Finanza: dividendi, quelli che surclassano i Btp (Mi.Fi.)
05/08/2019 09:00 MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--La caccia al rendimento trova sempre meno prede nell''ambito dell''obbligazionario. Come dimostra una ricerca della societa'' svizzera Notz Stucki, scrive Milano finanza, su un universo di piu'' di 400 mila bond, solo 40 titoli a rating investment grade, con scadenza inferiore a cinque anni, presentano un tasso positivo. Il ritorno sulla scena in grande stile delle banche centrali rafforza le attese di tassi piu'' bassi sempre piu'' a lungo. Di contro, rileva Ubs, "una strategia orientata alla ricerca dei dividendi potrebbe raggiungere il rendimento medio del 3,7% che presenta in questo momento l''indice delle borse europee Msci Emu", in linea peraltro con quello di Piazza Affari. Citi calcola che la distanza tra il rendimento medio dei bond e quello delle azioni si sta avvicinando ai massimi degli ultimi in 100 anni. C''e'' pero'' da ricordare che l''equity e'' reduce da un periodo brillante. "Nei primi sette mesi del 2019 i mercati azionari hanno messo a segno una performance eccezionale, superiore al 20% per l''indice globale Msci World in euro". Venendo all''Italia, Eni venerdi'' 26 luglio ha proposto il pagamento di 0,43 euro per azione, la meta'' dell''obiettivo gia'' previsto di 0,86 euro per il 2019, in aumento rispetto agli 0,83 euro sui conti 2018 (quando il primo acconto era stato di 0,42 euro), in linea con l''impegno del gruppo per una politica di remunerazione progressiva legata alla crescita degli utili e del flusso di cassa disponibile. Un importo che si traduce in un dividend yield (ovvero il rendimento del dividendo dato dal rapporto tra cedola unitaria attesa per il 2019 e il prezzo attuale del titolo) del 6%. Assieme a Eni le societa'' per le quali l''acconto e'' ormai una prassi consolidata comprendono anche Banca Mediolanum , Snam e Terna (m non hanno ancora annunciato gli importi). Una pattuglia che nei giorni scorsi si e'' ampliata con due new entry di rilievo: Piaggio e Poste. Ma scorrendo la classifica elaborata da MF-Milano Finanza (sulla base dei dati Factset sul consenso degli analisti) ci sono titoli che ai prezzi attuali rendono fino al 10%. il caso di Banca Farmafactoring, la cui politica e'' generosa verso gli azionisti. Nel 2018 la societa'' attiva nel factoring dei crediti verso la pubblica amministrazione ha distribuito il 100% dell''utile dell''anno. E nel piano industriale al 2023 la banca guidata dall''ad Emanuele Belingheri ha confermato "l''obiettivo di autofinanziare la crescita e di pagare agli azionisti il capitale in eccesso oltre il 15% del total capital". Sempre nel comparto delle banche, si conferma al top di rendimento Intesa Sanpaolo , che sfiora il 9%. Anche per l''istituto guidato dal ceo Carlo Messina una solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore resta una priorita''. L''utile netto dei primi sei mesi, pari a 2,26 miliardi di euro (+4%), e'' il miglior risultato dal 2008. "Confermiamo, allo stesso tempo, un pay out (quota dell''utile distribuito, ndr) dell''80% e siamo pertanto in linea con l''impegno di premiare i nostri azionisti con un significativo dividendo", ha affermato Messina. Per il 2018 la banca ha pagato 3,4 miliardi di dividendi, sulla base dell''obiettivo del piano d''impresa 2018-201, di un pay out nell''anno dell''85%. Nel frattempo anche Generali ha ribadito gli impegni del prossimo triennio, che prevedono una crescita degli utili per azione tra il 6 e l''8%, e un obiettivo di pay out tra il 55 e il 65%.
RED/LAB