Léon D.
Forumer attivo
Ciao Max,Di che spread parli Leon ?
effettivamente era un pò tardi e forse sono stato troppo sintetico non spiegandomi a sufficienza.
Tento di chiarirmi, ricapitolando il discorso.
Stavamo parlando del calcolo del fair value tramite l’impiego di due tassi: un primo tasso risk free e un secondo che tenesse conto del rischio di credito. Io dicevo che, non essendo il CDS un premio puro, il suo utilizzo in quest’ultimo ruolo potrebbe, in alcuni casi, portarci a sovrastimare il rischio di credito con la conseguente possibilità di determinare un fair value più basso del reale. A riprova di ciò menzionavo quale esempio il caso dei BTP (lunghi), per i quali il calcolo del fair value con l’impiego del CDS italiano unitamente agli appropriati tassi IRS, ci porta a FV largamente inferiori (8-10 punti) ai valori di mercato. Dicevo quindi che questa distorsione poteva essere corretta usando un CDS ridotto (in maniera da stimare il reale tasso tecnico), oppure cambiando del tutto il parametro adottato per misurare il credit-risk. Ad esempio, per il caso dei Btp di cui sopra, ipotizzavo l’impiego del famigerato spread Btp-Bund, nell’ipotesi, ovviamente semplificativa e non reale, di poter considerare il Bund risk-free.
È scontato che anche queste ipotesi non sono esenti da critiche, ma forse possono portarci verso valori più vicini alla realtà e poi … citando Carlo (Samantao): “La perfezione non esiste”.
Ciao!