B.Marche: trattative serrate con Fondo di Tutela per salvataggio (MF)
MILANO (MF-DJ)--Dopo un fine settimana fitto di incontri e contatti, entra in una fase cruciale il salvataggio di B.Marche, con un'impostazione che tuttavia fa già discutere gli addetti ai lavori.
Nei prossimi giorni, si legge su MF, uno degli attori principali dell'operazione potrebbe uscire allo scoperto per definire l'architettura generale del progetto. Si tratta del Fondo interbancario di tutela dei depositi, il consorzio partecipato dalle banche italiane che garantisce una copertura massima fino a 100 mila euro per depositante.
Il veicolo (nel cui board siedono oggi alcuni tra i principali banchieri del Paese, da Victor Massiah a Pier Luigi Montani, da Piero Giarda a Samuele Sorato) dovrebbe sbrogliare l'intricata matassa del dossier Banca Marche.
L'istituto di Jesi commissariato lo scorso anno e guidato dal d.g. Luciano Goffi è alle prese con un processo di risanamento che dovrà passare attraverso un aumento di capitale da circa 500 milioni. Poiché l'individuazione del cavaliere bianco che sottoscrivesse larga parte della ricapitalizzazione procedeva a rilento, nelle scorse settimane si è quindi deciso di virare su un piano B. Quest'ultimo, secondo indiscrezioni, prevederebbe una bad bank con l'intervento del nuovo Fonspa targato Tages e Harvip e, per l'appunto, del Fondo interbancario.