Programmazione Amibroker TS intraday semplice ed efficace

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Allora, la cosa più semplice quando si hanno dei dubbi è fare delle prove.

Cosa dice la teoria? La varianza di una serie C, differenza di due serie A e B scorrelate, è la somma delle varianze. Se le due serie sono correlate entra in gioco la covarianza, e qualora essa sia positiva la varianza di C diminuisce.

Come esempio ho preso lo SP 500 e il Dax dal 1990. La correlazione fra le due serie è positiva e significativa, > 0,5. In figura la dev.st in window mobile a 50 gg. Come si vede la dev. della differenza è in media intermedia fra le due, a volte minore della più piccola, a volte maggiore della più grande.

Quello che , a mio avviso, bisogna capire, è questo: se il titolo A e il Titolo B sono molto fortemente correlati, la varianza della differenza dei rendimenti è piccola. OK. Ma appena gli andamenti divergono (parliamo sempre di rendimenti), la correlazione diminuisce e la volatilità della serie differenza aumenta.
 

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Per completare le cose, è da tenere presente che due serie possono avere elevatissima correlazione nelle differenze prime (rendimenti) e andare una da una parte e l'l'altra dalla parte opposta.

Viceversa due serie quasi sovrapponibili possono avere bassa correlazione dei rendimenti.

:)
 
Allora, la cosa più semplice quando si hanno dei dubbi è fare delle prove.

Cosa dice la teoria? La varianza di una serie C, differenza di due serie A e B scorrelate, è la somma delle varianze. Se le due serie sono correlate entra in gioco la covarianza, e qualora essa sia positiva la varianza di C diminuisce.

Come esempio ho preso lo SP 500 e il Dax dal 1990. La correlazione fra le due serie è positiva e significativa, > 0,5. In figura la dev.st in window mobile a 50 gg. Come si vede la dev. della differenza è in media intermedia fra le due, a volte minore della più piccola, a volte maggiore della più grande.

Quello che , a mio avviso, bisogna capire, è questo: se il titolo A e il Titolo B sono molto fortemente correlati, la varianza della differenza dei rendimenti è piccola. OK. Ma appena gli andamenti divergono (parliamo sempre di rendimenti), la correlazione diminuisce e la volatilità della serie differenza aumenta.

Grazie, finalmente un contributo costruttivo. :bow:

Quel che ho notato sull'intraday su molti pairs ben correlati è che si formano dei "cluster" di delta rendimento piuttosto elevato pur rimanendo le due serie correlate.
E' da capire se questi cluster rientrano nella mean reversion o se, tanto per cambiare, non ci si può fare nulla.
L'aspetto interessante in un time frame da 5 min è che, ogni giorno, abbiamo a disposizione un centinaio di dati che NON sono un oversampling del dato giornaliero.
:)

Per completare le cose, è da tenere presente che due serie possono avere elevatissima correlazione nelle differenze prime (rendimenti) e andare una da una parte e l'l'altra dalla parte opposta.
Viceversa due serie quasi sovrapponibili possono avere bassa correlazione dei rendimenti.

Sì, certo. Direi che è proprio l'aspetto da sfruttare.

Un'altra valutazione è quella delle volatilità delle due serie. Posso vendere la volatilità delle due serie sottostanti (es. le opzioni) e comprarne la differenza?
 
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Grazie, finalmente un contributo costruttivo. :bow:

Quel che ho notato sull'intraday su molti pairs ben correlati è che si formano dei "cluster" di delta rendimento piuttosto elevato pur rimanendo le due serie correlate.
E' da capire se questi cluster rientrano nella mean reversion o se, tanto per cambiare, non ci si può fare nulla.
L'aspetto interessante in un time frame da 5 min è che, ogni giorno, abbiamo a disposizione un centinaio di dati che NON sono un oversampling del dato giornaliero.
:)



Sì, certo. Direi che è proprio l'aspetto da sfruttare.

Un'altra valutazione è quella delle volatilità delle due serie. Posso vendere la volatilità delle due serie sottostanti (es. le opzioni) e comprarne la differenza?

Mi spiegheresti meglio con un esempio?
Vuoi vendere vola e lo spread (la vola può esplodere e lo spread allargarsi contemporaneamente,anche per la stessa causa) o solo "arbitraggiare" la vola tra due serie?Il tutto più volte al giorno?
 
intuitivamente la volatilità della differenza dei rendimenti delle 2 serie dovrebbe avere una volatilità inferiore

Ma certo Reef che ha un senso, se scegli due sottostanti correlati la vola della differenza dei loro rendimenti sarà sempre minore della vola dei singoli sottostanti e sarà tanto piu minore quanto è piu forte la correlazione tra i due sottostanti.

Cosa dice la teoria? La varianza di una serie C, differenza di due serie A e B scorrelate, è la somma delle varianze. Se le due serie sono correlate entra in gioco la covarianza, e qualora essa sia positiva la varianza di C diminuisce.
Mi scusassero, signori, ma, senza rompersi la testa, la varianza di una posizione di portafoglio è

18cef8bf12e266c95293227c9c54b466.png


Basta osservare la formula per vedere come la covarianza impatta sulla varianza finale:
  1. la dev.st. non può essere negativa;
  2. se vado lungo di un titolo e corto dell'altro ho un peso positivo e uno negativo;
  3. la varianza della singola posizione non è influenzata dall'andare lunghi o corti (e ci mancherebbe!) perchè il peso è al quadrato;
  4. la varianza della posizione complessiva beneficia da correlazione positiva se si ha una posizione in spread, e questo perchè il prodotto tra un peso negativo e la correlazione positiva dà un risultato negativo che riduce la varianza di portafoglio.
E' tutto lì.
 
