Sostenuta dalla Cancelliera Angela Markel, la Bundesbank di Jens Weidmann e di nuovo all'attacco della Bce guidata da Mario Draghi. Non è compito della Banca centrale europea, ha detto il numero uno della Buba, «garantire la permanenza di un Paese nell'Eurozona a qualunque costo. Finanziando uno Stato in crisi si corre il rischio di creare una dipendenza come da una droga». Tutt' altro che preoccupata del clima che si sta creando a Francorte, Merkel conferma l'appoggio a Weidmann e si compiace per l'influenza nella Bce del banchiere che considera «scabrosa» l'idea di stabilire un tetto agli spread e per il quale finanziare i Paesi in crisi attraverso l'acquisto di bond equivale a somministrare droga a un tossicodipendente.
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