Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

buongiorno Stefano
il prezzo ti viene a prendere!:)
Direi di si braga con i btp (lunghi) si cade sempre in piedi ora più che mai.In Italia ,visto che esistono ci sono sempre molte persone che non sanno ..a volte si parla con conoscenti o amici..e la solita riflessione che arriva!Ma tra trent'anni io non ci sono più ..e se falliscono?Intanto se li pappano a piene mani le banche o istituzionali. Ciao
 
Bce: misure prese continuano a sostenere la ripresa -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Bruxelles 22 set - Su scala
globale la crescita e' rimasta moderata nella prima meta' del
2016 e dovrebbe mostrare una graduale ripresa. I bassi tassi
di interesse, i miglioramenti nei mercati del lavoro e il
clima di fiducia piu' positivo sostengono le prospettive per
le economie avanzate, anche se nel Regno Unito l'incertezza
generata dal referendum sulla permanenza nell'a Ue pesera'
negativamente sulla domanda nazionale. Nelle economie
emergenti ci si attende un rallentamento dell'attivita'
economica in Cina, mentre le prospettive per i grandi
esportatori di materie prime rimangono modeste malgrado
qualche timido segnale di stabilizzazione. I rischi per le
prospettive dell'attivita' mondiale restano orientati verso
il basso. La Bce da' un giudizio rassicurante sui mercati
finanziari della zona euro e del resto del mondo che tra
inizio giugno e inizio settembre si sono mantenuti
relativamente calmi,fatta eccezione per il periodo
circoscritto intorno alla data del referendum britannico. La
volalitilita' dovuta a Brexit e' diminuita rapidamente e gran
parte delle categorie di attivita' ha recuperato le perdite
subite. Nella zona euro i rendimenti delle obbligazioni a
lungo termine sono rimasti su livelli significativamente
inferiori a quelli registrati prima del referendum britannico
e i titoli bancari "hanno continuato a evidenziare una
performance piu' negativa rispetto all'indice di mercato
generale".
La ripresa economica dell'area euro prosegue: nel secondo
trimestre l'aumento del pil in termini reali e' stato pari
allo 0,3 per cento sul periodo precedente, dopo lo 0,5 del
primo trimestre grazie alle esportazioni nette e al
contributo ancora positivo della domanda interna. I dati piu'
recenti segnalano il prolungarsi della crescita nel terzo
trimestre dell'anno, con un tasso all'incirca simile a quello
del secondo trimestre. La Bce insiste sul fatto che la
ripresa e' moderata pero' "costante", segno che "la domanda
interna continua a essere sorretta dalla trasmissione delle
misure di politica monetaria all'economia reale". Giocano a
favore, questa l'analisi, le favorevoli condizioni
finanziarie e il miglioramento delle prospettive della
domanda e della redditivita' delle imprese. Cio' favorisce la
ripresa degli investimenti. Gli incrementi di occupazione
sono "sostenuti" e i prezzi ancora relativamente bassi del
petrolio forniscono un ulteriore sostegno al reddito
disponibile reale delle famiglie e ai consumi privati.
In aggiunta, si prevede che l'orientamento fiscale
nell'area dell'euro sia lievemente espansivo nel 2016 e che
diventi "sostanzialmente neutro" nel 2017 e nel 2018.
Pesa negativamente, pero', il fatto che la ripresa
economica nell'area sia frenata dalla persistente debolezza
della domanda estera, parzialmente connessa all'incertezza in
seguito all'esito del referendum nel Regno Unito e dagli
aggiustamenti di bilancio necessari in diversi settori e
dalla lenta attuazione delle riforme strutturali".
Le proiezioni macroeconomiche per l'area dell'euro
formulate in settembre dagli esperti della Bce indicano un
incremento annuo del pil in termini reali dell'1,7 per cento
nel 2016, dell'1,6 nel 2017 e dell'1,6 nel 2018 (c'e' stata
una leggera revisione al ribasso rispetto a giugno). I rischi
per le prospettive di crescita dell'area dell'euro "rimangono
orientati verso il basso e sono principalmente riconducibili
al contesto esterno".
 
