Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

Nel primo trimestre 2020 il gruppo Unipol ha registrato un risultato netto consolidato pari a 134 milioni di euro, in flessione del 21,5% rispetto ai 171 milioni al primo trimestre 2019. La raccolta diretta assicurativa nel periodo in esame si è attestata a 3,1 miliardi di euro, con la raccolta diretta Danni che è scesa dell'1,5% a 2 miliardi e quella Vita si è attestata a 1,1 miliardi (-13,2%). Presentando i dati dei primi tre mesi dell'anno il gruppo assicurativo ha sottolineato che "il trimestre è stato caratterizzato dal forte impegno del Gruppo nel fronteggiare l’emergenza Covid-19".
Per quanto concerne l’indice di solvibilità di gruppo, al 31 marzo 2020 il rapporto tra fondi propri e capitale richiesto è pari a 155% rispetto al 187% del 31 dicembre 2019 "risentendo degli effetti della perdita di valore degli investimenti finanziari del gruppo".
Nel capitolo 'evoluzione prevedibile della gestione" Unipol scrive: "sulla base delle informazioni al momento disponibili e delle tendenze in atto nella gestione industriale, il gruppo mantiene inalterate le proprie potenzialità per il perseguimento degli obiettivi del piano strategico. Escludendo eventi di natura straordinaria, attualmente non prevedibili, e ulteriori effetti significativi sui mercati finanziari conseguenti alla crisi sanitaria ed economica, il risultato consolidato di gruppo per il corrente esercizio è atteso positivo".
 
Per chi ritiene utile avere una strategia nella gestione del proprio portafoglio, ecco come una banca USA, e non delle minori, ha deciso di affrontare questa difficile congiuntura.

PS: questo Presidente, William Denchmark, è un tipo molto interessante. Basta vedere come ragiona nell'intervista, di cui ho postato un frammento, sul Financial Times.

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Per chi ritiene utile avere una strategia nella gestione del proprio portafoglio, ecco come una banca USA, e non delle minori, ha deciso di affrontare questa difficile congiuntura.

PS: questo Presidente, William Denchmark, è un tipo molto interessante. Basta vedere come ragiona nell'intervista, di cui ho postato un frammento, sul Financial Times.

Vedi l'allegato 558220
anche noi siamo quasi tutti molto liquidi , a parte Russia che però è attento e veloce, per mio conto non per paura del virus ma per l'incertezza derivante dalle misure adottate per fronteggiare la crisi economica
 
Per chi ritiene utile avere una strategia nella gestione del proprio portafoglio, ecco come una banca USA, e non delle minori, ha deciso di affrontare questa difficile congiuntura.

PS: questo Presidente, William Denchmark, è un tipo molto interessante. Basta vedere come ragiona nell'intervista, di cui ho postato un frammento, sul Financial Times.

Vedi l'allegato 558220

Non mi sembra un approccio particolarmente innovativo: Non so cosa succede e quindi vendo tutto.
Secondo me questo è il modo migliore per perdere soldi.

Cento anni di mercato mostrano che la strategia migliore è restare sempre investiti o sul mercato o se si è in grado di fare analisi più approfondite, su aziende solide.
Cercare di fare market timing conduce tipicamente a risultati peggiori
 
anche noi siamo quasi tutti molto liquidi , a parte Russia che però è attento e veloce, per mio conto non per paura del virus ma per l'incertezza derivante dalle misure adottate per fronteggiare la crisi economica
Beh, non ridurrei la strategia di questo personaggio alla sola liquidità...

Mi sembra, e lo si capisce meglio nell'intervista completa, dica che:
1)di questa crisi nessuno ha mai capito nulla, pertanto: prudenza! limitare al massimo la vulnerabilità;
2)il peggio deve ancora venire;
3)le migliori occasioni devono ancora venire, ma sarà meglio coglierle quando il rischio connesso sarà meglio quantificabile;
4)assicurarsi di avere le munizioni quando queste occasioni emergeranno.

Una strategia non priva di alcuni rischi. Primo fra tutti: scoprire che hanno ragione gli affetti da FOMO...

PS: Russia, che non è più quello di una volta, è tutt'altro che illiquido nel suo portafoglio, anche se in leva...
 
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Non mi sembra un approccio particolarmente innovativo: Non so cosa succede e quindi vendo tutto.
Secondo me questo è il modo migliore per perdere soldi.

Cento anni di mercato mostrano che la strategia migliore è restare sempre investiti o sul mercato o se si è in grado di fare analisi più approfondite, su aziende solide.
Cercare di fare market timing conduce tipicamente a risultati peggiori

Il mondo è bello perchè è vario....:)
Non starò qui a citare quali altri personaggi di successo la stanno seguendo, e comunque nessuno può dire che funzionerà.
Così come non è detto che le strategie di successo di "cento anni", qualunque esse siano, funzionino anche quando arriva il coronavirus...

PS: e comunque nessuno dice o ha detto di vendere tutto, se leggi con attenzione,,,
 
anche noi siamo quasi tutti molto liquidi , a parte Russia che però è attento e veloce, per mio conto non per paura del virus ma per l'incertezza derivante dalle misure adottate per fronteggiare la crisi economica

per la verità io non sono affatto liquido
prima del coronavirus al 65%
ora al 26%
 
avete frainteso il mio messaggio, io concordo con quel banchiere e per molto liquido intendo dire intendo avere più liquidità della percentuale normale, soggettivamente parlando.
In tempi normali tendo ad essere investito quasi al 100% e non ricordo di essere mai stato al 50%, nemmeno adesso lo sono, ma calza per me mentre per un altro le percentuali possono cambiare ma non cambia il discorso.
Montebar ha ancora delle cartucce e se ha ridotto la liquidtà penso sia per valide occasioni, io ero un poco più liquido un mese fà ad esempio.
Ultimo acquisto la LT2 Novo Banco a 78 ieri.
 
Non mi sembra un approccio particolarmente innovativo: Non so cosa succede e quindi vendo tutto.
Secondo me questo è il modo migliore per perdere soldi.

Cento anni di mercato mostrano che la strategia migliore è restare sempre investiti o sul mercato o se si è in grado di fare analisi più approfondite, su aziende solide.
Cercare di fare market timing conduce tipicamente a risultati peggiori

Concordo sui rischi del market timing ma (anche dopo aver letto tutto l'articolo) qui l'atteggiamento è anche quello di una revisione generale della propria strategia a fronte di un momento di grande incertezza. Sta forse dicendo tra le righe che sbagliava prima, e questo somiglia all'atteggiamento con cui Buffett, non certo un trader, giustifica le sue vendite (ultima quella delle azioni dei vettori aerei qualche settimana fa).

Aggiungo che è chiaro dal resto dell'articolo che la mossa serve ad avere liquidità per preparare l'acquisto di un'altra banca, che presume di poter acquistare bene nella futura recessione. Anche qui timing, ma basata sull'andamento economico del proprio settore di attività, non della direzione del mercato. Cosa poco frequente, i commenti dei lettori sono in generale positivi.

PS da altro articolo vedo che la banca aveva in carico le azioni dal 1995 ... non male come operazione
 
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