MILANO (MF-DJ)--Unicredit ha chiuso il primo semestre riportando un utile netto in crescita del 40,2% su base congiunturale a 1,9 miliardi di euro 2,2 mld al netto degli effetti della cessione di Bank Pekao). Nel secondo trimestre, il risultato sale invece del 4,2% t/t e del 3% a/a a 0,945 mld.
Tutte le divisioni hanno registrato una performance positiva a livello operativo, spiega l'istituto in una nota. Le maggiori contribuzioni nel trimestre sono arrivate da Cee (utile 0,495 mld), Cib (0,398 mld) e Commercial Banking Italy (0,328 mld).
Nel semestre, i ricavi sono sceso del 2,5% rispetto a fine 2016 con il margine d'interesse che la banca definisce "in lieve calo" e commissioni sostenute da "vendite rilevanti". I costi operativi, nel periodo, hanno visto una contrazione del 3,6% a 5,7 miliardi, con un rapporto costi/ricavi migliorato al 56,6% dal 59,8% registrato nell'analogo periodo dello scorso anno. Inoltre, il margine di interesse è sceso a 5,2 mld (-1,6% rispetto a fine 2016). Il Rote si è attestato all'8,7% nel semestre (8,2% 2* trim). Escludendo gli effetti generali dalla cessione di Bank Pekao e Pioneer, il Rote del 2* trim si è invece attestato al 9,5%. Le rettifiche sui crediti diminuiscono del 24,9% s/s a 1,2 miliardi.
Per quanto riguarda il secondo trimestre, i ricavi sono cresciuti dello 0,4% t/t a 4,9 miliardi di euro, valore che corrisponde tuttavia a un calo tendenziale del 7,8%. Le commissioni sono pari a 1,5 miliardi, livello che consente all'istituto di essere "in linea per raggiungere i target del 2019". Le commissioni hanno raggiunto quota 1,5 mld (+1,8% t/t, +7,6% a/a), grazie a maggiori commissioni di investimento e ai servizi transazionali e bancari in rialzo. I costi operativi sono diminuiti a 2,9 miliardi, valore che corrisponde a una flessione dell'1% rispetto al primo trimestre e del 4,2% calcolato sull'analogo periodo dello scorso esercizio. Il margine di interesse si è attestato a 2,7 mld (+3,4% t/t, -0,7% a/a), mentre i crediti verso la clientela hanno raggiunto i 420,7 mld (+0,3% t/t, -1,8% a/a) e la raccolta della clientela ha totalizzato 394,9 mld (+0,8% t/t, +3,8% a/a).
La raccolta gestita ha raggiunto 207,2 mld, in crescita sia t/t (+3,9 mld) sia a/a (+17,7 mld). L'amministrata è invece invariata a/a ma registra un calo di 8,7 mld t/t a 204,2 miliardi, pe via di "un significativo deflusso con margine ridotto legato a un grande cliente".
Le rettifiche sui crediti si attestano a 564 milioni di euro e mostrano miglioramenti a due cifre sia a livello congiunturale (-15,8%) sia tendenziale (-36,1%). Le esposizioni deteriorate lorde si sono ridotte a 53 miliardi nel 2* trimestre (-30% a/a circa).
Sul fronte degli indicatori patrimoniali, Unicredit ha registrato nel secondo trimestre un Cet1 ratio fully al 12,8% (+72 pb e +84 pb dalle cessioni di Pekao e Pioneer; quest'ultima verrà conteggiata nel 3* trim 17) e un leverage ratio al 5,09%.
Nel secondo trimestre, infine, è proseguito il programma di riduzione delle filiali con la chiusura di 464 sportelli da dicembre 2015, ossia il 49% delle 9.447 in chiusura programmata, target al 2019. La chiusura
di ulteriori 186 filiali è pianificata entro fine 2017, in anticipo rispetto al piano nell'Europa occidentale; in Italia sono state realizzate 90 chiusure in luglio.
com/ofb
tra l altro mi piace come stanno procedendo con i forti tagli di filiali e personale che libererà, in prospettiva ulteriore utile nei conti della banca 