Obbligazioni valute high yield TURCHIA bond in usd e lira turca

...l'atteggiamento è di uno che sente la terra che gli brucia sotto i piedi.Credo che sia assolutamente consapevole dei danni che ha,e sta,creando alla economia del paese. Però fino ad ora ne è uscito.
Dal lato politico invece tanto di cappello.
 
Io penso che faranno crac. Fuga valutaria, controlli di capitali e caduta a picco pure delle obbligazioni denominate in valuta forte.
la Turchia è un paese particolare, quando ci passai, e i dati lo confermano, mi sembrò l'Italia del boom... tiravano su case ovunque, attività fervida.. e anche noi allora avevamo la stessa inflazione... la differenza è che oggi sei subito impallinato dalla speculazione. Certo gli azzardi di Erdogan, il puntare tutto sull'economia reale e su Allah, sono un rischio... ma infine fra meno di 2 anni ci sono le elezioni
 
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la Turchia è un paese particolare, quando ci passai, e i dati lo confermano, mi sembrò l'Italia del boom... tiravano su case ovunque, attività fervida.. e anche noi allora avevamo la stessa inflazione... la differenza è che oggi sei subito impallinato dalla speculazione. Certo gli azzardi di Erdogan, il puntare tutto sull'economia reale e su Allah, sono un rischio... ma infine fra meno di 2 anni ci sono le elezioni

Credo che tu sovrapponga l'Italia degli anni '70 e '80 con l'Italia del boom economico.
L'Italia del boom economico non ha mai conosciuto inflazione degna di questo nome, semmai deflazione. Pensa che un anno il Tesoro si dovette inventare il "carovita" all'incontrario, ossia riducendo i salari nominali.
Fino al crollo di Bretton Wood, infatti, la lira era convertibile in dollari al tasso fisso di lire 625 per dollaro, il quale a sua volta era convertibile in oro.
La lira, per farla breve, era aurea.
L'Italia non aveva, altresì, debito pubblico, se per questo intendiamo qualcosa che vada al di là del 50% del PIL.
L'Italia, per finire, aveva avanzi spaventosi di partite correnti, non come la baracca della Turchia attuale. Proprio per questa ragione, si poteva permettere di mantenere la lira aurea.
 
discorso complesso... volendo Erdogan è un iperkeynesiano in salsa musulmana... sì, sovrappongo i periodi, ma di fatto l’Italia delle seconde case e della milano da bere era più ricca di quella della lambretta e il frigorifero. Andreotti si inventò la politica del debito, ma di fatto non fece altro che applicare il principio su cui si basa tutta l’economia finanziaria attuale. Certo, il rischio del crac c’è... secondo la mappa Sace del default la Turchia sta sotto al Ghana...ma io sono stato in entrambi i paesi e non scommetterei un euro sul Ghana, mentre ho sempre avuto bei ritorni con la Turchia (in usd)... poi certo, come tutti mi baso su impressioni e dati filtrati. Il rischio maggiore secondo me è di ordine psicologico... che la politica di Erdogan, escluso che sia un pazzo come pensiamo eurocentricamente, non sia un cosciente esperimento, ma sia animata da ambizione, fanatismo e sordo sentimento di rivalsa verso l’Occidente, e perciò destinata a fallire. Ma in tal caso il popolo mollerà Erdogan, e l’Europa recupererà la Turchia... o almeno, mi pare lo sviluppo più probabile
 
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... non ha piu riserve da bruciare a sostegno della valuta. Adesso la situazione diversa. Ancora grazie gli concedono le linee per gli swap.
E di nuovo grazie che per qualche strana ragione non gli tagliano rating.....
 

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