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Premesso che buona parte dei dati sul gdp sarebbero da mettere in discussione e non solo quelli cinesi tu sai che ci sono misurazioni differenti dell'economia cinese che danno una crescita ben diversa da quella mostrata in questi anni (vedi per esempio i consumi di elettricità o altre misurazioni messe in essere da Bloomberg o da altre case di investimento o addirittura il Li Kequianq index creato direttamente dall'attuale premier cinese).
C'è da dire che tra parentesi c'era già una forte discrepanza tra i dati cinesi del GDp e quelli delle province tali che indicavano chiaramente una cattiva misurazione della stessa da parte delle provincie.
Inoltre mi sembra di capire che il problema riguarda soprattutto l output economico mentre il dato del GDP dovrebbe avere un impatto inferiore (intorno al 2,5% annuo)
Ma nonostante questo non riteniamo al momento che questo causerà una crisi della Cina che naturalmente arriverà ma non quando tutti i media occidentali se la aspettano.
D'altronde sono stati gli stessi cinesi ad ammetterlo in una provincia acciaio dipendente e quindi soggetto al consolidamento del settore promesso dalle stesse autorità cinesi che vogliono ridurre la sovracapacità nazionale nel settore.
Inoltre l'attuale misurazione del GDp cinese tiene poco conto del tech e molto dell'industria pesante per cui andrebbe comunque rivisto anche in questa chiave.

Tratto dal FT:

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Some economists, however, believe China’s GDP figures now underestimate the true size of the economy. The current method of calculating GDP relies on data from businesses that are large, state-owned and industrial. This overlooks the growth of fast-growing private start-ups in the technology sector, according to economists who have calculated a “new economy index”. China is due to revise the way it samples data from firms next year to take account of new sectors.
grazie per l'info
nn sapevo che i cinesi avessero problemi di rilevazione

i cani certo...quotano come se stessero per fagocitare il mondo
e i molti da fuori, che se li comperano da ultimo in cerca di un porto sicuro, mi ricordano il maiale che s'ingrassa senza conoscere il proprio destino:D
 
Cesare o Giorgio
Ciao
Posso fare una richiesta per un tuo parere che esula un pochino dalle analisi fatte qui ma che tratta pur sempre di tassi e quindi di mercati?
Un mutuo acceso ora, relativamente piccolo: 60000€ per 20 anni, secondo voi, tasso fisso o variabile?

(secondo me ora, da qualche mese, il fisso può cominciare ad avere un senso, anche se il fatto che sia quello che va per la maggiore mi farebbe ragionare contrarian!)
Grazie
 
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Cesare o Giorgio
Ciao
Posso fare una richiesta per un tuo parere che esula un pochino dalle analisi fatte qui ma che tratta pur sempre di tassi e quindi di mercati?
Un mutuo acceso ora, relativamente piccolo: 60000€ per 20 anni, secondo voi, tasso fisso o variabile?

(secondo me ora, da qualche mese, il fisso può cominciare ad avere un senso, anche se il fatto che sia quello che va per la maggiore mi farebbe ragionare contrarian!)
Grazie

Dipende da diversi fattori quali il LTV e altro comunque io sceglierei il fisso allo stato attuale, hai ragione che è di moda ma nonostante sia salito di qualche decimo di punto rimane ancora interessante.
 
Cesare o Giorgio
Ciao
Posso fare una richiesta per un tuo parere che esula un pochino dalle analisi fatte qui ma che tratta pur sempre di tassi e quindi di mercati?
Un mutuo acceso ora, relativamente piccolo: 60000€ per 20 anni, secondo voi, tasso fisso o variabile?

