Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Buongiorno, Sig.Sentenza Lei attualmente cosa sta aspettando in un tonfo per entrare??
Attualmente Lei è liquido???
Presume che secondo Le sue fonti 12 settembre Draghi deluderà il mercato??
Ci illumini sulle prossime mosse da fare.
Grazie per i consigli
 
Buongiorno, Sig.Sentenza Lei attualmente cosa sta aspettando in un tonfo per entrare??
Attualmente Lei è liquido???
Presume che secondo Le sue fonti 12 settembre Draghi deluderà il mercato??
Ci illumini sulle prossime mosse da fare.
Grazie per i consigli
già postato il mio portafoglio attuale il 12 settembre appartiene già alla storia
i giochi sono fatti
 
La quota di debito pubblico dell’Eurozona detenuta dalla Bce
10 Settembre 2019
La quota di debito pubblico dell’Eurozona detenuta dalla Bce alla fine del primo trimestre 2019. Per il Giappone il numero corrispondente risultava del 42,6%. Gran parte di questi titoli di Stato sono stati acquistati sul mercato secondario durante i due piani di quantitative easing avviati dall’istituto di Francoforte tra il 2015 e il 2018.

Per la prossima riunione della Bce che si terrà il 12 settembre gli analisti prevedono che possa essere annunciato un nuovo piano di quantitative easing per la zona euro.
(WSI)
 
Francia: nel secondo trimestre rallenta la crescita degli occupati non agricoli
10 Settembre 2019


Nel secondo trimestre del 2019, secondo quanto rende noto l’Insee, l’Indice dei Salari non agricoli è cresciuto dello 0,2% dopo lo 0,4% del primo trimestre.

L’indice è quello che misura la variazione del numero di posti di lavoro nel corso in tutte le attività non agricole. Nel complesso la creazione di posti di lavoro netti ha raggiunto le 56.200 unità.
(WSI)
 
l'avidità ragazzo:wall:
ma come si fa a non chiudere la posizione su un 2067 specie se si tratta di cifre grosse e con gain di 20 30 figure roba da matti:wall::wall::wall:

...francamente ammetto che questo è frutto ANCHE un po' di avidità ma dovuto anche alle prospettive di tassi a zero e sotto-zero prefigurate nelle scorse settimane...a questo punto non so se questa "giapponesizzazione" si farà veramente...giocano con finte e controfinte "spiazzanti"...

Purtroppo l'idea che mi sono fatto è che in borsa non esistono "capaci e incapaci" (o meglio, forse esistono anche quelli ma nè più nè meno che in ogni altro campo dell'agire umano...) ma soprattutto esistono quelli che "sanno" (prima) e quelli che (come il 99,99% di noi piccoli e insignificanti "protozoi"...) "non sanno" o semplicemente "sanno dopo" quando è già troppo tardi...infatti è abbastanza evidente che il mercato sia manipolato (e gestito) dai grossi player che fanno scendere e salire le quotazioni a loro piacimento e in modo spesso illogico o anti-logico (a mò di truffa legalizzata, dato che le regole se le fanno loro e a loro vantaggio)...

Mi sembrava che un certo tipo di "percorso" potesse essere una ns. piccola ancora di "salvezza" in questo mare di finte e contro-finte dato anche dalla credibilità di indicazioni precise che ci hanno portato fino a rendimenti sul 30y sotto il 2% ma la pesantezza dell'attuale ritraccio mi sta facendo un po' vacillare, più nelle convinzioni che nell'operatività, in quanto non è mio obiettivo vendere sulla debolezza ma sulla forza...

In questa situazione comunque per il momento tengo botta e spero di rivedere come target REALISTICI livelli di rendimento che solo fino a una decina di giorni fa sembravano cosa abbastanza "sicura" ossia:

TdS 50y = 1,75% - 1,76%
TdS 30y = 1,54% - 1,55%

Confermo cmq che, per tornare al tuo commento confermo che, come recita l'antico adagio: "chi si accontenta gode..." oppure "chi troppo vuole, nulla stringe..."

:bye:
 
Meeting Bce, Pimco e ING vedono il ritorno del Qe
9 Settembre 2019
Le cautele espresse dai membri del board Bce sull’eventuale rilancio del Quantitative easing, sollevate in particolare dalle “colombe” Mads Müller (Estonia) e Francois Villeroy de Galhau (Francia) non dovrebbero far dubitare sul fatto che l’economia europea, in questo momento, necessiti di nuovi stimoli monetari. E’ quanto rilevano Pimco e Ing nelle rispettive previsioni diffuse in vista del meeting della Bce fissato il prossimo 12 settembre. In entrambi gli scenari tratteggiati dai due istituti vengono rivisti in senso più espansivo i tassi sui depositi e viene messa in conto una ripresa degli acquisti aggiuntivi di asset (Qe). Vediamo le previsioni nel dettaglio.
Secondo Andrew Bosomworth, Head of portfolio management in Germania di Pimco, il prossimo incontro del consiglio direttivo della Bce delibererà “un taglio di 10 punti base del tasso di deposito a -0,5%, tiering, un tasso di rifinanziamento principale invariato allo 0% e 30 miliardi di euro mensili di acquisti di attività nette per 6-9 mesi”.
Da parte sua, il capo economista di Ing Germania, Carsten Brzeski, prevede che la Bce “avvierà i fuochi d’artificio monetari finali” con un “taglio di 20 punti base al tasso sui depositi, un piccolo sistema di tiering, un repricing delle Tltro e una ripartenza del Qe con 30 miliardi di euro di acquisti mensili”. Quest’ultimo provvedimento dovrebbe aver luogo nonostante “l’opposizione dei falchi potrebbe portare a un ritardo nella ripresa del Qe”.
Secondo Brzeski le previsioni sull’andamento dei prezzi stabilite lo scorso giugno (1,2% di inflazione nel 2019, 1,4% per 2020 e 2021) sarebbero destinate a revisioni al ribasso, in quanto “la situazione macroeconomica dall’incontro di luglio non è decisamente migliorata”, ha affermato il capo economista di Ing Germania. “Anche se l’Eurozona non è sull’orlo di una grave recessione, un periodo di stagnazione farà ben poco per riportare l’inflazione nel punto in cui la Bce vorrebbe che fosse”, ha aggiunto.

Pimco ha sottolineato, invece, che i benefici di ulteriori allentamenti sui tassi si stanno esaurendo, ponendo sfide alla stabilità finanziaria. “Riteniamo che la Bce agirà probabilmente più lentamente delle aspettative del mercato nel realizzare ulteriori tagli”, ha fatto sapere Bosomworth, con Francoforte “in attesa di prove su:
a) effetti collaterali del tasso negativo sui depositi,
b) l’efficacia del tiering,
c) la capacità fiscale e la disponibilità dei governi ad agire,
d) gli sviluppi macroeconomici e geopolitici complessivi”.
(WSI)
 

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