Borsa: Europa cerca riscatto nella settimana di Fed e BoJ, +0,6% Milano
Su Ftse Mib freno cedola Eni e St. Risale Mps, bene lusso
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 19 set - Vivace
partenza per le Borse europee che cercano il riscatto dopo
una settimana negativa sui listini (-3,7% l'Eurostoxx50,
-5,5% il Ftse Mib) e che guardano gia' alle riunioni delle
banche centrali di Giappone e Stati Uniti. Parigi e' la
migliore e sale di un punto percentuale seguita dal +0,7% di
Francoforte e dal +0,67% di Piazza Affari.
La performance del Ftse Mib e' tuttavia attenuata dallo
stacco dell'acconto di dividendo operato da Eni (che
distribuisce agli azionisti 0,40 euro per azione e cede l'1%)
e da StMicroelectronics (0,06 dollari per azione, pari a
0,053447 euro, e segna +0,9%): queste operazioni "pesano" per
lo 0,44% sull'indice.
Acquisti sul settore del lusso con Moncler (+2,2%) e
Ferragamo (+2,1%) in prima fila. Bene i bancari con le
popolari in evidenza e Mps che guadagna l'1% dopo che, da
Bratislava, il presidente del Consiglio Matteo Renzi si e'
mostrato fiducioso per l'esecuzione in tempi brevi
dell'aumento di capitale dell'istituto. In rialzo dell'1,3%
Unicredit: sono attese per oggi le prime offerte non
vincolanti per la controllata Pioneer. In gara, secondo le
indiscrezioni, anche Poste (+0,8%) e Generali (+0,7%).
Chiusa per festivita' la borsa di Tokyo. Il mercato valutario
e' attendista nelle prime battute anche per la chiusura del
mercato giapponese: la valuta nipponica comunque perde ancora
qualche posizione nei confronti delle principali divise
mentre il rapporto euro/dollaro resta ancorato in area
1,1150. In avvio un euro tratta a 1,1164 dollari (1,1156
venerdi'). Lo yen scambia invece a 113,93 per un euro(114,09
venerdi'), minimi dal 29 agosto, e a 102,05 per un dollaro
(da 102,27).
Petrolio in recupero sia nel Wti sia nel Brent anche se il
segretario generale dell'Opec ha sottolineato nel week end
che nessuna decisione sara' presa nel meeting informale di
Algeri in programma dal 26 al 28 settembre anche se non e'
escluso che si arrivi a un orientamento comune sul
riequilibrio del mercato da formalizzare poi successivamente:
+1,8% il Wti a 43,8 dollari al barile, +1,7% il Brent a 46,54
dollari al barile.