Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

ma è uno schifo! alla faccia degli algoritmi a difesa. Basta una scorreggia proveniente dal Nord Europa e crolliamo. Venduto tutto quello che avevo dei btp (2044 e 2037) e le poche azioni enel. Adesso liquido al 100% faccio l'estate in tranquillità e poi mi metto a gufare come un pazzo
 
ma è uno schifo! alla faccia degli algoritmi a difesa. Basta una scorreggia proveniente dal Nord Europa e crolliamo. Venduto tutto quello che avevo dei btp (2044 e 2037) e le poche azioni enel. Adesso liquido al 100% faccio l'estate in tranquillità e poi mi metto a gufare come un pazzo

Be', una strategia attuata da molti quando il rendimento stava a 320... poi a 250... a 200... ed ora a 160...
Un fatto è certo ed evidente, i gufi dal 2011 sono perdenti.

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Be', una strategia attuata da molti quando il rendimento stava a 320... poi a 250... a 200... ed ora a 160...
Un fatto è certo ed evidente, i gufi dal 2011 sono perdenti.

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L' ho capito troppo tardi qui Vince chi ha una visione di lungo periodo e sa aspettare paradossalmente è quello che prova a dirci baroni tutti i giorni con i suoi centinaia di nick ormai ho imparato la lezione ho puntato tutto su Up e fino ai primi di settembre non vendo nemmeno se faccio meno 20%
 
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Ed ora la Lagarde, che ha presieduto a quel disastro, passa a dirigere la BCE, “continuerà ad operare come il gendarme per l’attuazione degli obbiettivi politici della zona euro, piuttosto che come banca centrale normale”. Il mantenimento ad ogni costo di una moneta sbagliata e non completa, per volontà tedesca.

La signora Lagarde non è un’economista . Lei è un avvocato politico a disposizone dei politici. Ciò significa che la BCE continuerà a operare in una zona grigia sotto il suo controllo come il gendarme per gli obiettivi politici della zona euro piuttosto che come una banca centrale convenzionale.

E come lo farà? Con la brutalità e gli strumenti di tortura che abbiamo già visto contro la Grecia e l’Italia."

"LAGARDE HA FATTO DEL FMI UNO STRUMENTO PER MANTENERE L'EURO" . Gli asiatici se ne andranno. - Blondet & Friends

concordo totalmente ... !!! :bow:
 
L' ho capito troppo tardi qui Vince chi ha una visione di lungo periodo e sa aspettare paradossalmente è quello che prova a dirci baroni tutti i giorni con i suoi centinaia di nick ormai ho imparato la lezione ho puntato tutto su Up e fino ai primi di settembre non vendo nemmeno se faccio meno 20%

Gianni & Pinotto hanno fatto il loro tempo, Gianni & Pinotto 2.0 faranno anch'essi il loro tempo,
ma il nostro debito rimane e ogni giorno deve trovare qualcuno che lo compri.
C'è un solo sistema per evitare il crack planetario: la giapponesizzazione
e la nuova presidente Bce dovrà farsene una ragione.
 
In caso di crisi di governo, cosa potrebbe accadere sui mercati? Gli esperti ci spiegano l’attuale situazione degli asset finanziari italiani e cosa potrebbe succedere se la coalizione di governo Lega e 5Stelle dovesse saltare

In questi ultimi giorni si è riaffacciata con forza l’ipotesi di una crisi di governo Lega – 5Stelle alla luce dei tanti dissidi interni alla maggioranza, ultimo in ordine cronologico la questione del presunto finanziamento russo alla Lega finito sotto indagine della magistratura. Abbiamo coinvolto alcuni esperti per cercare di tracciare un quadro più preciso della situazione attuale in ambito finanziario, chiedendo in particolare cosa potrebbe succedere a Btp, spread e azioni italiane e quali sono i suggerimenti per chi è investito nelle diverse asset class del nostro Paese.
Ritenete che un’ipotesi di crisi di governo nei prossimi giorni o settimane sia in qualche modo già incorporata negli asset finanziari italiani?

