Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

Salve, avete qualche suggerimento per un titolo in usd, corporate, sotto la parità, con un rendimento interessante, tasso fisso, non importa il taglio, un po' di più il rating. Grazie.
coorporate ma perpetual visto che posti qui ci sarebbe ad esempio:
a tasso variabile le AXA XS0184718764 intorno a 88
a tasso fisso le ING US4568375095 a 24
se vuoi corporate non finanziari la scelta diventa + difficile senza salire coi tagli
 
coorporate ma perpetual visto che posti qui ci sarebbe ad esempio:
a tasso variabile le AXA XS0184718764 intorno a 88
a tasso fisso le ING US4568375095 a 24
se vuoi corporate non finanziari la scelta diventa + difficile senza salire coi tagli
Ti ringrazio per il suggeriento, ma preferirei titoli non finanziari perché sarei già a posto, salire coi tagli non è un problema, il problema sarebbe scendere troppo col rating.
 
Se ti va, vorrei porti due quesiti:

1. Ti andrebbe di ipotizzare qualche scenario conseguente ai possibili risultati del bilancio 2013?

2. In linea di principio, ritieni che partendo dai conti della controllata italiana, sarebbe possibile ricavare qualche indizio in merito a cosa attendersi dalla casa madre?

Grazie


Ciao,
scusami se non ti ho risposto ieri, ma sono stato via quasi tutto il giorno.

Cerco di rispondere contemporaneamente ai tuoi quesiti.

Dopo aver brillantemente superato la fase più acuta della sua crisi, con l’intervento del “chirurgo Martel”, Groupama è impegnata a modificare il proprio posizionamento strategico e la propria cultura aziendale.
Questa seconda fase è, per sua natura, molto più complessa e a lento decorso della prima. Anche i risultati sono di lettura meno agevole, e, per certi versi, più controversa. Solo un esempio: chi segue Groupama sa anche delle notevoli tensioni sindacali sviluppatesi in questi mesi proprio perché il “vecchio” oppone la sua brava resistenza.. Una tale situazione si ripercuote negativamente sull’efficienza operativa nel breve termine, ma è una sorta di “crisi necessaria” che non dovrebbe preoccupare eccessivamente chi investe in Groupama. Ovviamente non vi è alcuna garanzia di un esito finale positivo.

La semestrale 2013 andava letta avendo questa premessa in mente, per interpretarne gli aspetti quantitativi salienti, quali:

* la flessione del fatturato, soprattutto L&H francese (per questo motivo e per via dell’elevata concentrazione “domestica” il dato italiano non avrà quindi grande significato)
*la contrazione dei margini operativi, a dispetto delle riduzioni di costo
*una diminuzione degli unrealized gains, addebitabili soprattutto alla “crisi del tapering” sofferta dagli OAT
*continuazione del processo di de-risking, che ha permesso, nel semestre successivo, di accumulare “realized gains”, dai quali non dovrebbero essere tratti ottimismi superficiali.

Quali risultati possiamo attenderci dal bilancio 2103? Come reagirà il mercato?

Nel mio piccolo, credo che Groupama presenterà un risultato “formalmente” incoraggiante per svariate ragioni. Questo sarà possibile per via dell’andamento positivo dell’azionario nel secondo semestre e per via della cessione, con relativo “realized gain” di partecipazioni importanti come SocGen ed Eiffage.
E questo potrebbe sostenere i corsi dei sub.
Però gli analisti più attenti guarderanno a parametri quali il combined ratio e il risultato operativo, in attesa di scavare più avanti nel bilancio completo (pubblicato in primavera) per capire se e come sta cambiando il cuore della società. A quella data sarà più chiaro il quadro legislativo francese (certificats mutualistes), così importante per prevedere con certezza come e quando Groupama aumenterà la propria capitalizzazione: questo passaggio avrà evidenti ripercussioni sulla data di richiamo dei sub.

In conclusione a mio avviso il mercato:

1)reagirà positivamente, anche solo a fronte di “risultato” e solvency ratio in crescita. Il secondo parametro si dà per scontato che lo sia, mentre il primo dipenderà esclusivamente dalla politica di ammortamento del goodwill.
Ancora più positiva sarà la reazione, se i dati operativi mostreranno un miglioramento nel secondo semestre.
Con la fame di rendimento che c’è, i sub dovrebbero avvicinarsi ulteriormente al livello di titoli “cugini”.
2)reagirà negativamente se dovessero apparire problematiche nuove oppure se il processo di riposizionamento strategico incontrasse difficoltà eccessive.
 
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