Mps, un rosso di 3,17 miliardi nel 2012
C’era grande attesa per i conti del 2012 della banca senese, travolta in questi mesi dallo scandalo derivati. Il gruppo ha chiuso il 2012 con un risultato netto negativo per 3,17 miliardi di euro
28/03/2013di Mauro Introzzi
C’era grande attesa per i conti del 2012 della banca senese, travolta in questi mesi dallo scandalo derivati che oltre a conseguenze nefaste dal punto di vista economico-finanziario, ha avuto anche risvolti decisamente tragici con il suicidio del responsabile della comunicazione David Rossi.
Il gruppo, che secondo quanto avevano già anticipato i suoi vertici, ha fatto una profonda pulizia di bilancio ha chiuso il 2012 con un risultato netto negativo per 3,17 miliardi di euro post svalutazioni avviamenti e intangibili. La perdita, nel 2011, era stata pari a 4,69 miliardi di euro.
Risalendo nel conto economico si nota la flessione del margine di intermediazione primario (peggiorato del 14,5% a 4,46 miliardi di euro) e quello del margine della gestione finanziaria e assicurativa (in calo del 6,2% a 4,99 miliardi di euro).
Le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti sono state pari a 2,67 miliardi di euro dagli 1,29 miliardi di fine 2011. Cosi, a fine 2012 la percentuale di copertura delle sofferenze è arrivata al 57,9%, in crescita di 250 punti base rispetto al 2011. Le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie sono state invece negative per 222,6 milioni, in crescita rispetto ai 153,4 milioni di euro di fine 2011.
Dal punti di vista patrimoniale è peggiorata la raccolta, sia indiretta che diretta e tutti gli indici di qualità del credito.
Per quanto riguarda la patrimonializzazione, invece, il Core Tier 1 proforma (ossia comprendendo il contributo dei Monti Bond) è arrivato all’11,3%.