Ocse: per Italia superindice punta a indebolimento della crescita -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 08 set - L'Ocse a
luglio aveva sospeso per due mesi la pubblicazione del
superindice dopo l'esito del referendum britannico sulla
Brexit, per poter catturare i cambiamenti delle aspettative e
le eventuali svolte e adeguare di conseguenza le proiezioni.
L'Organizzazone ora spiega che "anche se resta incertezza
sulla natura dell'accordo che la Gran Bretagna raggiungera'
con la Ue, la volatilita' dei dati emersa nelle settimane
immediatamente successive al referendum sembra essersi
ridotta". Il super-indice a luglio anticipa in effetti una
crescita stabile negli Stati Uniti, in Giappone e anche in
Germania. La crescita dovrebbe invece rallentare in Francia
(ma in misura minor rispetto all'Italia), ma invece piu'
slancio in Canada. Tra i maggiori Paesi emergenti , il
superindice segnala una ripresa della crescita in Cina,
Russia e Brasile e un rafforzamento in India. In termini
numerici - posto che il livello di 100 rappresenta la media
della crescita di lungo periodo - per l'Italia il superindice
Ocse e' sceso a 100,21 a luglio dal 100,78 dell'agosto 2015.
Dopo avere toccato 100,94 nello scorso dicembre, l'indicatore
ha registrato una flessione per tutti i sette mesi
successivi. Per l'area Ocse a luglio il superindice si
situava a 99,7, come nei mesi precedenti, per l'area euro a
100,2, per i cinque principali Paesi asiatici al 99,7 e per
il G7 al 99,4. La Germania resta al 99,8, il Regno Unito al
99,3, il Giappone al 99,6 e gli Usa sono al 99. La Francia e'
scesa al 100,3 dal 100,4.