Proseguiamo con la serie di articoli con analisi di terzi per stimolare il confronto delle posizioni.
Analisi su Trendmercati (parte 2°)
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2 giugno 2016 da
TrendMercati
Non ci piace essere i monopolisti del pensiero e ci piace essere open mind cioè aperti a considerazioni che possano far breccia nell’operatività del mercato e quindi diventare trend.
Questa è la ragione per cui riteniamo importante leggere le analisi altrui, giuste o sbagliate che siano perché l’idea di oggi potrebbe diventare la strategia di domani.
In questo commento riportiamo la recente analisi del team di Credit Suisse relativamente ai mercati azionari.
La loro posizione sul mercato risulta neutrale ed è motivata da una serie di considerazione che vi andiamo a sintetizzare (per chi è interessato puoi mettiamo il report completo in fondo all’articolo).
Il recupero dei mercati c’è stato ma ora è difficile che prosegua:
1)
la Cina ha recuperato nell’immobiliare e negli investimenti ma ora i dati sembrano di nuovo girare in un rallentamento.
2)
Petrolio Con un petrolio a questi livelli l’Arabia Saudita non raggiunge i suoi obiettivi e le posizioni speculative al rialzo sono ora molto elevate.
3)L
a FED è stata più accomodante del previsto ma ora l suo orientamento sembra lentamente cambiare
4)I
rendimenti obbligazionari si sono divisi dall’andamento degli asset reflazionistici e dal recupero macro
5)
L’HY ha recuperato circa il 50% dai minimi in europa e gli spread ora sono a livelli corretti
6)
La revisione degli utili è di nuovo positiva ma è legata all’andamento del dollaro e delle materie prime.
7)
I leading indicator USA mostrano un andamento debole
Ci sono poi almeno tre fattori che non hanno recuperato:
1)I PMI globali e il PIL globale è anemico
2)Il lavoro sta avendo un po di princing power che assorbe utile ma non è sufficiente per i consumi
3)Pericolo di tensioni politiche abbastanza elevato sia in Europa che in altre aree.
Infine esistono una serie di timori sui mercati non risolti:
1)Il fair value del mercato e quantomeno in linea con la storia (a nostro avviso è sovraquotato)
2)Veloce distruzione del business causato dalla tecnologia, regolatori e dal commercio globale.
3)Negli USA l’utile per azione sembra sovrastimato da diverse componenti
4)Buyback index sta sottoperformando
5)Dal 1988 la stagionalità maggio settembre non è favorevole
6)Tecnicamente la discesa della Media Mobile a 50 settimane è scesa sotto la media mobile a 100 settimane e solitamente la cosa non è positiva nel medio lungo termine.
Per tutte queste ragioni il team del Credit Suisse rimane neutrale sul mercato.
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