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Italia: inflazione di marzo (finale) confermata all'1%, Bolzano si conferma la città più cara
In Italia l'inflazione si attesta all'1% su base annua,
secondo la lettura finale di marzo diffusa oggi dall'Istat,
che conferma la stima preliminare. La stabilità dell’inflazione
è la sintesi di dinamiche contrapposte: da una parte
l’accelerazione dei beni energetici, dall’altra il
rallentamento dei prezzi dei beni alimentari, trasporti e
tabacchi. Su base mensile, quindi nei confronti di febbraio
l'indice dei prezzi al consumo ha segnato un +0,3%. Secondo
il rapporto dell'Unione Nazionale Consumatori, in testa alla
classifica delle città più care d'Italia, in termini di
aumento del costo della vita, si conferma Bolzano che, con
un'inflazione a +1,6%. Al secondo posto, Brescia dove il
rialzo dei prezzi è dell'1,5%, seguita da Bologna con una
inflazione dell'1,4%. La città più conveniente, in termini di
minori rincari, è, invece, Perugia. Milano, Finanza.com
 
Grafici cambi:

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ROMA (Reuters) - Il Btp conclude in territorio negativo una seduta caratterizzata da volumi sottili in un clima prefestivo.

In chiusura lo spread si attesta a 254 punti base, invariato dal finale della seduta precedente.

Il tasso del decennale è in area 2,62%, dopo aver chiuso ieri a 2,59%. Il rendimento del Bund di riferimento a 10 anni scambia a 0,08%.

Il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha detto che servono misure alternative per scongiurare l'aumento dell'Iva previsto nel 2020 senza fare salire il deficit. [nL5N21Z3JS] Il titolare di via XX Settembre ha anche sottolineato che i dati macro di gennaio e febbraio sono "incoraggianti" e lasciano ritenere che l'obiettivo di crescita fissato dal governo a +0,2% per il 2019 sia "equilibrato".

La Germania ha tagliato le previsioni di crescita per il 2019 per la seconda volta in tre mesi, portandole a 0,5% dall'1% stimato a gennaio.

Notizie rassicuranti sono arrivate dalla Cina, dove l'economia è cresciuta nel primo trimestre oltre le attese di mercato, e il mese scorso la produzione industriale è salita al ritmo più rapido dal luglio 2014 e ben oltre le attese degli analisti.
Scritto da: Reuters
 
ROMA (Reuters) - Il secondario italiano mantiene un'intonazione positiva a metà seduta, senza reagire in modo sgnificativo a dati Pmi che hanno evidenziato come la manifattura di aprile stia arrancando nei principali Paesi dell'area euro.

"Questi dati non hanno spostato i prezzi se non di qualche decimo, il mercato è illiquido per via delle festività in arrivo, non vedo grossi spunti per eventuali movimenti", commenta un dealer.

Poco dopo le 11 la forbice tra i rendimenti di Btp e Bund sul tratto a dieci anni si attesta a 256 punti base da 254 dell'avvio e della chiusura di ieri, con il Bund che fa meglio del Btp. Il tasso del decennale di riferimento italiano vale 2,59% da 2,62% di questa mattina e nel finale ieri. Il tasso del Bund febbraio 2029 è pari a 0,041%.

Secondo dati Pmi resi noti oggi, l'attività economica della zona euro inaugura il secondo trimestre con una crescita rallentata, a causa di una domanda debole e nonostante modesti aumenti dei prezzi. L'indice IHS Markit Flash Composito è sceso a 51,3 in aprile da 51,6 della lettura finale di marzo, sotto alle attese degli economisti (51,8).

La manifattura tedesca, colpita dalla debolezza dell'export, continua a contrarsi ad aprile mentre sale ai massimi degli ultimi sette mesi l'attività nel settore servizi, alimentata dalla domanda interna. Anche in Francia la crescita dei servizi compensa il calo della manifattura.

In Italia, secondo gli ultimissimi dati Istat, febbraio vede il secondo mese consecutivo una crescita congiunturale del fatturato dell’industria, sostenuta dal mercato interno. La media degli ultimi tre mesi rispetto ai tre mesi precedenti evidenzia, tuttavia, un segno negativo, più marcato per la componente estera rispetto a quella interna.

Le statistiche arrivano una settimana dopo che il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha prospettato un maggiore sostegno per l'economia della zona euro in difficoltà, se il rallentamento dovesse persistere.

Restano sullo sfondo nuove tensioni nel governo: secondo fonti giudiziarie il sottosegretario ai Trasporti Armando Siri della Lega è indagato per corruzione in un'inchiesta della procura di Roma sul mercato dell'energia eolica in Sicilia. Per il vicepremier grillino Luigi Di Maio se le accuse saranno acclarate Siri dovrà lasciare il governo.

In attesa del Cdm di oggi in Calabria, ieri il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha detto che sono necessarie misure alternative se si vuole scongiurare l'aumento dell'Iva senza alzare il deficit [nL5N21Z3JS], dichiarazioni che non sono piaciute a Lega e M5s.
Scritto da: Reuters
 

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