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(Teleborsa) - "Abbiamo visto un certo passaggio dai depositi overnight ai depositi vincolati, ma non abbiamo visto un deflusso generale dei depositi delle banche". Lo ha affermato Isabel Schnabel, che fa parte dell'Executive Board della Banca centrale europea (BCE), durante un evento a Washington. "Per ora il settore bancario sembra piuttosto resiliente", ha aggiunto.

Schnabel ha spiegato che, sebbene l'Eurozona risentirà probabilmente meno degli Stati Uniti in quanto a effetti sull'economia reale delle recenti turbolenze dei mercati finanziari, la regione potrebbe ancora vedere un certo inasprimento delle condizioni del credito. "Dal punto di vista direzionale è molto chiaro che ciò avrebbe un effetto disinflazionistico di cui dovremmo tenere conto - ha affermato - Penso che per ora sia completamente aperto quanto sarà grande questo effetto".

Nel corso dell'evento, l'economista ha toccato anche il tema dell'inflazione, spiegando che il picco dei prezzi dell'energia dello scorso anno è penetrato rapidamente nell'economia in generale, ma l'inversione potrebbe richiedere più tempo. "Il mio sospetto è che non sia così, che potrebbe non abbandonare così rapidamente come è arrivata - ha detto Schnabel - E non è nemmeno chiaro se sarà completamente simmetrico, nel senso che tutto cadrà del tutto".

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Emissione News: 2023-03-30 08:29:36

Buon giorno
 
Spagna, inflazione in netto calo a 3,3% su anno in marzo
Oggi 09:12 - RSF
MADRID, 30 marzo (Reuters) - In Spagna la crescita dei prezzi al consumo si è attestata al 3,3% su anno in marzo, il livello più basso dall'agosto 2021.

E' quanto emerge dai dati preliminari diffusi dall'Istituto nazionale di statistica Ine.

Il dato va confrontato con il +6,0% annuo di febbraio e con il +3,8% delle attese Reuters.

L'inflazione 'core' si è attestata a +7,5% su anno, leggermente al di sotto del +7,6% di febbraio.

A livello armonizzato l'indice annuo è stato pari a +3,1%, rispetto al +6,0% di febbraio e al +4,0% delle attese.
 

Teleborsa
10:32:06
(Teleborsa) - I rischi per le prospettive di crescita economica dell'Eurozona "sono orientati al ribasso". Lo afferma la Banca centrale europea (BCE) nel suo Bollettino economico, spiegando che "le tensioni persistentemente elevate sui mercati finanziari potrebbero inasprire le condizioni del credito più ampie più del previsto e smorzare la fiducia".

Viene ricordato che la guerra della Russia contro l'Ucraina continua a rappresentare un significativo rischio di ribasso per l'economia e potrebbe nuovamente far salire i costi dell'energia e del cibo. Potrebbe anche esserci un ulteriore freno alla crescita dell'area euro se l'economia mondiale si indebolisse più bruscamente del previsto.

Tuttavia, le aziende potrebbero adattarsi più rapidamente al difficile contesto internazionale e, insieme all'attenuarsi dello shock energetico, ciò potrebbe sostenere una crescita più elevata di quanto attualmente previsto.

I rischi al rialzo per l'inflazione includono le pressioni esistenti sulla pipeline che potrebbero ancora far salire i prezzi al dettaglio anche più del previsto nel breve termine. "Fattori interni, come un persistente aumento delle aspettative di inflazione al di sopra dell'obiettivo del Consiglio direttivo o aumenti delle retribuzioni e dei margini di profitto superiori alle attese, potrebbero spingere l'inflazione verso l'alto, anche nel medio periodo", si legge nel documento.

Inoltre, una ripresa economica più forte del previsto in Cina potrebbe dare un nuovo impulso ai prezzi delle materie prime e alla domanda estera. I rischi al ribasso per l'inflazione includono tensioni sui mercati finanziari costantemente elevate che potrebbero accelerare la disinflazione. Inoltre, il calo dei prezzi dell'energia potrebbe tradursi in una riduzione della pressione dell'inflazione sottostante e dei salari. Un indebolimento della domanda, anche a causa di una maggiore decelerazione del credito bancario o di una trasmissione della politica monetaria più forte del previsto, contribuirebbe anche a pressioni sui prezzi inferiori a quelle attualmente previste, soprattutto nel medio termine

La BCE ritiene però che "l'inflazione rimarrà troppo alta per troppo tempo". Pertanto, nella riunione di marzo, il Consiglio direttivo ha deciso di aumentare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. "L'elevato livello di incertezza rafforza l'importanza di un approccio dipendente dai dati per le decisioni sui tassi ufficiali, che sarà determinato dalla valutazione delle prospettive di inflazione da parte del Consiglio direttivo alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell'inflazione sottostante e della forza di trasmissione della politica monetaria", viene ricordato.

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Emissione News: 2023-03-30 10:29:14
 
Spagna, inflazione in netto calo a 3,3% su anno in marzo
Oggi 09:12 - RSF
MADRID, 30 marzo (Reuters) - In Spagna la crescita dei prezzi al consumo si è attestata al 3,3% su anno in marzo, il livello più basso dall'agosto 2021.

E' quanto emerge dai dati preliminari diffusi dall'Istituto nazionale di statistica Ine.

Il dato va confrontato con il +6,0% annuo di febbraio e con il +3,8% delle attese Reuters.

