Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

Ciao nik, sono tante le variabili da tenere d'occhio...

A me ha un po' fatto impressione l'effetto 'stampede'...

La liquidità è un fattore cruciale di questi tempi, decisamente sottovalutato.

Ad esempio:

Trading European Debt Amid Virus Turmoil Depends on Who You Know
Yahoo fait désormais partie de Verizon Media

P.S. Chiedo ai moderatori di modificare il titolo di questa discussione in: 'Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sui... "sophisticated bank bonds"'. :rotfl:
 
Ultima modifica:
Ho letto che in passato le aree meno colpite da una pesante epidemia, ad esempio perchè hanno saputo attuare una migliore prevenzione, sono anche state quelle capaci di riattivare più rapidamente l'attività economica.

E una considerazione abbastanza scontata, ma è utile tenerla presente.
 
Ho letto che in passato le aree meno colpite da una pesante epidemia, ad esempio perchè hanno saputo attuare una migliore prevenzione, sono anche state quelle capaci di riattivare più rapidamente l'attività economica.

come dimostra l'indagine compiuta a vo euganeo su tutta la popolazione, tenere tutti ai domiciliari e fermare tutta l'attività é scelta perniciosa
non aiuta a limitare i contagi, anzi forse li aumenta, e ammazza l'economia creando disoccupazione a largo spettro.
incomprensibile
 
Ciao Negus, capisco bene che queste misure, per se (quindi con tutto il resto invariato), non peggiorano la probabilita' di pagamento cedole subordinate (T1, At1 ecc)?



A proposito di cedole e dividendi… e più in generale dell'impatto sugli istituti finanziari:

1) questo è un report di quattro giorni fa
La ECB ha annunciato venerdì una serie di misure prudenziali - aggiuntive rispetto a quelle presentate lo scorso 13 marzo - che introducono maggiore flessibilità nel trattamento dei nuovi NPL e sospendono temporaneamente alcune regole.
- flessibilità nella classificazione dei nuovi UTP quando le banche attivano garanzie pubbliche previste specificamente da iniziative per combattere il Covid-19. E’ ragionevole immaginare che l’esposizione alle imprese nei confronti delle quali è attivata la garanzia pubblica vengano mantenute nello status di performing e/o forborne performing, con accantonamenti ridotti (5% vs 45% per UTP standard)
- trattamento di favore sui nuovi NPE coperti da garanzia pubblica nella definizione dello stock di accantonamenti, indicazione che sembra prevedere la sospensione del calendar provisioning (100% coverage in 3 / 9 anni per le posizioni unsecured / secured originate da aprile 2019)
- flessibilità nella definizione delle strategie di riduzione dello stock di NPE (target ‘informale’ del 5% al 2022-23)
- l’autorizzazione a sospendere tutte gli aggiornamenti che introducono prociclicalità sul capitale (EBA guidelines et al) e sugli economics (IFRS9).
In base ai nostri calcoli, la sospensione temporanea del calendar provisioning equivale a sterilizzare 51 bps di assorbimenti patrimoniali al 2022 (di cui 10bps nel 2020) mente il rinvio delle EBA guidelines dovrebbe permettere di evitare diluzioni cumulate di CET1 pari a 76bps al 2022 (di cui 31bps nel 2020).
In totale quindi le nuove iniziative annunciate consentono di sterilizzare 127bps di riduzioni di CET1 che equivalgono ad un risparmio patrimoniale di 13bn e permettono di fare fronte ad un aumento del default rate medio al 2.6% (34bn di nuovi NPE).
Sommando queste misure a quelle annunciate la settimana scorsa (temporaneo utilizzo del CCB), la ECB ha concesso flessibilità su circa 47bn di capitale consentendo di assorbire temporaneamente, cioè senza ricorrere ad aumenti di capitale, un aumento mostruoso in termini di flusso di nuovi NPE (117bn rispetto ad uno stock 2020 di 102bn): è come se le banche potessero assorbire il raddoppio dello stock di NPE rispetto al dato di fine 2019.

2) questo invece è di ieri
La federazione bancaria europea, in una lettera riservata ai 3,500 istituti aderenti, avrebbe auspicato l’adozione di un approccio condiviso sulle politiche di dividendo per il 2021.
In Italia sostanzialmente tutte le banche prevedono, per il 2021, un dividendo per azione in crescita rispetto al 2020.
Secondo noi è molto difficile raggiungere un accordo preciso in tema di dividend policy viste le notevoli differenze company specific che caratterizzano le varie banche (ie capitale, redditività, profilo di rischio): allo stesso modo, ci sembra improbabile un intervento diretto dei regolatori che ponga limitazioni alla distribuzione dei dividendi.
Non è invece escluso che il regolatore adotti un approccio più rigido sui piani di buyback, che devono essere sottoposti e approvati dalla ECB (ad oggi MB e UCG prevedono di adottare piani di buyback come parte della dividend policy).
La decisine sulla distribuzione di dividendi resta quindi, in ultima istanza, in capo al management delle singole banche.