(secondo me ora, da qualche mese, il fisso può cominciare ad avere un senso, anche se il fatto che sia quello che va per la maggiore mi farebbe ragionare contrarian!)
Grazie

Dipende da diversi fattori quali il LTV e altro comunque io sceglierei il fisso allo stato attuale, hai ragione che è di moda ma nonostante sia salito di qualche decimo di punto rimane ancora interessante.

buongiorno SilverBullett
concordo con Giorgio sulla scelta del tasso fisso : aggiungo due piccole precisazioni

la prima considerazione è che il mercato è sempre in equilibrio, e quindi il tasso fisso a scadenza incorpora già le (attuali) attese di rialzi futuri dei tassi: i mercati non sono poi così efficienti come la teoria vorrebbe, ma in effetti i mercati dei tassi d'interesse sono abbastanza corretti: quindi dal punto di vista teorico, non c'è differenza tra le due ipotesi

la seconda considerazione è che la teoria della gestione del rischio ci è più utile: occorrerebbe definire la propensione al rischio, la capacità di assorbire una perdita e quindi il patrimonio totale a disposizione eccecc: senza essere troppo complesso, richiede comunque abbastanza lavoro

ma la somma in gioco e la possibilità che il mercato sbagli nelle previsioni future ( a venti anni !!) , unita al livello anomalo dei tassi eccessivamente ridotti, rendono l'opzione del tasso fisso la più interessente a mio parere

cmq in assenza di distribuzioni di probabilità affidabili , la teoria è questa (!!)
Teoria della scelta in condizione di incertezza - Wikiversità
una semplice simulazione potrebbe approfondire la scelta col criterio di Savage o 'del rimpianto' (minimax del regret)

se ti diverte, potremmo parlarne
 
Grazie ad entrambi!


Grazie Cesare, ma non ho più la forza e la testa per questo genere di cose, livelli troppo elevati per me :-R
Ciao

ciao Silver
non preoccupiamoci mai delle parolone: anzi, spesso le sigle nascondono cose semplici
e non esistono livelli troppo elevati per nessuno, basta un pò di pazienza: soprattutto nella finanza, dove le parolone sono fatte per gestire idee in genere facili
e per capirle, basta chiedere a chi le usa dispiegarle

la teoria di Savage (parolona) in poche parole dice di ridurre il rimpianto, cioè la massima perdita di una scelta, in ipotesi di non conoscere la probabilità di un evento
nel nostro caso,
  • la scelta è semplice perchè è solo tra due alternative (Savage si può usare anche per molte alternative parallele)
  • nessuno sa come andranno i tassi nel futuro
  • il mercato ha una ipotesi, e quindi tasso fisso e tasso variabile sono in equilibrio, dato che il tasso fisso 'incorpora' la previsione attuale dei rialzi

a questo punto la scelta può essere ridotta a questo:
  • se prendo il tasso fisso a 20 anni pago il 1,35% ( + spread)
  • se prendo il variabile pago lo 0% (+spread)
  • meno dello 0% è impossibile
quindi la mia massima 'perdita' è pari al 1,35% per 20 anni su 60.000 : è l'ipotesi che il tasso variabile resti allo 0% per 20 anni (una follia, ma solo per capire)
scusa se non faccio i conti giusti adesso (sto per uscire) ma stiamo parlando circa di 600€ per 8 anni =circa 4800€
( 8 anni è la mia stima ad occhio per la 'duration', cioè il fatto che man mano il capitale si riduce perchè lo rimborsi, e quindi anche gli interessi si riducono: e i 4.800€ andrebbero attualizzati ... ma appunto scusa che sono di corsa )

4.800€ è quindi la tua 'massima perdita : dall'altra parte, non hai alcun rischio di rialzo dei tassi
la valutazione (soggettiva) la puoi fare facilemnete con i vari simulatori, ma ti consiglio di ipotizzare rialzi rapidi ( perchè storicamente lo sono sempre stati, basta vedere lo storico) e non prima di 3 anni SALVO CHE in ipotesi di rottura dell'€urozona, evento che ritengo improbabile ma non impossibile
e ricordiamo che gli interessi sono più alti nei primi 5 anni perchè poi il capitale viene progressivamente rimborsato


a mio parere è forse più interessante chiedere a chi ti offre il mutuo di esplicitare lo spread tra le due ipotesi:
a mio parere non è proprio lo stesso ;) e qualcosa puoi chiedere per renderli uguali

ciao e buona giornata :)
 

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