Rottweiler
Forumer storico
ROMA (Reuters) - Le parole pronunciate ieri dal presidente della Bce, Mario Draghi, sono "gravi" perché possono creare problemi alle banche italiane.
Lo dice il presidente leghista della commissione Bilancio di Montecitorio, Claudio Borghi, intervenendo su la7.
"Conferenze stampa come quelle di ieri segnalano che sembra quasi che si voglia creare confusione sui mercati. L'unico rimasto a evocare l'uscita dell'Italia dall'euro qua mi pare che sia Draghi", ha detto Borghi.
Ieri Draghi ha avvertito che i rendimenti in rialzo, riducendo il valore dei Btp, possono erodere il capitale delle banche italiane.
"Il fatto di dire che ci sono problemi sulle banche o cose di questo tipo detto dalla Banca Centrale è piuttosto grave. Se ci sono dei problemi sulle banche -– tenete presente che la sorveglianza spetta a loro –- ci si attiva per risolverli. Semplicemente, evocare genericamente dei problemi sulle banche può essere un modo per farli arrivare, perché contribuisce a far preoccupare per niente la gente".
"Mi viene il sospetto che in questo momento si stia cercando abbastanza disperatamente da parte di un certo ambiente europeo di creare il problema, cioé di mettere pressione in modo tale da ottenere non si sa che cosa".
Borghi ribadisce che "il debito europeo ha un problema di gestione dovuto alla mancanza di un prestatore di ultima istanza".
Dopo Moody's, stasera arriverà il giudizio di Standard and Poor's sull'Italia e il deputato della Lega si aspetta che sia "moderato".
Che ci sia un evidente tentativo di andare allo scontro è ormai palese. Basta leggere le colossali sciocchezze che vengono sostenute, non mi interessa se per un cinico calcolo politico o se per pura ignoranza. La curva e i bar, intanto, applaudono. Cresce lo spread, chi se ne frega! Il popolo è felice, ce lo dicono i sondaggi.
Prima era che mancava la macchinetta per stampare soldi, ora hanno finalmente capito che quella macchinetta non esiste più, che dal 1800 si sono scoperti altri sistemi (un po' più efficienti) per fare circolare la liquidità nel sistema.
E allora il problema è diventato il "prestatore di ultima istanza", stravolgendo completamente la questione. Vi immaginate che cosa potrebbe succedere se il governo potesse chiedere a Banca d'Italia di finanziare qualsiasi deficit?
Ma il popolo vuole il sangue e allora si procede al linciaggio di Draghi (forse l'unico italiano che ha fatto qualche cosa di concreto in Europa per migliorare la situazione) e al completo capovolgimento della storia. Fra il tripudio dei bar e delle curve. E il povero Andreatta si rivolta nella tomba. Se leggesse le montagne di cavolate che si trovano in rete sull'argomento...
Detto questo, in flagrante , concordo con chi pensa che sarebbe meglio limitare la discussione agli aspetti operativi piuttosto che indulgere in discussioni che purtroppo nulla aggiungono alla conoscenza dei (veri) problemi. Tutto il resto sono chiacchiere da bar, per l'appunto, e personalmente non ho intenzione di parteciparvi in futuro.
Già Borghi che attacca Draghi mi sembra uno sproposito. Per non parlare di Di Maio (cosa avrà imparato di finanza facendo lo steward al S. Paolo?) che dà lezioni a Draghi :
Di Maio: "Draghi dovrebbe sapere che spread non è legato alla Manovra"
Quanto deve essere smisurato l'ego di due microorganismi che pretendono di insegnare all'aquila come si vola?
Caro Negus: le curve i bar e le curve hanno tutti i diritti di votare, e il loro voto pesa. Questo mi rende veramente pessimista sul futuro che ci attende. Come investitore, e, ancor più, come Italiano.
Temo che una strada saggia, non importa se a destra o a sinistra, lontano da questi insensati gli Italiani la indicheranno solo dopo aver pagato un prezzo elevato...