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“Ridateci la sovranità monetaria Non c’è speranza con l’euro” Dopo Annozero, parla la Salvador

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“Ridateci la sovranità monetaria Non c’è speranza con l’euro” Dopo Annozero, parla la Salvador


20:29 | Pubblicato da admin | http://www.blogger.com/email-post.g?blogID=940154310737607589&postID=144279206300345282

Nella famosa puntata di Servizio Pubblico andata in onda qualche settimana fa, quando l’ospite principale era l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha fatto un ottimo intervento, che sta avendo un notevole successo sul web, Francesca Salvador. La sig.ra Salvador è una commerciante veneta, di Vittorio Veneto, che in questo periodo si occupa di volontariato, creando convegni e conferenze, in particolare per l’associazione Salusbellatrix di cui è presidente. Recentemente si è candidata alle prossime elezioni nelle liste del Partito Azione Sviluppo.
Il suo intervento da Santoro sta riscuotendo notevole successo perché la sig.ra Salvador ha parlato apertamente, cosa senza precedenti in prima serata, di signoraggio bancario, di ritorno alla sovranità monetaria e dei stretti legami tra il governo Monti, i poteri finanziari e i gruppi d’influenza poco trasparenti come l’Aspen, il Bilderberg e la Trilaterale, di come l’ingresso e la permanenza dell’Euro siano un errore e di come l’uscita dalla “zona euro” sia l’unica via di salvezza per il nostro Paese. Per questi motivi abbiamo deciso d’intervistarla per capire più a fondo le sue convinzioni politico-economiche.
Sig.ra Salvador, le tesi espresse da Lei durante la puntata di Servizio Pubblico sono molto forti, possiamo chiederle dove si è documentata per sostenerle?
Mi sono avvicinata ai temi economici molto tardi, prima ero più interessata ai temi medici e salutari, intorno al 2004/2005, ho letto qualcosa di Auriti, Marco della Luna, Keynes, fino ad arrivare da ultimo a Paolo Barnard, la positive money e tutte queste altre teorie tra cui ovviamente il signoraggio.
Spesso queste stesse tesi sono marchiate soprattutto dai media mainstream come tesi populistiche o addirittura complottiste, come mai secondo Lei?


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Il Montepaschi e le presuntissime mazzette ai politici

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mondialismo finanziario di rapina ha sguinzagliato il suo Ordine Giudiziario ?
Era nell’aria. Cacciata dalla Libia e dall’Iran, l’Eni, con la controllata Saipem, conservava i piedi dentro all’Algeria. Il mercato del gas è per noi strategico e non potevamo certo esserne messi fuori. Oggi noi non abbiamo più alcuna sovranità energetica da quando la nostra più grossa centrale termoelettrica quella di Porto Tolle è stata chiusa con la allucinante motivazione di ridotta convenienza. Come se la sicurezza di una nazione si possa misurare con il parametro della convenienza.
La realtà è che siamo depredati dalla finanza anglosassone e incaprettati dalla Francia, una nazione nuovamente ostile e guerrafondaia con mire egemoniche, guidata da un filoisraeliano che detiene la maggior parte del nostro debito pubblico e dalla quale compriamo l’energia.