L'inflazione 'core' si è attestata a +7,5% su anno, leggermente al di sotto del +7,6% di febbraio.

A livello armonizzato l'indice annuo è stato pari a +3,1%, rispetto al +6,0% di febbraio e al +4,0% delle attese.

un calo, da quel che si può leggere, in attesa di altri ragguagli, determinato dal calo dei prezzi dei prodotti energetici
bisogna però tenere conto che l'inflazione di fondo, cioè core, è sostanzialmente stabile anche se è la prima volta dopo molti mesi che mostra una leggerissima flessione
sarà interessante vedere i dati della zona euro per notare se questi dati sono prodromi di un'inversione di tendenza
 
un calo, da quel che si può leggere, in attesa di altri ragguagli, determinato dal calo dei prezzi dei prodotti energetici
bisogna però tenere conto che l'inflazione di fondo, cioè core, è sostanzialmente stabile anche se è la prima volta dopo molti mesi che mostra una leggerissima flessione
sarà interessante vedere i dati della zona euro per notare se questi dati sono prodromi di un'inversione di tendenza

Ciao, sarebbe grave se nonostante il credit crunch anche l'inflazione core non dovesse scendere:

 
Btp su parità, cedono guadagni iniziali dopo dati inflazione laender Germania
Oggi 12:40 - RSF
MILANO, 30 marzo (Reuters) - In tarda mattinata il secondario italiano scambia poco sotto la parità in una seduta in cui, archiviate le corpose aste a medio lungo, cerca di metabolizzare i contrastanti dati sull'inflazione giunti da Spagna e Germania.

** Il fatto che i dati non evidenzino in modo chiaro e univoco un percorso discendente rafforza in seno al consiglio Bce la posizione dei 'falchi', tornati anche ieri a invocare nuovi rialzi dei tassi sebbene, magari, a un ritmo più lento, zavorrando di conseguenza il mercato.

** In avvio i Btp hanno beneficiato dei dati preliminari della Spagna - dove a marzo l'inflazione è scesa a 3,3%, al di sotto del consensus Reuters e del dato di febbraio - per poi azzerare gradualmente i guadagni a causa del quadro misto offerto da quelli dei laender tedeschi.

** In attesa dei numeri nazionali che verranno diffusi da Berlino nel primo pomeriggio, solo quelli del Nord Reno Westfalia e Baviera hanno mostrato un calo sia a perimetro mensile che annuo mentre in Baden-Wuerttemberg, Assia, Brandeburgo e Sassonia l'inflazione ha registrato un incremento su base mensile.

** I dati odierni assumono una particolare rilevanza in quanto considerati prodromici della stima 'flash' della zona euro che verrà diffusa domani e che, secondo le attese Reuters, dovrebbe mostrare una flessione a livello di indice generale ma non 'core'.

** L'attenzione del mercato - con quello italiano che mostra una performance migliore rispetto alla controparte tedesca - è tornata a concentrarsi sulle dinamiche dell'inflazione dopo che i timori sulla recente crisi del settore bancario si sono, almeno in parte, dissipati.

** In una seduta scandita da una volatilità ancora piuttosto alta, il Tesoro ha assegnato tutti i 9 miliardi di euro offerti in asta nelle riaperture dei Btp a 5 e 10 anni - con rendimenti in calo ai minimi da ottobre e novembre - e in due CctEu con scadenza 2029 e 2030.



INDICE RIC PREZZO VAR. REND. %
BTP 2 ANNI
99,057 0,011 3,103
BTP 5 ANNI
99,167 -0,050 3,612
BTP 10 ANNI
102,447 -0,033 4,141
BTP 30 ANNI
63,742 -0,202 4,393

SPREAD (PB) RIC ODIERNA PRECED.

BTP/BUND 2 ANNI
42,7 46,8
BTP/BUND 10 ANNI
181,1 182,6
BTP/BUND 30 ANNI
195,9 196,6
BTP 2/10 ANNI
103,8 101,8
BTP 10/30 ANNI
25,2 21,7
 
(Alliance News) - Il Tesoro ha venduto titoli di Stato per un controvalore complessivo di EUR9,00 miliardi giovedì, come reso noto dalla Banca d'Italia. Del BTP a cinque anni e in scadenza nel 2028, con cedola del 3,40%, sono stati assegnati EUR3,00 miliardi a fronte di una richiesta di EUR4,47 miliardi, con cover ratio di 1,49, rendimento del 3,59% e prezzo sotto la pari, a 99,3. Del BTP a 10 anni, in scadenza a maggio del 2033 e con cedola del 4,40%, sono stati venduti EUR3,50 miliardi contro una domanda di EUR4,83 miliardi. Il rapporto di copertura è di 1,38, il rendimento del 4,12% e il prezzo di 102,6. Per quanto riguarda il CCTeu a otto anni, in scadenza a ottobre del 2030, i titoli venduti ammontano a EUR1,25 miliardi contro una richiesta di EUR2,14 miliardi, con cover ratio di 1,71 e rendimento del 3,13%. Il prezzo è di 97,4 e la cedola dell'1,396%. Infine, del CCTeu a sette anni, con scadenza ad aprile del 2029 e cedola dell'1,346%, sono stati venduti EUR1,25 miliardi contro una richiesta di EUR2,44 miliardi, con rendimento del 2,80% e prezzo di 99,2. Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter Commenti e domande a [email protected] Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2023-03-30 12:06:10
 

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