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FATTO
Dal primo gennaio ad oggi il prezzo del future sul BTP decennale si è rivalutato del +5,50%, dopo cinque trimestri consecutivi in forte calo.

Nel contempo, il rendimento è passato dal 4,68% del primo gennaio al 4,17% di oggi.

Si tratta del miglior risultato trimestrale dal 2019.

L'inflazione rallenta, come previsto, ma continua a mordere nelle sue componenti "core", quelle più difficili da invertire.

A marzo l'inflazione italiana armonizzata UE ha rallentato a +8,20% da +9,80% di febbraio, meglio della stima di +8,80%. E' il ritmo più lento dal maggio 2022.

Sul dato generale incide la dinamica favorevole dei prezzi dei beni energetici.

Il dato mese su mese ha accelerato a +0,80% da +0,20%, ma il mercato si aspettava di peggio: +1,50%.

L'inflazione core, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra ancora una moderata accelerazione a +6,40% da +6,30%, mentre quella al netto dei soli beni energetici passa da +6,40% a +6,50%.

Nella zona euro si registra la medesima dinamica: a marzo i prezzi al consumo sono aumentati del +6,90%, dal precedente +8,50%, facendo registrare la maggior frenata dall'inizio della serie nel 1991, ma anche qui l'inflazione core ha accelerato leggermente al 7,50% dal 7,40% di febbraio.



EFFETTO
Analisi tecnica BTP 10 anni.
Dal punto di vista grafico, il range 4-5% di rendimento ha sistematicamente avviato una decisa reazione, confermandosi un livello discriminante di estrema e crescente valenza. Se valgono i precedenti, il movimento in corso potrebbe esaurirsi verso un rendimento intorno al 5,0%. Ma attenzione, perchè sopra questo livello si aprirebbero spazi di rialzo, anche fino al 6,0% di rendimento.

Operatività. La storia, la statistica e l'analisi tecnica ci dicono che comprare a questi livelli di rendimento si è rivelato un ottimo affare nell'arco degli ultimi nove anni. Per cui si possono sfruttare sistematicamente rendimenti sopra il 4,0% per costruire una posizione sui BTP in ottica di lungo periodo.

Grafico del rendimento del BTP 10 anni
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Ci sono diversi strumenti che consentono di intervenire in ottica speculativa LONG/SHORT o soltanto LONG in ottica di lungo periodo.

Per puntare in ottica speculativa a un rimbalzo dei prezzi dei BTP (discesa dei rendimenti) c'è il seguente strumento. Leggi il documento KID:
ETP WisdomTree BTP 10Y 3x Leverage Daily
Isin: IE00BKT09149


Per puntare a un ribasso dei prezzi (aumento dei rendimenti) c'è il seguente strumento. Leggi il documento KID:
ETP WisdomTree BTP 10Y 3x Short Daily
Isin: IE00BKS8QM96


Per investire in ottica diversificata, con duration intorno a 8 anni e un flusso cedolare semestrale, privilegiando i governativi della zona euro con maggior rendimento c'è il seguente ETF:
EUR Government Bond Enhanced Yield UCITS
Isin: IE00BD49RJ15

Da inizio 2023: +2,40%
Nel 2022: -21,10%
Obiettivo di investimento è replicare l'andamento, al lordo di commissioni e spese, dell'Indice Bloomberg Barclays Euro Treasury Enhanced Yield Bond. L'Indice punta a ottenere un rendimento maggiore rispetto all'Indice Bloomberg Barclays Euro Treasury Bond, che misura l'andamento dei titoli di Stato a tasso fisso, investment grade e denominati in euro, emessi da paesi membri della zona euro. A tal fine, l'Indice corregge le ponderazioni verso i segmenti del mercato a maggior rendimento, tenendo sotto controllo vari fattori di rischio obbligazionario. Valuta di denominazione Euro. Commissioni totali annue 0,16%. Distribuisce due dividendi semestrali. Leggi il documento KID.
3103btp1 WebSim


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Emissione News: 2023-03-31 14:30:00
 


(Teleborsa) - USA, Redditi personali in febbraio su base mensile (MoM) +0,3%, in calo rispetto al precedente +0,6% (la previsione era +0,2%).

(Foto: by Lucas Sankey on Unsplash)

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Emissione News: 2023-03-31 14:35:02
 

Allegati

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La vendita al dettaglio riporta consumi sorprendentemente in calo
31/03/2023 10:39

Sorprendentemente, il commercio al dettaglio tedesco ha registrato un calo delle vendite. I potenziali clienti continuano a trattenere i loro soldi e per una buona ragione.
 
Gran parte del reddito tedesco confluisce nella rendita
31/03/2023 10:52

La maggior parte dei tedeschi lavora per pagare l'affitto. Le famiglie che si sono appena trasferite hanno un'alta percentuale di costi di affitto.
 
Transizione energetica no grazie: la domanda globale di navi cisterna sta aumentando in modo massiccio
31/03/2023 14:07

In Europa le raffinerie sono chiuse. Ma in Asia e in Arabia, la produzione sta aumentando in modo massiccio. Di conseguenza, il mondo ha bisogno di numerose nuove navi cisterna.
 