E’ una questione strategica di sopravvivenza nazionale anche lo stoccaggio di gas algerino in Emilia, nei giacimenti di metano dismessi. Questo stoccaggio aveva la funzione di renderci autonomi energeticamente per almeno sei mesi in caso di emergenza, ma, ahimè siamo stati come abbiamo visto dolosamente o magicamente terremotati e poi i soliti poteri giudiziari italiani hanno decretato che lo stoccaggio nei giacimenti dismessi non s’ha da fare! Risultato: oggi per far chiudere l’Azienda Italia basta abassare un interrutore su un elettrodotto e tac per magia diventiamo una folla immensa di disoccupati e di accattoni.
Poi per un altro miracolo è arrivato un tornado proprio giusto giusto sull’Ilva di Taranto, la più grande azienda siderurgica italiane ed europea, che i soliti noti del solito Potere Giudiziario non erano ancora riusciti a far chiudere con mpotivazioni di carattere salutistico amboientale e cosa incredibile lo stabilimento è stato in parte fatto saltar o è magicamente saltato per aria da solo, proprio come successo con le Torri gemelle del WTC e la terza torre di cui nessuno parla, come Fukushima… Accidenti che coincidenze, e che sfiga vero!?
Bene adesso siamo proprio conciati male, senza energia, senza industra siderurgica, imbrigliati dalla libera mafia del commercio cinese. Ci rimane solo la soddisfazione di andare a puttane nei casini della mafia albanese o nei locali di lap dance dei rumeni, o nei barazzi zeppi di slot machine gestiti dai cinesi che hanno il monopolio dell’intrattenimento degli italiani che non si sollazzano più o solo su You Porn la multinazionale del sesso a pagamento o giù di lì. Milano e Roma detengono il record mondiale delle masturbazioni on line! http://www.pivari.com/video/litalia-al-top-per-lutilizzo-di-internet-youporn-23230/
Mentre i polli di Renzo della politica italiana starnazzano nel pollaio contendendosi le briciole del banchetto dei nostri dominanti (i voti) le volpi UE ed Usraeliane ci stanno divorando vivi. La stupidità ride grassa fra le unte frittelle di carnevale di tanti utili idioti di sinistra, centro e destra, compreso un numero enorme di blogger con il puzzo al naso, che non hanno capito un ca… di nulla. Non hanno capito che solo di una cosa abbiamo bisogno ovvero del Partito Unito d’Italia che difenda i diritti di libertà e sovranità di una nazione ormai allo sbando contro gli avvoltoi atlantici.
Ma poveri illusi non ci ricordiamo più di avere uno Stato senza nemmeno una banca che possa agire finanziariamente e a sostegno della nostra patria. ( Si può ancora dire patria senza essere nazista o antisemita?)
Germania e Francia se la ridono, loro le banche di Stato ce l’hanno e quante ne hanno! Mentre da noi il perfido Draghi e tutti gli uomini di Goldman Sachs con il contributo in primis del traditore guerrafondaio D’Alema e del flaccido Prodi sono riusciti a vendere i nostri Istituti bancari di eccellenza. Sono riusciti a distruggere la nostra sovranità economica e quindi la nostra libertà.
Fingiamo di non ricordarci che tutti i traffici finanziari e bancari, tutte le movimentazioni su titoli di borsa, tutti i telefoni sono controllati dagli Angli. Echelon ascolta poi tutti anche con il grande orecchio. Non ci rendiamo conto che tutte le politiche economiche intraprese dagli Usa e dallUe sono contro l’Italia. Non ci rendiamo conto che solo parlare di nazione o sovranità veniamo accusati di essere fascisti nazionalisti? Berlusconi ha osato dire che Mussolini ha fatto anche qualcosa di buono ed è diventato un antisemita! C’è un esposto a Roma nei suoi confronti in seguito a questa frase. Una frase che si sente in ogni Bar Sport d’Italia. Allora proporrei un campo di concentramento per tutti gli esseri pensanti, con un muro alto 5 metri lungo 700 Km, proprio come a Gaza.
Mentre la Finocchiaro con l’aiuto di Furio Colombo obrobriosamente invoca il delitto di libertà di pensiero. Un branco di criminali dell’informazione si è appropriato dei media italiani a partire dall’Ansa che foraggia di notizie tutti i giornali e dalla Rai, della quale invito i lettori a leggerne la provenienza del presidente!
La verità ci sarà negata per sempre. Emergeranno solo le informazioni che alimenteranno la logica perfida di un sistema che ci vuole servi, divisi e dominati. Fin dentro alle nostre case, negli ospedali di morte certa, nelle scuole dove si uccidono i cervelli, dentro alle nostre famiglie, nelle comunità paesane, fra generazioni, razze, categorie professionali, appartenenze geografiche. Questa è la dimensione allucinante di questa squallida guerra economica, facciamocene una ragione.
Il sangue e le grida che si levano terrifiche dalla Siria antica dignitosa e colta, dal Medio Oriente devastato ed occupato, dalla martoriata Africa, non ci toccano. Checcefrega a noi noi c’abbiamo Ingroia che vuole fare una rivoluzione con gli “americani” di sinistra e monti che ha la sua pubblicita infestante su you tube pagata da chi? Cavolo ma quanti soldi gli ha dato l’Uomo d’oro?
Lo sterminio di quei popoli che hanno costruito la civiltà dell’uomo non ci interessa, siamo presi dalle nostre miserie La giustizia deve imperare e ad un fotografo, Corona, che ha venduto delle foto non autorizzate siano dati 8 anni di carcere. Agli assassini ed ai bombardatori di popoli diamo medaglie. Tutto accade nel silenzio terrifico di istituzioni come la chiesa o il nostro povero capo dello Stato che soffia sul fuoco della guerra ed ignora il dolore e la morte .
Poveri noi, obesi, conflittuati, smarriti, indaffarati, ignoranti, disinformati, venduti, gabbati, obnubilati, disperati. Povera Italia.
Se non si leverà alta una voce comune di protesta che raggruppi tutti i patrioti italiani in un soolo schieramento contro i globalisti miserevoli che ci hanno azzannato allora sarà per noi la fine e la sofferenza sarà grande.
Condividiamo il messagggio e poi via dalle tastiere torniamo in strada e uniamoci nelle piazze per far conoscere a tutti la verità
Qualcuno disse che chi cerca la verità cerca Dio e qualcun altro ha ribadito che la verità è sempre rivoluzionaria. Bene, allora sosteniamola questa Verità!
Lino Bottaro
Qui un articolo di tempo fa di ETLEBORO che con grande anticipo sui giornalacci di regime aveva pubblicato la notizia di Saipem e altro.
Gasdotto del Baltico-Adriatico: Qatar conferma interesse. Saipem nell’occhio del ciclone