La lettera dell'EBF alla BCE:
EBF letter to ECB/SSM in context of actions to fight Covid-19 pandemic - EBF

3) questa invece è una Reuters di due ore e mezzo fa
Banche, comitato Basilea rinvia nuove regole su capitale per crisi coronavirus
LONDRA, 27 marzo (Reuters) - Il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria concederà più tempo alle banche, alle prese con l'emergenza del coronavirus, per implementare le regole sul capitale che devono essere ancora attuate.
Il 'Ghos' (Group of Governors and Heads of Supervision), l'organismo che guida il comitato di Basilea, ha annunciato oggi che diverse prescrizioni regolamentari, tra cui quella relativa ai requisiti di trasparenza informativa (il cosiddetto Terzo pilastro), saranno rinviate di un anno.
"È importante che le banche e le autorità di vigilanza siano in grado di impegnare tutte le loro risorse per rispondere all'impatto del Covid-19", ha dichiarato François Villeroy de Galhau, presidente del GHOS e Governatore della Banca di Francia.
"Le misure approvate oggi dal GHOS puntano a dare priorità a questi obiettivi e siamo pronti ad agire ulteriormente, se necessario", ha aggiunto.

Mia personalissima opinione: non è affatto un caso se nelle discussioni che parlano di questo delicato tema si parli di dividendi (riferiti ovviamente alle azioni) e non di cedole o di pagamenti su strumenti "additional tier 1". Mentre ritengo assai probabile che parecchie banche ridurranno o cancelleranno i dividendi annunciati anche solo poche settimane fa (l'ideale sarebbe che lo facessero in modo coordinato, come auspicato dalla associazione di categoria, per evitare di gettare lo stigma sui nomi più chiacchierati), credo che i regolatori difficilmente andranno oltre la "moral suasion" (per quanto vigorosa, dato il contesto).

Che poi possano estendere un eventuale divieto alle cedole sugli strumenti additional tier 1 (o nel settore assicurativo ai restricted tier 1) mi sembra fantascienza.

Nei giorni scorsi, tuttavia, i mercati hanno mostrato di scontare una probabilità molto alta di cancellazione delle cedole, fino a prezzare, nei casi degli emittenti più discussi (tanto per non fare nomi, DB e Santander), anche parecchi anni di skippaggio. (Delle eventuali mancate call non parlo nemmeno, stante l'elevato livello delle cedole post call).

Credo che questa preoccupazione sia del tutto esagerata, pur non sottovalutando il fatto che alcune banche hanno dei margini di capitale e MDA oggettivamente risicati (già ora, figuriamoci in prospettiva), anche perché dubito che in una situazione così difficile si voglia dare al mercato un ulteriore segnale così allarmante, trattandosi in fondo di pochi basis points di capitale (solo Intesa per quest'anno ha deliberato un dividendo di oltre 3 miliardi, contro 290 milioni di cedole sugli AT1).

Poi, certo, se la curva dei contagi si impenna, se restiamo chiusi per un anno, se gli NPL esplodono, se le aziende falliscono, se l'Italia e l'Europa chiudono… le cedole saranno l'ultimo dei problemi.

 
Ciao, a quali emittenti ti riferisci? Si potrebbe stilare una lista di nomi - tipo Allianz, Generali etc.
Ringrazio Cat e Rotweiler per gli interventi alla mia domanda, nel mentre andrebbe valutato se il rapporto risk/reward sia conveniente o meno alla luce dei prezzi di molti bond subordinati assicurativi
scesi a livelli che non si vedevano da tanto tempo. Per chi volesse diversificare anche da rischio italia, bond di emittenti europei anche IG mi sembrano valutabili.
Il fattore tempo ....sulla durata di questo lockdown complessivo ovviamente sarà cruciale.
 
in tema Solvency Margin e di distribuzione dei dividendi, leggo che Eiopa effettuerà in via straordinaria su base settimanale una sorta di verifica per i gruppi assicurativi.
Ho verificato poi in alcuni documenti quale sia l'orientamento di singole società circa la distribuzione di dividendi....ad esempio Aegon
upload_2020-3-29_19-27-29.png
 
comunque una cosa è sicura da questa crisi se ne uscirà con maggiore debito pubblico, e questo vale per tutti gli stati.

Problema è che italia parte gia con un fardello precedente pesante. Ora tra recessione e spese aggiuntive a fine anno il debt gdp italiano dove andrà a finire?

Il 2019 si è chiuso a 134,8%

il 2020 ?


faccio notare che a fine 2008 era 106,1%. e a fine 2009. 116,58%. un balzo di oltre 10 punti.


