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stefanofabb

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buonasera :)Il BTp rimonta 60 punti base sul Bund: ecco perché lo spread non fa più paura e presto potrebbe scendere sotto 90

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Lo spread BTp-Bund è sceso questa mattina sotto i 110 punti. Gli investitori stanno comprando in questo momento tutti i bond dell’Eurozona, con i BTp che però vengono acquistati un po’ di più del Bund tedesco e questo sta determinando una discesa dello spread. Solo poco tempo fa, per l’esattezza il 7 luglio, lo spread era balzato a 165 punti. In tre mesi quindi l’Italia ha “guadagnato” quasi 60 punti sulla Germania.
A questo punto resta da chiedersi se questo trend è destinato a proseguire. Va detto che per i bond dell’Eurozona è un momento favorevole. I mercati infatti stanno iniziando a scontare l’effetto di un ampliamento del “quantitative easing” della Banca centrale europea da 1.100 miliardi di euro (la somma attualmente prevista attraverso l’acquisto di titoli privato e governativi per 60 miliardi al mese fino a settembre 2016) a 2.400 miliardi. Questo è lo scenario - indicato dall’agenzia di rating S&Poor’s - che vedrebbe gli acquisti prolungati fino al 2018. La Bce stessa ha aperto a un ampliamento del programma di «Qe» nei modi e nei tempi senza lasciare però indicazioni precise.

C’è un altro fattore che sta spingendo verso gli acquisti dei bond governativi dell’Eurozona, la speculazione dopo la crisi Volkswagen. Da quando è scoppiato il caso «dieselgate» si sta assistendo a un travaso di liquidità dai bond societari verso i titoli di Stato. Anche se lo scandalo ha colpito una società in particolare di un settore particolare (auto) la speculazione sta penalizzando in questo momento l’intera asset class (bond societari), a vantaggio di BTp, Bund e compagnia bella.
Positiva anche la notiza della promozione della Spagna, che ha ricevuto un upgrade (Standard & Poor's ha alzato il rating a “BBB+” da “BBB”) in conseguenza del percorso di risanamento dei conti pubblici in corso.
«Dalla Spagna questa volta arriva un contagio positivo sull’Italia - spiega Angelo Drusiani, di Albertini Syz, esperto del mercato obbligazionario -. Entro fine anno lo spread BTp-Bund potrebbe anche scendere sotto i 100 punti con il rendimento del BTp intorno all’1,4-1,5% (questa mattina è all’1,63%, ndr). Nel 2016, se le riforme che l’Italia sta adottando per attrarre capitali esteri proseguiranno il rendimento dovrebbe scendere ancora, anche se questo effetto potrà essere mitigato dal probabile rialzo dei tassi degli interesse negli Usa che contagerà inevitabilmente in parte anche l’Eurozona».
Ci sono anche altri analisti che si spingono oltre e ipotizzano uno rendimento del BTp all’1,1%-1,2% entro fine anno con spread BTp-Bund sotto gli 80 punti base. In questo caso verrebbe migliorato il minimo dell’anno toccato a marzo quando lo spread ha toccato 89 punti. Allora il rendimento del BTp decennale era all’1,12%. Rivederlo su tale soglie nei prossimi mesi, nell’ottica di un «turbo-Qe» in arrivo non sembra quindi secondo gli esperti irragionevoli. Federal Reserve permettendo.
Abbiamo guadagnato sulla speculazione..come dire!! se mi devo comprare una auto tedesca me la dovranno vendere a metà prezzo..sono già sulla buona strada!:cool:Buona sera
 

stefanofabb

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 06 ott - Dati
macroeconomici
Deficit bilancia commerciale per il mese di agosto alle 8.30
(le 14.30 in Italia). Precedente: -41,86 miliardi di dollari.
Consensus: -48,4 miliardi di dollari.

Appuntamenti societari
Trimestrale di PepsiCo alle 6.30 (le 12.30 in Italia).

