2 febbraio 2012
Banconote Euro: i segreti matematici nella serie alfanumerica
A differenza delle monete, che hanno una faccia comune ed una nazionale,
le banconote Euro in circolazione, taglio per taglio,
a prima vista,
sono tutte uguali: non un simbolo, una figura che possa far risalire immediatamente alla nazione che le ha prodotte.
Guardando bene, però, una cosa c’è che distingue gli Euro stampati in Italia da quelli prodotti in Germania, da quelli in Belgio, e così via: è la
serie alfanumerica di ogni banconota, composta da
una lettera e da undici numeri.
Ebbene sì, infatti esaminando i numeri di serie delle banconote in Euro, possiamo scoprire come la regola che è stata prefissata per ottenere dei numeri validi da stampare sulle banconote di ogni stato, sia stata concepita senza dubbio da
esperti matematici.
La serie alfanumerica è anche un’ulteriore caratteristica di sicurezza, oltre a quelle che ti avevo mostrato in precedenza.
Per capire cosa si nascondono all’interno dei
numeri di serie stampati, due volte, sul retro di ogni banconota in Euro, prendiamo come esempio il numero di serie
S 02921218783:
La
lettera che precede il codice non è per nulla casuale. E non è nemmeno in ordine alfabetico. La lettera iniziale corrisponde sempre alla nazione che ha emesso la banconota. Quindi S vale per l’Italia, U per la Francia, ecc… Ti rimando alla tabella presente nell’articolo per la lista completa delle corrispondenze tra stati e lettere.
Sommiamo tra loro le
undici cifre del numero di serie che seguono la lettera (nel nostro caso: 0+2+9+2+1+2+1+8+7+8+3 otteniamo la somma di 43). Sommiamo ancora
le due cifre del risultato fino ad ottenere
un solo numero (4+3= 7) che è il
codice di controllo. Ad ogni lettera
corrisponderà sempre lo stesso numero di codice (sempre come da tabella). Qualsiasi banconota con un numero di serie che inizia con la lettera S avrà sempre come risultato della somma un numero uguale a 7. Per le banconote con la lettera U (Francia), la somma sarà sempre 5 e così via, come da tabella.
La
radice della somma dei numeri di serie è ottenibile togliendo da 26 il valore alfabetico della lettera . Quindi, per la lettera S, che ha valore alfabetico 19, si ha 26-19= 7. Per la lettera X (Germania) il valore è 24 e la radice della somma è 26-24=2 (come da prospetto in tabella). Unica eccezione è la lettera Z del Belgio, che al posto di 0 ha il codice di controllo uguale a 9.
Se
sostituiamo la lettera che precede gli undici numeri
con un numero fisso, pari a 10 più il suo valore alfabetico (11 per la A, fino a 36 per la lettera Z, come in tabella),
escludiamo l’ultimo numero della serie (nel nostro esempio il 3) e dividiamo il numero così ottenuto per 9 (290292121878:9) otteniamo un numero (3225468) il cui resto della divisione è 6. Se ora sottraiamo al 9 il resto (9-6) otteniamo 3 che è uguale all’ultimo numero della serie che avevamo eliminato (cioè la cifra di controllo). Questo vale per tutti i numeri di serie.
Dopo quattro “segreti matematici”, mettiamoci anche un “mistero”: come faranno ad assegnare la lettera testa di serie a tutte le 6 nazioni ( Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria, Rep. Ceca), che attualmente fanno già parte della Comunità europea e adotteranno l’Euro, se le lettere disponibili sono solo 4?
Mi dispiace non potervi fornire la risposta perché nonostante ricerche non sono riuscito a procurarmela…
Le lettere tra parentesi tonde sono già state assegnate a stati membri della UE che ancora non fanno parte di Eurolandia.
Lussemburgo e
Cipro (lettere R e G) appartengono a stati che non hanno una zecca vera e propria, per cui le banconote circolanti in quel paese riportano la lettera di serie della nazione che l’ha stampata su commissione.
Il numero di serie si trova sul retro della banconota, ma sul fronte si trova
un secondo codice, meno evidente, la cui
prima lettera indica lo stampatore della banconota. Il codice dello stampatore non deve necessariamente coincidere con il codice nazionale, ovvero banconote emesse da una data nazione potrebbero essere state stampate in un’altra nazione (ad esempio alcune banconote finlandesi sono state di fatto stampate nel Regno Unito). I codici A, C ed S sono stati riservati per stampatori che non stampano banconote Euro.
La prima lettera del codice indica la stamperia, come abbiamo detto, poi segue
il numero di serie della lastra e
la posizione nel foglio di stampa. Ad esempio U001F3:
U: officina di stampa (in questo caso Valora – Portogallo)
001: numero di serie della lastra
F3: posizione nel foglio di stampa (la lettera identifica la riga ed il numero la colonna)
Questo
codice corto, esattamente, lo possiamo trovare nelle seguenti posizioni per ciascun taglio:
-
banconote da 5 Euro: si trova sul fronte, sulla sinistra della parte colorata in grigio, più o meno a metà altezza (un centimetro sopra la O di EURO)
-
banconote da 10 Euro, si trova sul fronte, nella stella più a sinistra, sempre a metà altezza
-
banconote da 20 Euro, si trova sul fronte, nella stella più a sinistra, sempre a metà altezza
-
banconote da 50 Euro, si trova sul fronte, a destra, sopra l’ologramma
-
banconote da 100 Euro, si trova sul fronte, alla sinistra del monumento, tra la finestra e le stelle
-
banconote da 200 Euro, si trova sul fronte, in basso a sinistra, accanto alla scritta 200 euro (è in verticale)
-
banconote da 500 Euro, si trova sul fronte, nella stella più a sinistra, sempre a metà altezza
Devo fare una precisazione anche sulla
sequenza dei numeri di serie. La regola che valeva per esempio per le banconote delle Lira Italiana (come per tante altre banconote, forse tutte…) e cioè che ad esempio sulle 1000 Lire la banconota “
AA 246000 A” veniva dopo della “
AA 245999 A“, per quelle Euro non vale. Una sequenza corretta è la seguente:
Y 55310153743
Y 55310153752
Y 55310153761
Cioè
da una banconota alla successiva si somma 9. Eppure molti di voi avrebbero pensato che tra la “
Y 55310153743” e la “
Y 55310153752” fossero state stampate ben
8 banconote!
Sei già andato a mettere mano al portafogli per verificare la veracità di quello che ho detto?