Fonte: http://etleboro.blogspot.it/
Zagabria – Mentre la Croazia ha appena annunciato il progetto del terminale GNL sull’isola Krk, del valore di circa 600 milioni di euro, aspettando la risposta dal Qatar, se sarà solo un fornitore o un investitore, i lavori sulla costruzione del terminale per il gas liquefatto naturale in Polonia sono già in stato avanzato. Come è stato annunciato, questo terminale ha la stessa capacità di quello previsto in Croazia, e dovrà essere messo in funzione nel 2014. I funzionari degli Operatori del sistema di trasmissione del gas croato e polacco, le società Plinacro e Gaz System, nel mese di settembre hanno firmato una dichiarazione che mostra l’intenzione di stabilire un corridoio di trasporto del gas tra il Baltico e l’Adriatico, quindi il collegamento del terminale GNL polacco e il futuro terminale GNL sull’isola di Krk. Il terminal GNL di Swinoujscie è il primo progetto infrastrutturale nell’Europa centrale e orientale, al quale cerca di far parte anche la Croazia.Il Presidente del Consiglio di amministrazione della società Polskie GNL, Rafal Wardzinski, ha informato che appoggiano il progetto per la costruzione del terminal Adria GNL, per il quale si auspica che contribuisca alla sicurezza energetica europea. “Crediamo che c’è ancora spazio per i nuovi terminali GNL nel mercato europeo”, ha affermato Wardzinski. Con la costruzione di detto terminale, la Polonia diventa un nuovo attore nel mercato globale GNL, mentre il Qatar garantirà le forniture al terminal, sulle quali conta anche la Croazia. L’accordo sulla fornitura del gas dal Qatar in Polonia è stato concordato dalla società polacca PGNiG (Polish Oil and Gas Company) e dalla Qatargas, per un ventennio, cioè dal 2014 al 2034.

Progetto di matrice italiana

Il terminal sarà realizzato da un consorzio multinazionale, guidato dalla italiana Saipem (Gruppo ENI) e composto anche da Techint, Snamprogetti Canada, e le polacche PBG e PBG Export. Il consorzio si è aggiudicato la gara nel 2008 per costruire il primo terminale di rigassificazione in Polonia con un contratto da 720 milioni di euro, assegnato dalla Polskie LNG. Il terminal offshore avrà una capacità iniziale di 5 miliardi di metri cubi di gas l’anno, un terzo della domanda nazionale polacca, che potrà salire fino a 7,5 miliardi di euro. L’avvio dell’impianto è previsto per il giugno del 2014. La Polonia al momento consuma 14 miliardi di metri cubi di gas, in maggioranza proveniente dalla Russia. Nell’aggiudicarsi la gara internazionale le aziende italiane hanno superato le offerte di Daewoo Engineering e di Construction di Daewoo International, mentre la società di ingegneria canadese specializzata in tecnologia LNG, la SNC-Lavalin, è stata scelto per effettuare il piano di ingegneria e progettazione (FEED), preferito alla Suez-Tractebel.

La crisi e le rassicurazioni di Saipem
Stando alle ultime notizie fatte trapelare dai media locali, la costruzione è in ritardo di alcuni mesi a causa delle difficoltà finanziarie che stanno affrontando i contractor del progetto tra cui proprio l’italiana Saipem insieme alla polacca PBG SA, la quale a giugno ha chiesto e ottenuto dal tribunale la protezione dalle richieste di bancarotta. Saipem è oggi oggetto di un controverso scandalo, che la vedono indagata presso la procura di Milano presunti reati di corruzione relativi ad alcuni contratti stipulati in Algeria. Al riguardo Saipem ritiene che la propria attività sia stata svolta nel rispetto delle leggi applicabili, delle procedure interne, del codice etico e del modello 231 e offre massima collaborazione alla Procura di Milano.

Delegazione del Qatar ad aprile in Croazia
Ai canali diplomatici il Qatar ha inviato una lettera con la quale conferma il suo interesse per il progetto GNL. Il neo eletto Ministro dell’Economia, Ivan Vrdoljak, ha rifiutato di commentare le informazioni, secondo le quali gli sceicchi del Qatar hanno presentato i progetti di accordo sulla cooperazione economica, nonché un promemoria del terminale GNL sulla Krk. La delegazione del Qatar sarà in visita in Croazia nell’aprile dell’anno prossimo. Secondo notizie informali, oltre al terminale GNL, il Qatar è interessato anche ad altri sei progetti, nel settore dell’energia, dell’agricoltura e dell’industria.

Pubblicato da Etleboro a 00:12
 
QUELLO CHE STA PER SUCCEDERE E PERCHE'


Dopo un 2012 turbolento, il nuovo anno è iniziato in un clima economico di relativa tranquillità. Gli spread sono bassi e la crisi sembra concedere una tregua. Ma cosa ci aspetta nel prossimo futuro? Le difficoltà sono davvero superate o sono destinate a riproporsi? Poiché esistono due opposte chiavi di lettura della crisi, per rispondere a queste domande è necessario capire quale sia la più convincente. Vediamole:

Chiave di lettura 1: Crisi dei debiti sovrani.
Secondo questa chiave di lettura, alcuni Paesi europei hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità. Hanno aumentato il loro debito pubblico senza migliorare la competitività, rischiando il default. L'aumento degli spread indica che i mercati sono restii ad investire in titoli di Paesi spendaccioni e già molto indebitati.
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Pubblicato daAlba kan.a14:550 commenti
Etichette:Banche,Crisi Finanziaria,Debito Pubblico,Economia,Unione Europea




L'ISLANDA BATTE L'U€: NON DOVRA' RISARCIRE LE BANCHE STRANIERE!


