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MORNING BID-Sostegno a banche in difficoltà tranquillizza mercati
Oggi 09:06 - RSF
17 marzo (Reuters) - Uno sguardo alla giornata sui mercati europei e globali a cura di Anshuman Daga.
La settimana sulle montagne russe per i mercati globali si fa oggi più tranquilla e leggermente più positiva, con gli investitori rassicurati dagli sforzi delle banche centrali negli Usa e in Europa a sostegno degli istituti di credito in difficoltà.
I listini delle borse asiatiche hanno recuperato 1,7% dopo la flessione di 2,7% da lunedì sui minimi da oltre tre mesi.
I mercati sembrano apprezzare in particolare la mossa delle principali banche Usa, venute ieri in aiuto di First Republic Bank con un'iniezione da 30 miliardi di dollari per evitare la crisi di liquidità dopo il collasso di Silicon Valley Bank.
Come si era impegnata a fare, la Banca centrale europea ha varato ieri un rialzo dei tassi da mezzo punto percentuale, a dispetto di quanti - una minoranza - chiedevano di interrompere il ciclo delle strette monetarie in attesa che si placassero le tensioni nel settore bancario.
Quello che è cambiato rispetto alla riunione di inizio febbraio è la 'forward guidance' circa le prossime mosse sui tassi, sebbene nelle ultime settimane molti consiglieri Bce abbiano definito necessarie nuove strette di entità consistente.
Scarna l'agenda macro della zona euro, di cui va comunque segnalata la lettura finale dell'inflazione di febbraio.
La maggiore propensione al rischio degli investitori penalizza il dollaro a vantaggio delle valute a maggiore rendimento, in particolare quella australiana e quella neozelandese.
Nel frattempo, Federal Reserve dovrebbe proseguire nel percorso delle strette sui tassi con una mossa da un quarto di punto, che soltanto qualche giorno fa sembrava in forse a causa delle difficoltà nel settore bancario Usa.
Se il titolo Credit Suisse ha recuperato gran parte del terreno perduto nella seduta di mercoledì dopo l'annuncio del sostegno da parte della banca centrale elvetica, che le mette a disposizione una linea di credito da 50 miliardi di franchi, alcuni analisti ritengono che la mossa della banca centrale permetterà soltanto al secondo istituto di credito elvetico di avere un po' di tempo in più per decidere quale strada seguire.
Citando fonti vicine al dossier, 'Bloomberg News' scrive che Ubs Group e Credit Suisse sono contrarie a un matrimonio forzato.
Sul fronte corporate, Sanofi ha annunciato che a partire dall'anno prossimo ridurrà del 78% il prezzo U
Oggi 09:06 - RSF
17 marzo (Reuters) - Uno sguardo alla giornata sui mercati europei e globali a cura di Anshuman Daga.
La settimana sulle montagne russe per i mercati globali si fa oggi più tranquilla e leggermente più positiva, con gli investitori rassicurati dagli sforzi delle banche centrali negli Usa e in Europa a sostegno degli istituti di credito in difficoltà.
I listini delle borse asiatiche hanno recuperato 1,7% dopo la flessione di 2,7% da lunedì sui minimi da oltre tre mesi.
I mercati sembrano apprezzare in particolare la mossa delle principali banche Usa, venute ieri in aiuto di First Republic Bank con un'iniezione da 30 miliardi di dollari per evitare la crisi di liquidità dopo il collasso di Silicon Valley Bank.
Come si era impegnata a fare, la Banca centrale europea ha varato ieri un rialzo dei tassi da mezzo punto percentuale, a dispetto di quanti - una minoranza - chiedevano di interrompere il ciclo delle strette monetarie in attesa che si placassero le tensioni nel settore bancario.
Quello che è cambiato rispetto alla riunione di inizio febbraio è la 'forward guidance' circa le prossime mosse sui tassi, sebbene nelle ultime settimane molti consiglieri Bce abbiano definito necessarie nuove strette di entità consistente.
Scarna l'agenda macro della zona euro, di cui va comunque segnalata la lettura finale dell'inflazione di febbraio.
La maggiore propensione al rischio degli investitori penalizza il dollaro a vantaggio delle valute a maggiore rendimento, in particolare quella australiana e quella neozelandese.
Nel frattempo, Federal Reserve dovrebbe proseguire nel percorso delle strette sui tassi con una mossa da un quarto di punto, che soltanto qualche giorno fa sembrava in forse a causa delle difficoltà nel settore bancario Usa.
Se il titolo Credit Suisse ha recuperato gran parte del terreno perduto nella seduta di mercoledì dopo l'annuncio del sostegno da parte della banca centrale elvetica, che le mette a disposizione una linea di credito da 50 miliardi di franchi, alcuni analisti ritengono che la mossa della banca centrale permetterà soltanto al secondo istituto di credito elvetico di avere un po' di tempo in più per decidere quale strada seguire.
Citando fonti vicine al dossier, 'Bloomberg News' scrive che Ubs Group e Credit Suisse sono contrarie a un matrimonio forzato.
Sul fronte corporate, Sanofi ha annunciato che a partire dall'anno prossimo ridurrà del 78% il prezzo U