Nel rispetto degli impegni annunciati dopo il consiglio sui tassi di inizio febbraio, la stretta monetaria varata oggi da Francoforte è pari a mezzo punto percentuale e porta il tasso sui depositi marginali a 3%, record da fine 2008.

Il costo del denaro nella zona euro torna così sui livelli del crac Lehman Brothers legato alla crisi dei mutui subprime, con l'istituto centrale guidato da Christine Lagarde che in questo modo manda ai mercati un segnale rassicurante rispetto al dossier Credit Suisse.

"La Bce ha preferito effettuare un rialzo di 50 punti base per segnalare al mercato la determinazione nel riportare l'inflazione a 2%" si legge in una nota flash degli analisti Mps Capital Services.

"Nel contempo ha preferito non prendere impegni sui futuri rialzi data la situazione di incertezza. La nostra idea è che in assenza di eventi estremi, almeno altri due rialzi da 25 punti base nelle prossime due riunioni sono possibili alla luce di un'inflazione core che dovrebbe rimanere forte da qui a metà anno" continua il report.
 

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