La piccola isola tra i ghiacci ha vinto oggi una importante battaglia legale nei confronti dell’Unione Europea in materia di compensazioni per le perdite causate agli investitori stranieri a causa de fallimento di alcune banche islandesi avvenuto cinque anni fa. Il Tribunale dell’EFTA (Associazione Europea del Libero Commercio, alla quale aderiscono oltre ai paesi dell’UE anche Islanda, Liechtenstein e Norvegia), con sede a Lussemburgo, ha stabilito oggi che il governo dell’Islanda non ha violato la legislazione europea quando ha deciso di non risarcire gli investitori straneri della banca on-line Icesave, dipendente da una delle principali entità finanziarie fallite nel 2008.
Di Marco Santopadre
Contropiano

Nella sentenza l’Efta spiega che l’Islanda non ha contravvenuto le normative europee vigenti al momento dei fatti quando decise di non risarcire gli azionisti stranieri, decisione tra l’altro avallata da un referendum appositamente convocato, attraverso il quale la maggioranza dei cittadini del paese valutarono di non investire denaro pubblico per ripianare i debiti con le banche private fallite. Il Tribunale dell’Efta ha anche stabilito che il governo islandese non ha compiuto un atto discriminatorio decidendo invece di risarcire gli azionisti del paese.
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Pubblicato daAlba kan.a10:480 commenti
Etichette:Banche,Islanda,Unione Europea




28 gennaio 2013

IL PRESIDENTE DELL' ISLANDA A DAVOS: « LASCIATE CHE LE BANCHE FALLISCANO! »



Il Presidente dell'Islanda Olafur Ragnar Grimsson ha detto al giornalista di Al Jazeera Stephen Cole che l'Europa dovrebbe lasciare che le banche gestite in modo irresponsabile vadano in bancarotta.
Parlando a Davos in occasione dell'appuntamento annuale del World Economic Forum (Forum dell?Economia Mondiale) , Grimsson ha anche citato il suo paese come modello di ripresa economica da quando è avvenuto il suo colalsso eonomico 4 anni fa.
"Non abbiamo seguito le ortodossie tradizionali e prevalenti. E il risultato finale 4 anni dopo, è che l'Islanda sta godendosi recupero e progresso"
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Leggi anche:
Il FMI ammette: l’Islanda aveva ragione e noi avevamo torto
L'ISLANDA SOSPENDE I NEGOZIATI CON L' U€
ISLANDA: NO Euro, NO Europa!

Pubblicato daAlba kan.a11:210 commenti
Etichette:Banche,Crisi Finanziaria,Debito Pubblico,Islanda,Unione Europea




ARGENTINA E ITALIA: Confronto di fronte all’aggressione degli avvoltoi internazionali


Quando torno periodicamente in Italia per le vacanze estive di gennaio, amici e conoscenti puntualmente mi chiedono: “ma lì come va?” La mia risposta di solito è circostanziale: “tutto sommato, potrebbe andare peggio, visto quello che questo paese ha passato negli ultimi 45 anni e poi, bisogna analizzare anche la tendenza presente e futura, non solo la storia recente. Ne riparliamo tra 10 anni…”. Una risposta più articolata, invece, potrebbe seguire il filo delle riflessioni che qui tento di svolgere.
Di Marco Nieli - Alba Informazione

Poiché gli Italiani non sembrano rendersi ancora sufficientemente conto della trappola per topi nella quale stanno per cacciarsi [con l'indebitamento con l'FMI, il Fiscal Compact firmato con l'UE e le politiche di austerità "espansiva" (sic?)], l’esempio argentino può davvero essere prezioso.
Ancora oggi, questo paese paga le conseguenze disastrose di una politica di indebitamento selvaggio con gli organismi finanziari internazionali (iniziata all’epoca della Dittatura Militare del ’76-’83), della quale politica si sono beneficiate soprattutto le corporations nazionali e internazionali, la rendita finanziaria e gli strati alti della classe media. Il proletariato industriale, i vecchi e nuovi poveri delle villas-miseria e la stessa classe media urbana (per non parlare delle popolazioni mestizas e native del nord) hanno subito unicamente le conseguenze negative di questa politica di tagli alla spesa sociale, demolizione dello Stato sociale dell’epoca menemista e privatizzazioni indiscriminate.
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Pubblicato daAlba kan.a10:390 commenti
Etichette:ALBA,Argentina,Banca Mondiale,Banche,Debito Pubblico,FMI,Italia,ONU,Privatizzazione,Sovranità,Unione Europea






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di Gianni Lannes

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/02/dittatura-extra-europea.html
Altro che elezioni. Si perde tempo con Bersani, Vendola, Berlusconi, Monti & Grillo e compagnia bella. Centro, destra & sinistra: il risultato non cambia, perché sono marionette nella mani di un sistema di potere implacabile.

«Le nazioni dell’Europa dovrebbero essere guidate verso il superstato senza che i loro popoli sappiano cosa sta accadendo. Ciò si può ottenere tramite passi successivi, ognuno mascherato da uno scopo economico, ma che porterà alla fine e irreversibilmente alla federazione» parola di Jean Monnet, padre fondatore dell’Unione Europea.

Il Trattato di Lisbona è un crimine contro l’umanità: tra l’altro, ha reintrodotto la pena di morte. Noto anche come Trattato di riforma, firmato per l’Italia da Romano Prodi e Massimo D’Alema il 13 dicembre 2007 (entrato in vigore il primo dicembre 2009), ha apportato ampie modifiche al Trattato sull’Unione europea e al Trattato che istituisce la Comunità europea, ribattezzato Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Rispetto al precedente Trattato, quello di Amsterdam, esso abolisce i “pilastri” della Democrazia Popolare, provvede a togliere la sovranità del Popolo di tutti gli Stati membri e dà potere assoluto a banchieri ladri, criminali ed assassini. Capitolo finale: Eurogendfor, sotto il diretto controllo della NATO.