Occupazione: Bce, Jobs Act ha dato dinamismo a Italia, ma Eurozona trainata da Germania e Spagna - FOCUS -3-
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Bruxelles 22 set - Parte
della forte reazione dell'occupazione riflette, secondo la
Bce, la considerevole concentrazione settoriale della ripresa
nei servizi, specie di mercato in un'area economica in cui
quasi quattro quinti dell'espansione totale del prodotto
durante la ripresa sono riferibili ai soli servizi di
mercato. In termini di occupazione il grado di concentrazione
e' ancora maggiore: quasi tutti i 3,2 milioni di nuovi posti
di lavoro creati dall'inizio della ripresa nell'area
riguardano il settore dei servizi e in particolare (oltre il
70%) due soli segmenti del comparto dei servizi di mercato:
commercio e trasporti; servizi amministrativi e alle imprese.
Nello stesso tempo nel settore industriale, che ha
contribuito per circa un quinto alla ripresa del valore
aggiunto nell'area dell'euro dal primo trimestre del 2013,
l'occupazione e' aumentata in misura solo modesta.
La Bce nota che "la composizione della crescita del pil e'
importante, perche' i comparti del settore dei servizi sono
di norma contraddistinti da un'intensita' di crescita
dell'occupazione relativamente maggiore". Si calcola che un
aumento dell'1% del pil generato dai servizi di mercato
determina una crescita aggregata dell'occupazione maggiore
rispetto a un analogo incremento prodotto dall'industria.Il
settore delle costruzioni evidenzia ancora tipicamente una
maggiore intensita' di occupazione, ma durante la ripresa ha
concorso in misura marginale all'espansione dell'attivita'
nell'area dell'euro e il suo contributo alla crescita
dell'occupazione e' rimasto lievemente negativo.
Non va comunque dimenticato l'aumento dei lavoratori a
tempo parziale: proprio nel settore dei servizi c'e' un
maggiore ricorso al lavoro part-time. Non e' un caso che d
all'inizio della ripresa, un terzo dei nuovi posti di lavoro
sia a tempo parziale: cio' fa si' che, date le ore lavorate
totali, la crescita dell'occupazione e' stata superiore di 6
punti percentuali al livello che avrebbe raggiunto con il
tasso di occupazione a tempo parziale del 19 per cento
osservato prima della crisi.
Quanto alle differenze fra Eurozona e Stati Uniti, oltre
Atlantico l'occupazione ha tuttavia recuperato molto piu'
velocemente, dopo avere registrato una diminuzione maggiore
nella Grande recessione. Al termine della Grande recessione
del 2008, l'occupazione statunitense ha impiegato circa 26
trimestri per tornare ai livelli pre crisi. Dal minimo del
primo trimestre 2010, nel paese sono stati creati 13,7
milioni di nuovi posti di lavoro che hanno portato il totale
degli occupati su un livello superiore di quasi 5,2 milioni
di unita' a quello precedente la crisi. Nell'area dell'euro,
otto anni (ben 32 trimestri) dopo l'inizio della crisi
economica e finanziaria mondiale nel primo trimestre del
2008, l'occupazione resta tuttora leggermente al al di sotto
del suo massimo pre crisi nonostante l'aumento di 3,8 milioni
di posti di lavoro dal minimo del secondo trimestre del 2013.
Il ritorno ritardato dell'area ai livelli di occupazione
antecedenti la crisi, dice la Bce, "riflette in parte la
diversa dinamica del pil rispetto agli Stati Uniti, che non
hanno registrato una seconda recessione connessa alla crisi
del debito sovrano"

Antonio Pollio Salimbeni
 
DITEVELO A VOI STESSI NE ?? L'altro giorno ho chiamato un funzionario CGIL-SPI che agevolano la cittadinanza (qualcuno ha ancora tessere e quant'altro) per redigere un contaratto d'affitto di locazione(eseguito in mio immobile in questi giorni) 4+4 e mi ha chiesto 200 € per stampare due fogli.Prima di tutto la rischiesta ...se sono in possesso di tessera..io ho risposto di no e non ne voglio.Quindi per farla corta in Italia ci sono ancora i sindacati che la fanno da padrone..anche dopo la rivoluzione operaia del 1968-1969 non si capisce proprio nulla.Si sono presi tutto ..ora non manca nulla..il contratto me lo sono fatto io..senza errori.
Legge di bilancio: Camusso, taglio cuneo fiscale? Ancora nessuna ipotesi
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 22 set - Sul
possibile taglio del cuneo fiscale "non ho visto nessuna
ipotesi nelle discussioni con il Governo": cosi' la
segretaria generale della Cgil Susanna Camusso. "Noi
insistiamo che il problema in tema di riforma fiscale e' la
progressivita' e l'equita' del sistema". In Italia c'e' uno
squilibrio di tassazione, osserva a margine di un intervento
ad una tavola rotonda al forum Fisac Cgil, a carico dei
lavoratori e pensionati. "No a misure tampone" aggiunge
Camusso. Niente tamponi si va avanti cosi!!Il cuneo fiscale lo metterei io...
 
buongiorno a tutti.. ero fuori dai giochi per un paio di mesi poi l'altro giorno sono rientrato sul 46 a 120.5...adesso c'e gia un bel gain ..voi come lo vedete nel breve? altalentante o puo salire ancora un po?grazie mille
 

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