Premesso che ne io ne Cesare attualmente seguiamo direttamente il mercato Indiano qualche riflessione possiamo comunque farla.
Da un punto strategico e di lungo periodo una esposizione sulla Cina a nostra parere è desiderabile in quanto un mercato che si sta finanziarizzando più rapidamente e prima di quello indiano e che quindi in futuro potrà beneficiare prima dei flussi di capitali in cerca di rendimento al contrario del mercato indiano che comunque è ancora indietro e deve prima far esplodere il mercato immobiliare (sarei infatti long più sull'immobiliare indiano piuttosto che sull'azionario).
In ogni caso dal punto di vista tattico e quindi per i prossimi mesi una switch di preferenza verso l'India potrebbe avere un senso in quanto l'India mostra attualmente un buona politica, un buon banchiere centrale e gli utili delle imprese si posizionano ad un livello intemedio di positività e l'industria del paese non è alle prese con una fase di ristrutturazoine
Il mercato cinese invece mostra ancora sacche di sopravvalutazione soprattutto sui titoli growth e sui settori in sovrapproduzione mentre sui titoli value mostra rendimenti più interessanti.
Dal punto di vista tecnico la recente svalutazione dell'euro e la mancata stretta fed hanno di fatto rafforzato la valuta indiana e quindi indebolito il mercato finanziario indiano ancora molto dipendente dai mercati internazionali.
Cosa che ha portato di fatto ad un cambiamento di tendenza ancorché di breve rispetto al passato che vedeva la debolezza della valuta accompagnata dalla debolezza della borsa indiana e viceversa.
Il break del canale discendente del mercato indiano sarebbe la ciliegina sulla torta per verificarne la forza relativa.