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Mi scusassero, signori, ma, senza rompersi la testa, la varianza di una posizione di portafoglio è

18cef8bf12e266c95293227c9c54b466.png


Basta osservare la formula per vedere come la covarianza impatta sulla varianza finale:
  1. la dev.st. non può essere negativa;
  2. se vado lungo di un titolo e corto dell'altro ho un peso positivo e uno negativo;
  3. la varianza della singola posizione non è influenzata dall'andare lunghi o corti (e ci mancherebbe!) perchè il peso è al quadrato;
  4. la varianza della posizione complessiva beneficia da correlazione positiva se si ha una posizione in spread, e questo perchè il prodotto tra un peso negativo e la correlazione positiva dà un risultato negativo che riduce la varianza di portafoglio.
E' tutto lì.

Ok, stiamo dicendo tutti la stessa banalissima cosa anche se Cren dimostra piu eleganza nel dirla. :D
 
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Mi spiegheresti meglio con un esempio?
Vuoi vendere vola e lo spread (la vola può esplodere e lo spread allargarsi contemporaneamente,anche per la stessa causa) o solo "arbitraggiare" la vola tra due serie?Il tutto più volte al giorno?

Voglio anzitutto capire se è possibile farlo e in che modo. L'andamento dello spread DAX-MIB è "curioso". Riporto sotto un bel grafico dell'apertura mercati di ieri, con "segnale di acquisto" (tollerate il termine...) molto ben posizionato il pomeriggio precedente.

[*]la varianza della posizione complessiva beneficia da correlazione positiva se si ha una posizione in spread, e questo perchè il prodotto tra un peso negativo e la correlazione positiva dà un risultato negativo che riduce la varianza di portafoglio.

Ok, stiamo dicendo tutti la stessa banalissima cosa anche se Cren dimostra piu eleganza nel dirla. :D

OK, quindi possiamo utilizzare l'informazione?
(l'oscillazione dello spread tra il pom del 27 e il massimo del 28 è 1,5%, mica briciole... ;) )
 

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OK, quindi possiamo utilizzare l'informazione?
«Utilizzare» questa informazione ovviamente è possibile, ma dobbiamo chiarire come e per che cosa.

Ovvero: se vuoi entrare in un pair poco volatile, sai che dovrai scegliere titoli sufficientemente correlati e calibrare con discreta frequenza i pesi per avere bassa varianza.

Detto (e fatto) questo, cosa te ne fai?

Perchè il problema è identificare la direzione futura dello spread, non tanto avere una serie poco mossa; e per identificare la direzione futura dello spread ti serve qualcosa che muova questo spread con un ritardo sufficientemente ampio da consentire ad un retail di farci qualcosa e che ovviamente lo muova in una direzione che tu conosci.

Hai queste cose?
 
«Utilizzare» questa informazione ovviamente è possibile, ma dobbiamo chiarire come e per che cosa.

Ovvero: se vuoi entrare in un pair poco volatile, sai che dovrai scegliere titoli sufficientemente correlati e calibrare con discreta frequenza i pesi per avere bassa varianza.

Detto (e fatto) questo, cosa te ne fai?

Perchè il problema è identificare la direzione futura dello spread, non tanto avere una serie poco mossa; e per identificare la direzione futura dello spread ti serve qualcosa che muova questo spread con un ritardo sufficientemente ampio da consentire ad un retail di farci qualcosa e che ovviamente lo muova in una direzione che tu conosci.

Hai queste cose?

Perfetto, grazie :bow:
Sull'intraday già il grafichino postato sopra mostrerebbe che c'è un segnale da estrarre, rispetto al rumore delle fluttuazioni dei singoli indici.

Del resto, potrei fare delle ipotesi un po' buttate lì (da forum).
1. Appena partono gli eurobond mi aspetto un ritracciamento dello spread Bund-Btp
2. Idem sui titoli bancari, tenuto conto del paese di appartenenza e del valore sistemico dell'emittente.
3. La locomotiva tedesca è destinata a correre ancora rispetto all'Italia.
4. Il CDS potrebbe essere considerato indicatore di direzionalità relativa di un titolo rispetto all'indice, verificato che il CDS si muove meno rapidamente del prezzo del sottostante.
 
Ho fatto un esperimento. Presi due titoli abbastanza correlati t1 e t2, su TF 5 min.
Poi lavoro esclusivamente sulla serie del delta rendimento r1 +/- r2.
Individuo due algoritmi, uno per l'entrata e uno per l'uscita, diversi tra loro ma identici in long e in short. Per testare il sistema lo faccio girare in sei differenti modi:
1. r1-r2 long
2. r1-r2 short
3. r1-r2 l+s
4. r2-r1 long
5. r2-r1 short
6. r2-r1 l+s
Sotto le equities negli ultimi giorni. Ovviamente ci sono parametri a rischio overfitting negli algoritmi di entrata e uscita (potrebbe essere altrimenti?)
Mancano costi e slippage, per cui è decisamente "ottimistico". Mi piace però l'andamento regolare...

In blu l'equity risultante dalla somma dello spread trading (arancio e verde i due componenti)

In allegato il primo dei sei

r1-r2 l+s
http://www.mypf.it/ami/bp-uc.png

r1-r2 long
http://www.mypf.it/ami/bp-uc-l.png

r1-r2 short
http://www.mypf.it/ami/bp-uc-s.png

r2-r1 l+s
http://www.mypf.it/ami/uc-bp.png

r2-r1 long
http://www.mypf.it/ami/uc-bp-l.png

r2-r1 short
http://www.mypf.it/ami/uc-bp-s.png
 

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