(Alliance News) - L'indice dei prezzi della spesa per consumi personali negli USA è aumentato dello 0,3% su base mensile a febbraio, in calo rispetto all'aumento dello 0,6% di gennaio. Il costo delle merci è aumentato dello 0,2%, rallentando rispetto all'aumento dello 0,6% di gennaio e il costo dei servizi è aumentato dello 0,3%, meno dello 0,6% del mese precedente. I dati sono stati rilasciati venerdì dal Bureau of Economic Analysis. Il core PCE è aumentato invece dello 0,3%, più lento dell'aumento dello 0,5% di gennaio. Su base annuale il PCE è aumentato del 5,0% rispetto al 5,3% di un mese fa. Il core PCE - indicatore preferito della FED - ha invece rallentato al 4,6% dal 4,7% precedente. Di Maurizio Carta, Alliance News reporter Commenti e domande a [email protected] Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2023-03-31 14:46:24
 

Teleborsa
15:38:04
(Teleborsa) - La frenata dell'inflazione registrata a marzo dall'Istat non salverà le feste pasquali delle famiglie italiane, che troveranno una brutta sorpresa nell'uovo di Pasqua. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dall'istituto di statistica.

Il ribasso dell'inflazione è dovuto ancora una volta unicamente alla discesa delle tariffe di luce e gas sul mercato tutelato e su quello libero, ma per tutti gli altri prodotti siamo ancora in presenza di una emergenza prezzi, con il carrello della spesa che sale del 12,7% su anno - analizza il Codacons - L'inflazione al 7,7% equivale ad una maggiore spesa pari a +2.252 euro annui per la famiglia "tipo" che sale a +2.917 euro per un nucleo con due figli, ma la brutta sorpresa riguarderà proprio le festività pasquali.



"Il settore alimentare registra infatti rincari medi del 13,2% che equivalgono ad una maggiore spesa pari a +1.015 euro annui per una famiglia con due figli. Chi si metterà in viaggio durante la Pasqua dovrà invece fare i conti con aumenti medi del 6,3% per i servizi relativi ai trasporti - afferma il presidente Carlo Rienzi - Questo significa che la Pasqua degli italiani sarà all'insegna dei rincari dei prezzi, e il Governo farebbe bene ad intervenire adottando misure per calmierare i listini al dettaglio, a partire dal taglio dell'Iva sugli alimentari e sui generi di prima necessità".

"Bene, ottima notizia. Prosegue la discesa dell'inflazione grazie al calo dei beni energetici, ma non basta. Il calo delle bollette di cui si stanno avvantaggiando anche le industrie non si è ancora trasferito su tutti i prezzi finali dei beni. In particolare non è successo per i prodotti alimentari e per il carrello della spesa che restano con la stessa identica variazione tendenziale di febbraio, rispettivamente +13,2% e +12,7%" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Numeri che preannunciano una Pasqua particolarmente salata per gli italiani, i quali per imbandire le tavole e acquistare i prodotti tipici della festività andranno incontro ad una vera e propria stangata, o dovranno sensibilmente ridurre i consumi - avvisa il presidente di Assoutenti Furio Truzzi - Il Governo deve intervenire prima di tutto azzerando l'Iva su alimentari e generi di prima necessità, e poi rafforzando i poteri del Garante dei prezzi e della commissione di allerta rapida sui prezzi, lavorando con le associazioni dei consumatori per studiare le misure strutturali da intraprendere per calmierare i listini al dettaglio e soprattutto contrastare le speculazioni che ancora oggi si registrano nel nostro paese sul fronte dei prezzi".

"L'incertezza generata dall'inflazione e la perdita del potere di acquisto degli italiani fanno emergere con evidenza l'effetto di contrazione dei consumi. E questo mette a rischio non solo la tenuta economica delle imprese distributive e produttive ma anche quella di molte filiere di eccellenza, in particolare di tutti i prodotti del Made in Italy che sono emblema delle tipicità del nostro sistema agroalimentare", ha commentato Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione.

"Ancora buoni segnali dal versante dell'inflazione che, come sottolinea l'Istat, continua la fase di rallentamento anche a marzo grazie al calo dei prezzi energetici. Ma se l'orizzonte si rasserena sul fronte del comparto energetico, continuano però le tensioni al rialzo dei prezzi dei beni alimentari non lavorati, su cui pesano l'effetto della siccità e l'onda lunga criticità di un'annata caratterizzata dall'instabilità dei mercati internazionali delle materie prime agricole". Così Confesercenti in una nota.

"I buoni risultati conseguiti negli ultimi mesi, ottenuti principalmente per il deciso rientro dei prezzi dei prodotti energetici, non debbono, comunque, indurre a trascurare le insidie che si nascondono nel percorso di ridimensionamento dei tassi di variazione dei prezzi. Le pregresse tensioni accumulate nei bilanci delle imprese lungo la filiera che collega importazioni, prezzi alla produzione e all'ingrosso, fino al comparto della distribuzione finale, sono ancora presenti. Il contenimento delle dinamiche inflazionistiche rappresenta, indubbiamente, un solido presupposto per una seconda parte dell'anno più dinamica in termini di attività produttiva. Ma questo non significa che le perdite di potere d'acquisto di redditi e ricchezza liquida non abbiano già oggi impatti negativi sia sul versante dei consumi delle famiglie sia della crescita". Così scrive l'Ufficio Studi di Confcommercio in un comunicato.

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Emissione News: 2023-03-31 15:35:20
 

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