grazie ragazzi ! fate un lavoro fantastico!
PS per quanto riguarda uno degli anelli deboli dei mercati al momento, le banche europee (italiane in primis), comincio perdere la bussola, come si sta evolvendo la vostra opinione e visione sul tema
decisamente il mercato sta picchiando sulle banche, i cui prezzi sono ormai sotto i valori di libro
ne parlavamo con un gestore giusto la settimana scorsa, prima della Brexit:
le sue analisi erano 50% su dati borsa e 50% su dati bilancio
i suoi algoritmi davano appunto un buon segnale di acquisto sui fondamentali, ma il mercato diceva e dice differentemente:
e il mercato ha sempre ragione
di fondo, il mercato del credito è in debole ripresa nonostante gli interventi BCE, ma soprattutto a causa della perdurante stagnazione che abbassa i rating delle imprese e le rende poco 'appetibili': una semplice analisi mostra come le banche siano un settore ciclico, con guadagni nei momenti di crescita e sofferenze nelle crisi: i tassi zero o negativi tra l'altro erodono i margini di intermediazione finanziaria
poi le situazioni sono molto differenziate: le banche tedesche , DB in testa, esposte sui derivati ( e quindi un pò più di volatilità le potrebbe anche far soffrire di più)
e quelle italiane compresse tra una serie di regolamenti imposti da Bruxelles e non gestiti, così che ci troviamo ancora una volta in ritardo a fare adeguamenti forse necessari ma inopportuni dato il momento,
e come detto le banche italiane soffrono più delle altre di una crescita asfittica
inoltre e forse soprattutto c'è la questione dei TdS italiani nei loro portafogli, elemento di vulnerabilità importante :
dato che la Brexit ha intaccato la politica più che l'economia europea, mostrando la debolezza e i ritardi nella convergenza
oggi alla equazione si aggiunge in rinnovato voto austriaco : ma credo che l'appuntamento più importante per los cenario politico sia il referendum italiano a ottobre