Mediante il “Trattato di Lisbona” le carte costituzionali dei Paesi europei sono state annullate, compresa la Costituzione repubblicana promulgata nel 1948.
Di conseguenza: venuta meno la norma fondamentale su cui si reggeva la Repubblica italiana, c’è stato un golpe silenzioso, senza spargimenti di sangue ben prima che andasse in onda la farsa del governo di Mario Monti (già al soldo di banche e potentati segreti anglo-americani). Provate a chiedere lumi a qualche costituzionalista italico semplicemente distratto. Il comico Benigni che interpreta la Costituzione a modo suo, ci fa o ci è? Chi l’ha assoldato per recitare un copione adulterato?


In Italia, a causa delle elezioni politiche anticipate e della volontà di alcuni gruppi parlamentari di non procedere alla ratifica a camere sciolte, nonostante un appello informale in questo senso fosse stato fatto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il disegno di legge presentato dal Governo Prodi II non fu votato. Il nuovo Governo Berlusconi IV ha dovuto quindi ripresentare un disegno di legge per procedere alla ratifica. Tale disegno di legge è stato in seguito approvato definitivamente dal Parlamento il 31 luglio 2008, promulgato dal presidente della Repubblica il 2 agosto 2008 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – Serie Generale n. 185 dell’8 agosto 2008 (Supplemento Ordinario n. 188).

Anche nel Belpaese si è levata qualche autorevole ma sparuta voce di critica. L’ex ministro e insigne giurista Giuseppe Guarino, ordinario di diritto amministrativo all’Università di Roma, ha diffidato dal ratificare il trattato così com’è, perché esso codificherebbe un sistema di “governo di un organo” o “organocrazia”. Il professor Guarino ha esposto la sua critica in una conferenza pubblica a Firenze il 19 maggio 2008, alla presenza di costituzionalisti, esperti e amministratori. Il trattato viola almeno due articoli della Costituzione italiana, l’Articolo 1 (“La sovranità appartiene al popolo”) e l’Articolo 11 (L’Italia “consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie”). Riguardo a quest’ultimo, le condizioni di parità sono violate dal fatto che paesi come la Gran Bretagna e la Danimarca, membri del trattato, sono esonerati dalla partecipazione all’Euro. Così essi possono, ad esempio, fissare il tasso d’interesse in modo vantaggioso per loro ma svantaggioso per gli altri firmatari del trattato.
Inoltre, osserva Guarino, il Trattato di Lisbona aumenta sensibilmente i poteri della Commissione Europea. Ad esempio, nel caso della procedura di infrazione del Patto di Stabilità, stabilita dall’Art. 104, la Commissione finora aveva solo il potere di notificare l’avvenuta infrazione al Consiglio dei Ministri dell’EU, che poi decideva se avviare la procedura o meno. Nella nuova versione, sono stati introdotti tre piccoli cambiamenti che spostano quei poteri in seno alla Commissione. Non sarebbe saggio approvare il trattato, riproponendosi di cambiare in seguito le sue parti sbagliate, ha osservato il professor Guarino. Ciò sarebbe di fatto impossibile, dato che occorre l’unanimità.

Un altro eminente costituzionalista tedesco, il professor Schachtschneider, ha sviluppato una lezione dal titolo “La legittimazione della pena di morte e dell’omicidio” in cui sostiene che il Trattato di Lisbona nel suo continuo sostenere una cosa e rimandare ad altra contraria attraverso il richiamo alle “Spiegazioni della Carta dei Diritti Fondamentali” legittima la pena di morte e l’omicidio “per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o un’insurrezione” e “per atti commessi in tempo di guerra o in caso di pericolo imminente di guerra”.

L’Unione Europea è stata fondata su menzogne e inganni ai più alti livelli del governo. Questa scia di inganni è continuata sin dall’inizio e si è momentaneamente fermata giovedì 13 dicembre 2007 a Lisbona, Portogallo, dove i maggiordomi degli Stati membri di questo blocco commerciale hanno firmato il Trattato di Riforma dell’Unione Europea.
Esso sostituisce la Costituzione UE respinta nel 2005 sia dalla Francia che dall’Olanda. Angela Merkel, il cancelliere tedesco, e l’ex presidente francese Giscard D`Estaing sono tre i tanti ministri europei che hanno confermato che il Trattato non è altro che la Costituzione sotto un altro nome. Le uniche differenze sarebbero l’abbandono dal nuovo documento di quegli articoli relativi alla bandiera, all’inno e al motto dell’Europa unita. Eppure solo due giorni prima dell’evento storico a Lisbona 16 Stati membri sono usciti allo scoperto e hanno chiesto un emendamento del trattato e il reinserimento di quei tre articoli, trasformando perciò il trattato nell’originale costituzione. Essi vogliono anche imporre la moneta unica a tutti quegli Stati membri che ancora mantengono le loro monete nazionali e suggeriscono che una Giornata Europea diventi una vacanza celebrativa.

Il leader dello United Kingdom Independence Party, Nigel Farage ha detto: “Il totale inganno che viene imposto è alla fine pienamente visibile. I tentativi patetici di affermare che questa non era la Costituzione sono stati spazzati via. Ritornano la bandiera, l’inno e il motto. Significa che quello che era il 96% dell’originale Costituzione è ora il 100%. Non sentiremo più parlare del Trattato di Riforma. Questa è la Costituzione UE respinta che torna in tutta la sua magnificenza“.