Altri appuntamenti
Il Fondo monetario internazionale pubblica il World Economic
Outlook alle 16 italiane.
John Williams, presidente della Federal Reserve di San
Francisco, parla alle 15.30 (le 21. 30 in Italia) da San
Francisco (California). BUON GIORNO
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Tassi IRS

Euro Dollaro USA
bid / ask bid / ask
1 anno 0.00 0.03 0.45 0.48
2 anni 0.02 0.06 0.69 0.72
3 anni 0.09 0.12 0.93 0.96
4 anni 0.19 0.22 1.14 1.17
5 anni 0.32 0.35 1.34 1.37
6 anni 0.45 0.48 1.52 1.55
7 anni 0.58 0.61 1.67 1.70
8 anni 0.71 0.74 1.80 1.83
9 anni 0.83 0.86 1.90 1.93
10 anni 0.93 0.96 1.99 2.02
15 anni 1.30 1.33 2.28 2.31
20 anni 1.46 1.49 2.42 2.45
25 anni 1.49 1.52
30 anni 1.50 1.53 2.53 2.56
 

stefanofabb

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E +0,5% nel primo trimestre 2016; costruzioni deboli

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 06 ott - Nel periodo di
previsione, la produzione industriale e' attesa espandersi
moderatamente nel terzo trimestre (+0,3%) e accelerare nei
due successivi trimestri (+0,5%). Nella media del 2015 la
produzione industriale crescera' dell'1,5%.
La produzione nelle costruzioni rimarra' debole nel breve
periodo, ma le prospettive potrebbero migliorare
congiuntamente a una riduzione dell'incertezza. Lo prevedono
nell'Economic Outlook Ifo, Istat e Insee.
 

stefanofabb

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[FONT=courier new,courier,mono](Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 06 ott - La banca centrale europea ha assegnato 70,56 miliardi di euro nella consueta asta di rifinanziamento a sette giorni. I fondi sono stati assegnati al tasso fisso dello 0,05%. All'asta hanno partecipato 127 istituti finanziari dell'Eurozona. [/FONT]
 

stefanofabb

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08:06:00 Germania, dato deludente dalla produzione industriale ad agosto

Netto calo della produzione industriale tedesca. La lettura di agosto evidenzia una contrazione mensile pari all'1,2%, in netto peggioramento dal +1,2% di luglio e rispetto al +0,2% atteso dagli analisti. Male anche la lettura annualizzato con un progresso nei 12 mesi pari al 2,3% contro un +3,3% stimato dal mercato. Milano, Finanza.com Fonte: FINANZAONLINE
Buon giorno
 

stefanofabb

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08:02:00 EMBARGO FINO ALLE VOSTRE 17.30 Fmi: debito Italia 2015 sale al 133,1%, peggio solo Grecia e Giappone

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Lima, 07 ott - Dopo essersi
attestato al 132,1% del Prodotto interno lordo, il debito
pubblico italiano e' destinato a salire quest'anno per poi
imboccare una strada al ribasso fino al 2020. E' quanto
emerge dalle tabelle del Fiscal Monitor, il rapporto diffuso
oggi dal Fondo monetario internazionale nell'ambito degli
Annual Meetings in corso a Lima (Peru'). Il rapporto odierno
contiene alcuni dei dati emersi ieri dal World Economic
Outlook: il debito/Pil quest'anno salira' al 133,1% per poi
ridiscendere al 132,3% nel 2016 fino ad arrivare al 123% nel
2020, anno a cui si fermano i calcoli del Fondo. I dati nuovi
contenuti nel Fiscal Monitor riguardano gli anni 2017, 2018 e
2019 nei quali il debito/Pil e' visto rispettivamente al
130,5%, al 128,3% e al 125,8%. Per un confronto, a fare
peggio dell'Italia tra le economie avanzate quest'anno sono
solo la Grecia e il Giappone, il cui debito/Pil e' stimato
dal Fondo nell'ordine al 196,9% e al 245,9%. In particolare,
ad Atene il dato e' visto al 206,6% nel 2016, al 203,6% nel
2017, al 197% nel 2018, al 189,4% nel 2019 e al 182,5% nel
2020.
A24-Spa
(RADIOCOR) 07-10-15 08:02:26 (0050)
Fonte: RADIOCOR


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