Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Buon proseguimento a :invasion:.
Fissare degli obiettivi :ordine::ordine: in coordinamento :cinque: con i potentissimi :squalo::clava::boxe::squalo::clava::boxe: :squalo: :clava::boxe: alleati :fonzie: :cinque: di algo Powell 1 :bow: e algo Draghi 2/algo Lagarde 2.0 :bow: sono passaggi fondamentali :ola: per completare il percorso :car::winner:.

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...quindi rispetto ai precedenti target assegnati (...ai quali peraltro dobbiamo ancora "approdare"...) caleranno SOLO i rendimenti di quelli a breve termine, addirittura aumenteranno quelli a 10 anni (?) e i lunghi/lunghissimi resteranno "invariati"...?!? :mmmm:
 
Buongiorno.

Roma, 16 ott. (askanews) - Gli imprenditori italiani (87%) hanno difficoltà nel trovare figure manageriali. La principale carenza riscontrata è relativa alle soft skills: capacità di leadership e di motivazione, conoscenza delle lingue, capacità di adattarsi a scenari in continua evoluzione. E' quanto emerge dallo studio "Capitale manageriale e strumenti per lo sviluppo" condotto dall'Osservatorio Mercato del Lavoro e Competenze Manageriali di 4.Manager e presentato in occasione di una conferenza stampa con il presidente di 4.Manager e Federmanager, Stefano Cuzzilla, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro.

Un'impresa italiana su due, comunque, è alla ricerca di nuove figure manageriali da assumere nei prossimi tre anni.

"Imprenditori e manager - ha spiegato Boccia - formano un binomio inscindibile. E le imprese del futuro dovranno imparare ad essere eccellenti in ogni funzione, hanno bisogno di manager preparati e competenti per migliorare la propria capacità competitiva e vincere la sfida dei mercati".

Mlp
 
Italia: inflazione a settembre (finale) in calo allo 0,3% annuo, sui minimi da novembre 2016
L’inflazione in Italia continua a mostrare una debole dinamica,
rallentando e posizionandosi al livello più basso da novembre
2016. Secondo i dati finale dell'Istat, diffusi oggi, a
settembre l’inflazione si è attestata allo 0,3% su base annua,
contro lo 0,4% di agosto e lo 0,4% della stima preliminare. Su
base mensile, indice nazionale dei prezzi al consumo per
l’intera collettività ha registrato una diminuzione dello 0,6%.
Da notare il rallentamento dei prezzi dei Servizi relativi ai
trasporti, dovuto alla maggiore ampiezza rispetto al 2018 delle
consuete diminuzioni di settembre, ascrivibili a fattori
stagionali e che caratterizzano soprattutto i prezzi del
trasporto aereo e di quello marittimo. Milano, Finanza.com
 
Industria: fatturato giù ad agosto, salgono gli ordinativi
Indicazioni contrastanti dall'industria italiana in agosto.
Stando ai dati Istat, ad agosto il fatturato è sceso in termini
congiunturali dello 0,3%, proseguendo la dinamica negativa
registrata nei due mesi precedenti. Gli ordinativi hanno invece
registrato un incremento congiunturale dell’1,1%, mentre la
media degli ultimi tre mesi registra una riduzione dell’1,6%
sui tre precedenti. "Ad agosto il fatturato dell’industria
segna una flessione congiunturale sia su base mensile che su
base trimestrale. Solo per la componente estera si registra una
modesta crescita nel confronto degli ultimi tre mesi sui
precedenti tre", commenta l'Istat indicando che per l’indice
degli ordinativi, la variazione congiunturale mensile risulta
positiva in entrambi i mercati. In termini tendenziali, segnala
ancora l'istituto di statistica, la marcata variazione
negativa degli ordinativi risente dell’andamento delle commesse
provenienti dal mercato estero e, a livello settoriale, dal
comparto degli altri mezzi di trasporto. Milano, Finanza.com
 
Mutui: con i tassi ai minimi cresce l’importo medio richiesto
Nell’ultimo anno, complice la politica monetaria
ultra-espansiva della Banca centrale europea, i tassi medi sui
mutui sono scesi sensibilmente, raggiungendo valori medi pari a
1,62% per il fisso e allo 0,87% per il variabile. Proprio
grazie al minor peso degli interessi, le famiglie italiane
hanno iniziato a chiedere un importo finanziabile più alto. È
quanto rileva l’ultimo Osservatorio Mutui di MutuiOnline.it.
Il basso costo del finanziamento permette di richiedere importi
più elevati a parità di rata, evitando così di indebitarsi
maggiormente. In particolare, l’importo medio richiesto per il
mutuo è schizzato a 143.153 euro, contro i 131mila di fine 2018
e i 125mila di inizio 2015 (allora i tassi fissi e variabili
viaggiavano rispettivamente intorno al 3,5% e al 2%). Anche
l’erogato medio è salito: 128.256 euro quest’anno, contro i
127.787 del 2018 e i 116.429 di cinque anni fa. A conferma
della tendenza, le richieste di mutui per la classe di importo
compresa tra i 100mila e 150mila rappresentano quest’anno il
33,5% del totale, contro il 31,8% dello scorso anno. In
crescita anche la quota di mercato delle classi 150mila-200mila
(17,6% rispetto al 15,6% del 2018) e oltre 200mila (12,1%
contro il 10,2%). Calano, invece, le fasce 50mila-100mila
(31,9% contro il 36%) e meno di 50mila (4,9% contro il 6,4%).
Milano, Finanza.com
 

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