Il primo ministro danese Anders Fogh Rasmussen ha deciso contro qualunque referendum sul trattato, lasciando la sua ratifica al Parlamento danese. Egli ha detto ai giornalisti che il trattato era una “cosa buona per la Danimarca”. La Danimarca aveva pianificato un referendum sulla Costituzione nel 2005, ma in seguito ai voti negativi di Francia e Olanda il voto era stato annullato. Il ministro della giustizia danese ha concluso che il trattato non minaccia la sovranità danese. Rasmussen avrebbe detto: “Quando si perde sovranità è necessario un referendum, ma quando non si perde alcuna sovranità sarà il Parlamento a ratificare il testo”. Ha anche confermato i piani di tenere un altro referendum sulla moneta unica, l’euro, e sull’opportunità di porre termine alle ‘rinunce’ relative a difesa, giustizia e affari interni, decise a Maastricht. Per la cronaca: lo stesso Rasmussen è stato nominato segretario generale della Nato il 4 aprile 2009, due giorni prima della strage (309 morti ufficialmente, anche se in realtà sono 360) provocata in Abruzzo da un terremoto artificiale del Patto Atlantico, sotto l’egida USA.
Bene, consideriamo le implicazioni; se uno Stato nazione sovrano non controlla più la sua economia, difesa, sistema di giustizia e politica interna, può essere davvero ancora chiamato uno Stato nazione sovrano?

L’elite finanziaria e politica d’Europa ha lavorato per questo momento sin dalla fine della seconda guerra mondiale. In ogni Stato membro le personalità possono differire, ma la retorica è sempre la stessa: ‘Nessuna perdita di sovranità, è buono per la gente, è buono per l’economia eccetera eccetera’.

Qual è la differenza tra questo documento e l’originale Costituzione? L’avvocato tedesco Klaus Heeger, ricercatore e consulente legale del gruppo Democratico Indipendente del Parlamento europeo ha tracciato le seguenti conclusioni a riguardo dei due documenti.
Secondo la sua analisi «la Costituzione garantiva alla UE 105 nuove competenze. Anche il trattato garantisce 105 nuove aree di competenza. Rimangono fuori i simboli UE (bandiera, inno e motto) ma entra il cambiamento climatico. Le rimanenti 104 aree rimangono le stesse: si tratta della Costituzione UE sotto un altro nome».

Il Trattato è il documento UE più segreto e più velocemente redatto ad oggi. L’opposizione e la comprensione sul fatto che la UE sia un nascente Stato di Polizia stanno crescendo e loro, i cospiratori, sanno che la velocità è vitale. Tony Blair (affiliato al Club Bilderberg) lo sottoscrisse nel giugno 2007 come sua finale pugnalata nella schiena della Gran Bretagna. I ministri degli esteri si dichiararono d’accordo sui suoi termini nel settembre 2007 e, 2 mesi dopo, il 13 dicembre, i rappresentanti di ciascun Stato membro firmarono il documento, e ora, tutto ciò che rimane è la ratifica e il fatto sarà compiuto.

I nostri Parlamenti nazionale sono diventati superflui dal momento che tutto il potere residuo è stato trasferito a Bruxelles. Significa la fine formale di tutte quelle storiche nazioni europee che sono stati membri della UE. Le ambasciate nazionali nel mondo sono ora sotto il controllo dei burocrati UE. Le vecchie regioni e province saranno unite e combinate in ‘Regioni Amministrative UE’. L’amalgamazione delle Kommunes danesi è un esempio preventivo di ciò, insieme con i Parlamenti ‘delegati’ di Scozia e Galles, che verranno presto raggiunti dallo sradicamento dell’Inghilterra e la creazione di simili assemblee regionali in tali luoghi.

La UE ha ottenuto proprietà di polizia, esercito, armi nucleari, riserve monetarie e del petrolio del Mare del Nord come spiegato nel documento del trattato. Gli appartenenti alla nostra polizia e alle forze armate dovranno prestare giuramento di lealtà alla UE. Se si rifiuteranno verranno licenziati. La UE ha il completo controllo di tutte le questioni militari, equipaggiamenti e stabilimenti.

I partiti politici saranno aboliti, aggiornati o riallineati. Saranno consentiti solo partiti pan-europei. Partiti indipendentisti saranno di fatto fuorilegge dal momento che, in base alla sentenza del 1999 della Corte Europea di Giustizia (caso 274/99), è illegale la critica alla UE. Persino prima del voto irlandese, le notizie da Bruxelles indicano che sono già a buon punto piani per eliminare ogni gruppo euroscettico all’interno del Parlamento europeo. La UE ha il diritto legale di chiudere Parlamenti nazionali e assemblee, nonché dis ciolgiere governi..
Molta gente rimarrà disoccupata dal momento che diventerà universale il diritto UE di ‘riaddestrare’ qualcuno a proprie spese ad un nuovo lavoro (comprendente l’acquisto di un certificato che conferma tale riaddestramento). Centinaia di migliaia di piccoli negozi saranno costretti a chiudere a causa di un infinito numero di impraticabili e ingestibili regole UE.