In questa crisi ci si troverà con un forte calo del pil (tante ricerche parlano di oltre -10%), la spesa pubblica in aumento (come è giusto che sia) ma aumentano comunque, e le entrate tributarie in calo.

Anche a voler essere conservati le possibilità di trovarsi con un balzo del debito maggiore del 20% è probabile. Andando a superare il 150%

Serve quindi assoluta certezza che la ecb continuerà a comprare in quantità il debito italiano e possibilmente avere delle linee di credito europee a tasso 0 se non anche negativo a lunghissima scadenza.

Il primo punto forse è stato raggiunto, ora rimane il secondo. A mio avviso è indifferente il nome che verrà dato allo strumento, la cosa importante è che ci sia, penso che un accordo alla fine verrà raggiunto e tutto sommato anche se magari non piace a qualcuno, avere delle condizionalità per Italia sarebbe meglio visto come spendono i soldi...

In un momento come questo la prima cosa dovrebbe essere dare garanzie alle società come fatto in Germania e Francia, cosi che quando mercato riparte il pil perso lo si recuperi, mentre invece mi pare che si punti a dare contentini a destra e sinistra lasciando comunque tutti scontenti.

Felice di avere un dibattito sul tema e in particolare la crescita del debito italiano e degli altri periferici che purtroppo sarà forte.

Il mio timore non è tanto quello dell'aumento del debito, dovuto a fattori "simmetrici" (come ricordava Macron), visto che (parole di Draghi) il suo servizio non peserebbe più di tanto sui bilanci statali.
Il mio timore è prima di tutto sulla capacità dei leaders europei di mostrarsi solidali, e sulle conseguenti ricadute politiche nell'opinione pubblica.
Saranno importanti le prossime (poche) settimane. Se la risposta sarà buona, supereremo anche questa crisi. Altrimenti...

:titanic::titanic::titanic::titanic::titanic::titanic::titanic:
 
Ciao Negus, capisco bene che queste misure, per se (quindi con tutto il resto invariato), non peggiorano la probabilita' di pagamento cedole subordinate (T1, At1 ecc)?

Di per se no. Anche se poi cosa faranno concretamente i singoli emittenti lo vedremo nei prossimi mesi.

I regolatori fanno sapere che saranno meno fiscali nel valutare i requisiti di capitale, ma certo non vorranno che questa "flessibilità" venga utilizzata per remunerare gli azionisti o i bonus dei dirigenti.

Il pagamento delle cedole, invece, può essere soppresso (talvolta deve) per assorbire perdite tali da mettere in discussione il going concern dell'emittente. Non vedo motivo per cui una banca o un'assicurazione dovrebbe decidere una cosa simile (né tantomeno perché dovrebbe impoglierlo il regolatore) a meno che non si trovasse in condizioni oggettivamente tali da prefigurare un possibile fallimento.
 
Veramente efficienti e ben organizzati i ns amici teutonici , provate a dare un’occhio alla percentuale di mortalità in Germania rispetto al resto del mondo , presumo che anche il resto della mitica razza ariana avrà più o meno la stessa percentuale , probabilmente il bavarese che c’è l’ha consegnato il virus qui in Lombardia era un eccezione,


(Ultimi dati OMS. Fonte: Health Emergency Dashboard, 28 Marzo, ore 18)

Globale
  • 575.444 casi confermati nel mondo dall'inizio dell'epidemia
  • 26.654 morti
  • 201 Paesi o regioni
Cina
  • 82.230 casi confermati clinicamente e in laboratorio
  • 3.301 morti
Altri Paesi
  • 493.214 casi
  • 23.353 morti
Europa

(Ultimi dati OMS, inclusa Italia, fonte Dashboard Who European Region, 28 marzo, ore 10)

  • 324.761 casi confermati
  • 18.743 morti
Primi cinque Paesi per trasmissione locale in Europa

  • Italia 86.498 casi, 9.136 morti *
  • Spagna 64.059 casi, 4.858 morti
  • Germania 48.582 casi, 325 morti
  • Francia 32.964 casi, 1.995 morti
  • Svizzera 12.104 casi, 197 morti
  • (Regno Unito 14.543 casi, 759 morti)
*Fonte: Dipartimento Protezione Civile

America
(Ultimi dati OMS. Fonte: Health Emergency Dashboard, 28 Marzo, ore 18)

  • Stati Uniti 85.228 casi, 1.243 morti
  • Canada 4.018 casi, 39 morti
  • Messico 589 casi, 8 morti
Link e mappe
 
Dai almeno questo giro vedremo in concreto come funziona in dettaglio questa BRRD. Vedremo anche come funzionano i dettagli delle singole clausole dei bond AT1.

Così almeno i tax payers risparmiano soldi per le mascherine.
 

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