Edoardo Ugolini, portfolio manager di Zest Asset Management e gestore del fondo Zest Absolute Return Var 4: Premesso che non è nostro mestiere fare previsioni politiche, molto probabilmente un’eventuale crisi di un governo che per sua stessa ammissione è “anti europeo” e “sovranista” potrebbe essere anche ben recepita dai mercati. Ma quello che è emerso in questo anno di governo è che le regole europee vengono rispettate al di là degli annunci bellicosi del nuovo governo e che il forte legame tra banche e titoli di Stato è un deterrente importante che funziona in caso di strappi violenti. Infine bisogna notare come la politica europea sia profondamente cambiata e come l’ortodossia finanziaria perseguita nelle scorse stagioni sia ormai tramontata. Si noti come le nomine recenti abbiano un’impronta molto espansiva (Christine Lagarde alla Bce su tutti) e questo è avvenuto grazie all’antagonismo ritrovato, che è stato generato dalla nuova amministrazione Usa in primis e poi dalle recenti vicende nel Regno Unito (con il tramonto di Theresa May ) e in Italia. Adesso le priorità non sono i conti in ordine ma la crescita e l’inflazione e soprattutto la piena occupazione.

Massimo Saitta, direttore investimenti di Intermonte Advisory e Gestione: Lo scudo sui tassi prospettato dalla Bce ha protetto i mercati finanziari negli ultimi mesi, favorendo in modo accentuato i paesi periferici; tra questi c’è l’Italia, i cui governativi presentano ancora ritorni positivi su molte scadenze, mascherando così le tensioni di natura politica. Rendimenti e spread si sono compressi in maniera significativa, il mercato azionario ha seguito il momento favorevole riavvicinandosi ai massimi. Non si può quindi dire che uno scenario di maggior incertezza sia incorporato nei valori degli asset finanziari italiani.

Cosa potrebbe succedere ai Btp (e allo spread) e alle obbligazioni societarie italiane in caso di una crisi di governo nei prossimi giorni?

Ugolini: Certamente a breve termine uno scossone dovrebbe attendersi, così come un aumento della volatilità magari lo spread potrebbe ampliarsi, ma le considerazioni di medio termine restano quelle del punto precedente.

Saitta: Venendo dalla situazione poco sopra descritta è ragionevole attendersi, nel caso in cui si concretizzasse una crisi di governo, un peggioramento temporaneo dello spread e un rialzo dei rendimenti. Saranno tanto più pronunciati quanto più questa crisi dovesse portare all’ipotesi di un esercizio provvisorio per l’impossibilità di redigere la legge di bilancio 2020, con la conseguente applicazione automatica della clausola di salvaguardia e il relativo aumento dell’Iva. Ovviamente il peggioramento del mercato obbligazionario governativo finirebbe per contagiare anche il mondo delle obbligazioni societarie a causa dell’effetto di traslazione dell’aumentato rischio Paese.
Financialounge
 
Dopo il timido accenno di ripresa del primo trimestre dell’anno, l’economia italiana ha subito un nuovo stop. Secondo la Nota sulla congiuntura di luglio pubblicata dall’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), “occorrerà attendere la seconda parte dell’anno per intravvedere qualche segnale di recupero; recupero insufficiente, però, a spostare significativamente le lancette del barometro economico dallo zero per il 2019”. La situazione dovrebbe gradualmente migliorare il prossimo anno; anche se, quanto più l’orizzonte di previsione si allunga tanto più crescono incertezza e potenziali incognite. Dall’Upb indicano che “i fattori di rischio che incidono sulla previsione sono in prevalenza orientati al ribasso”. Tra questi, si legge nella nota, “ulteriori restrizioni sul commercio internazionale e di nuovi shock di natura geo-politica, climatica e ambientale; lo scenario di base incorpora anche il ridimensionamento dei premi al rischio dei rendimenti sui titoli del debito sovrano
 
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