Circa 107 mila leggi europee criminalizzeranno molti, dal momento che aderire a questa enorme quantità di legislazione è impossibile. Saremo sottoposti a frequenti multe e persino all’arresto come risultato della nostra inevitabile ignoranza. Considerate i seguenti esempi: dal gennaio 2006 è diventato illegale riparare le proprie tubature domestiche, apparecchi elettrici o persino la propria macchina. Se comprate una barca lunga più di 6 piedi costruita dopo il 1999 dovrete pagare l’equivalente di 4000 sterline o passare sei mesi in prigione. Mentre lo Stato di polizia UE flette sempre più i suoi muscoli ognuno di noi vivrà nella paura e sotto la minaccia di arresto o processo per ognuna di una miriade di infrazioni, anche quelle minori.
Alle grandi aziende naturalmente le cose andranno bene, perché utilizzeranno una massiccia immigrazione dall’interno e dall’esterno della UE, pagando salari minimi agli immigrati a spese delle popolazioni indigene, forzando verso il basso i salari. Inoltre queste aziende avranno praticamente un monopolio sull’impiego, insieme al governo, e saranno capaci di dettare condizioni sui termini di impiego senza paura di un contraddittorio.

I maggiori impieghi governativi e l’inevitabile corruzione che accompagneranno questo monopolio creeranno una nuova divisione di classe che assicurerà che i ricchi e i loro compagni di viaggio diventeranno più ricchi, mentre la maggioranza della popolazione declinerà verso la povertà. Le tasse aumenteranno per pagare la massiccia crescita della burocrazia.
Non vi sarà correzione degli errori tramite canali democratici locali, perché non ci sarà più alcuna democrazia locale. O, per quel che conta, alcuna democrazia in assoluto. I Governi Amministrativi Regionali UE non saranno eletti (guardate il piano di regionalizzazione della UE sul sito ufficiale). Il nostro solo voto sarà per l’impotente Parlamento europeo. Saremo governati dei membri non eletti della Commissione Europea che non hanno, a nessun livello, alcuna responsabilità verso la gente.
Se faremo dimostrazioni o proteste potremo essere catturati e spostati verso un’altra regione europea. Il mandato di arresto europeo e una varia legislazione introdotta in tutt’Europa dall’11 settembre danno alle autorità potere assoluto su di noi. L’uccisione degli innocenti Philip Prout e Jean de Menezes è completamente legale in base alla legge europea. L’intimidazione e le crescenti invettive anti islamiche in tutt’Europa ricordano il trattamento degli ebrei nella Germania precedente la guerra. Uno Stato Europeo Federale diventerà un posto molto spiacevole in cui vivere.
Dopo la federazione, nel corso dei 15 anni, l’Europa potrebbe crollare sotto il peso della sua stessa burocrazia e corruzione. Ci sarà così poca produzione che nessuna tassazione sarà capace di supportare il macchinario governativo vasto, inetto, corrotto e inefficiente. Molti saranno ridotti alla povertà o sulla soglia della morte per fame. La completa mancanza di qualunque bilanciamento e controllo, lascerà aperta la porta a qualunque possibile dittatura.
L’Unione Europea, mostruosa come è, non è niente più che una pietra miliare verso un governo mondiale. Quanti leader politici e giornalisti in Europa sono membri di organizzazioni segrete come il Bilderberger, la Trilateral Commission, il Club Of Rome e il Royal Institute For International Affairs.

Viviamo in un’età in cui la gente sembra avere abdicato in favore del governo a tutte le responsabilità riguardanti le proprie vite. Ciò è successo sin dalla fine della seconda guerra mondiale, ma il processo è significativamente accelerato dagli anni ’80. Questa ‘irresponsabilità sociale’ ci ha portato a Lisbona il 13 dicembre 2007, dove i nostri cosiddetti leader hanno firmato per cedere i nostri antichi diritti e libertà in nome del loro ‘grande piano’. Se rimaniamo seduti senza far nulla il resto delle nostre vite diventerà un incubo per nostra stessa responsabilità, perché, in fin dei conti, saremo noi ad avere messo i nostri diritti e le nostre libertà nelle mani dei lupi.
Se, poi, teniamo in considerazione che dei 27 Paesi dell’Unione Europea, 22 fanno anche parte della NATO, si constata un intreccio di identificazione della nuova alleanza militare con la NATO.


La Repubblica (31 luglio 2008) – «Trattato di Lisbona, l’Italia ratifica la Camera approva all’unanimità Berlusconi, presente in aula, soddisfatto per il consenso generale Frattini: “Speriamo entri in vigore prima delle elezioni europee” Trattato di Lisbona, l’Italia ratifica la Camera approva all’unanimità
ROMA – L’Italia ha ratificato il trattato di Lisbona. Un lungo applauso bipartisan ha accompagnato il sì della Camera che, come il Senato, ha approvato all’unanimità il trattato. L’unica eccezione arriva dai banchi della Lega Nord: i deputati del Carroccio al momento della proclamazione sono rimasti seduti in silenzio. Un atteggiamento che ha provocato la reazione di Emanuele Fiano (Pd) che si è alzato in piedi per urlare contro i leghisti.
Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, “l’approvazione unanime è l’espressione di una bella pagina dell’antica tradizione parlamentare del nostro Paese che è co-fondatore dell’unione europea”. Il premier Silvio Berlusconi, presente in aula, in una nota esprime “grande soddisfazione per il voto all’unanimità”. Il presidente del Consiglio ha sottolineato “il contributo dell’Italia al rilancio dell’Europa che sta attraversando una fase di difficoltà. L’auspicio – prosegue – è che il voto di oggi possa servire anche agli altri paesi che ancora devono completare l’iter parlamentare”. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, parla di “bell’esempio che l’Italia dà al resto d’Europa”. Per il titolare della Farnesina “il trattato è uno strumento non una soluzione. Con la sua approvazione – prosegue – togliamo l’alibi a chi non vuol fare camminare in avanti l’Europa”. Frattini ha poi auspicato che “il trattato entri in vigore prima delle elezioni europee del prossimo anno”.

La speranza che tutti i paesi ratifichino il trattato prima delle elezioni europee è condivisa anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha espresso tutta la sua soddisfazione per il voto di oggi: “L’approvazione unanime della legge di ratifica del trattato di Lisbona rappresenta un titolo d’onore per il parlamento italiano e un fattore di rinnovato prestigio per il ruolo europeo del nostro paese”.
Più critico il giudizio della Lega Nord che ha approvato il trattato votando sì con riserva. Per il capogruppo alla Camera, Roberto Cota, “abbiamo toccato il punto più basso dell’Europa dei burocrati, oggi dobbiamo dare la spinta per una Europa diversa”».
Cosa c’è sotto? Leggete attentamente e lo scoprirete:

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Irlanda: il governo liquida la banca ma non i debiti


A pesare sulle spalle del popolo irlandese sono i prestiti onerosi e i conti pubblici dissestati che devono ancora essere ripagati. E nonostante una lenta ripresa economica, i disoccupati devono recarsi all'estero per trovare lavoro











di Andrea Perrone
La troika dell'usura internazionale (Commissione Ue-Bce-Fmi) ha terminato la sua missione di monitoraggio sull'applicazione del programma di azzeramento dei conti pubblici con misure di austerità e recessione, e riforme strutturali finalizzate a ulteriori privatizzazioni e misure iperliberiste da applicare all'economia irlandese e ai danni degli strati sociali meno abbienti. Da quanto si apprende dal gruppo di tecnocrati della troika Dublino sarebbe avviata a rispettare gli obiettivi di finanza pubblica che – secondo i Signori del danaro – la porteranno alla correzione del deficit pubblico nel 2015 entro il 3% del Pil. Nel frattempo i giovani disoccupati però devono recarsi all'estero nella speranza di trovare un lavoro che in patria non esiste più, mentre cresce la schiera dei senza lavoro che ha raggiunto la cifra record del 15 per cento. Ma i banchieri e i tecnocrati di Bruxelles esultano perché le misure lacrime e sangue hanno dato i loro frutti: l'importante è risolvere i conti del debito pubblico piuttosto che dare uno stipendio ad un disoccupato. Tanto più che le loro decisioni sono servite a far pagare la crisi al popolo irlandese mettendo in ginocchio gli strati meno abbienti del Paese. Dai dati raccolti dalla troika risultano migliorate anche le condizioni di accesso al mercato dei capitali, con i rendimenti dei titoli di Stato a 8 anni sotto il 4,50% mentre le recenti emissioni di titoli di Stato hanno attratto gli investitori. La conclusione di questo monitoraggio deciso dal team di tecnocrati renderà disponibili le tranche di prestito da 1 miliardo di euro da parte del Fondo monetario internazionale, di 1,6 miliardi da parte dei Fondi salva Stati europei, e di mezzo miliardo sotto forma di prestiti bilaterali. Il programma di onerosi prestiti assegnati all'Irlanda vale complessivamente 67,5 miliardi di euro, di cui 45 miliardi dall'Ue e 22,5 dal Fondo monetario internazionale. Il governo irlandese ha comunque approvato la legge che consente la liquidazione dell'Anglo Irish Bank, l'istituto finanziario nazionalizzato nel 2009. Gli asset della banca saranno trasferiti a Naama, una banca creata appositamente da Dublino per affrontare la crisi e far convergere lì i titoli tossici. La Bce si è subito preoccupata che la ristrutturazione del debito dell'Irlanda possa portare altri Paesi dell'Eurozona a cercare modi simi...
 
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Il Venezuela svaluta il Bolivares del 46% nottetempo


Zero Hedge – Venezuela Launches First Nuke In Currency Wars, Devalues Currency By 46%

Submitted by Tyler Durden on 02/08/2013
Mentre il resto del mondo sviluppato si rivolta un po' qua e la sollecitando gentilmente ai propri banchieri centrali di distruggere le proprie valute mettendo in campo nomignoli buffi vari come per esempio quello che va per la maggiore, "quantitative easing", ecco che t'arriva il Venezuela a mostrare alle banana republic del mondo sviluppato come si fa a buttare un'atomica nella lotta corpo a corpo delle guerre valutarie:

IL VENEZUELA SVALUTA IL BOLIVARES DA 4,30 A 6,30

I PREZZI AL CONSUMO A CARACAS SONO SALITI DEL 3,3% A GENNAIO

Ed ecco, cari signori e signore di Caracas, come avete perso il 46% del vostro potere d'acquisto a meno che, certo, non aveste convertito il vostro denaro in oro e argento il cui prezzo a Caracas è ovviamente salito di botto del 46%. Nel caso qualcuno avesse dei dubbi questo processo arriverà presto in ogni banana republic del "mondo sviluppato" accanto a voi.

 

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