Un nuova strategia di trading system: "Bull flattener" (1 Viewer)

Piedi a Terra

Forumer storico
Quindi le questioni che mi pongo al momento sono due:
1. è ragionevole usare il modello NSS per costruire la term structure dei TdS italiani oppure nel frattempo (NS è del 1987 e NSS è del 1994) sono stati sviluppati modelli migliori?

Prima che sentissi per la prima volta tutti questi nomi per me nuovi, io ero fermo alla preistoria degli anni 70, quando si supponeva che
1) l'intera struttura dei tassi dipendesse dal movimento dei tassi a breve
2) che i tassi a breve fossero mean reverting
3) che bastasse un parametro di velocita' di propagazine dai tassi a breve all'intera curva.

Quando Cren mi ha inchiodato su queste mie affermazioni che avevo espresso in questo post :) ho simulato di non ricordarmi piu' bene questo modello degli anni 70 a cui mi riferivo (e' il Vasicek, per gli storici). Tu sei "fermo" al 1994, quindi sei decenni luce avanti a me.


2. individuato il modello, quale algoritmo di ricerca del minimo globale conviene utilizzare? (la funzione da minimizzare è la sommatoria degli scarti tra dati reali e dati modellizzati)


Se ho ben capito si tratta di un OLS su 3 beta e 2 tau, quindi sicuramente l'algoritmo del simplesso di Excel su cui si basa il Solver non e' adeguato a trovare soluzioni definitive al minimo globale, perche' e' probabile che si fermi alle prime soluzioni provvisorie e le trovi soddisfacenti.

Di solito Excel non va mai bene quasi su nulla se si tratta di risolvere dei complessi problemi di analisi numerica. Funziona in modo eccellente quando si tratta di trovare lo z-spread sui titoli di stato semplici come i BTP, ma e' largamente lacunoso quando crescono i grafi come nel caso dei titoli di stato a sviluppo matriciale, necessari per calcolare lo z-spread di titoli come gli admortising, la moda del momento, gli step-up (obbligazioni con cedole crescenti nel tempo), addirittura i BTPi, che richiedono lo sviluppo di prospetti di cash-flow nel tempo.

Suggerimenti:
1) software Excel high end con librerie in C o altro, che risolvono in un battibaleno tutti questi problemi che noi comuni mortali non possiamo risolvere con il VBA. Il problema sono i costi, perche' vai a spendere migliaia di Euro che non puoi nemmeno dedurre dai redditi.

2) Andreas

Nelson/Siegel/Svensson yield curve modeling: calculation of points on the N/S/S curve, bonds valuation based on the N/S/S curve

e' uno bravo e competente, il suo Add-in costa poco, preciso nei calcoli come Peter Haodley ma non credo sia un programmatore professionista di linguaggi compilati e quindi temo che si appoggi anche lui al Solver.

3) Cren pensiero (R+Excel) integrati

P.S.
O.T. Il mondo e' bello perche' e' vario: io la penso in modo esattamente speculare a te sul Franco Svizzero, ed ho trovato curioso che l'altra settimana abbia per qualche minuto anche bucato quella soglia invalicabile. Sara' forse perche' mi ricordo dei tempi di Everardo della Noce, quando al TG2 rassicurava gli italiani che non c'era da preoccuparsi perche' il cambio della lira con il marco era fisso e vigilato dalla Banca d'Italia.

(cosi' con questa aneddoto umoristico degli anni 90 contraccambio la faccetta su Li ;))
 

Cren

Forumer storico
Aggiungere una colonna Overnight (Colonna B ed il relativo dato (colonna C) e dedurre dalle colonne E, G, fino all'ultima colonna tale dato nuovo di colonna C. Se ad esempio l'overnight al 28/2/2003 fosse 0,5, il dato ad 1 anno diventerebbe 2.273-0,5=1,773 e cosi' per tutte le colonne.

Poi rifare il test ed osservare se la previsione che avevi effettuato precedentemente sui tassi reali si discosta di molto o di poco rispetto a quella nuova, effettuata con i tassi differenziali.

Se si discostano di poco, il modello Debold Li potrebbe essere considerato poco sensibile a variazioni rispetto alle condizioni iniziale di riferimento e per questo motivo la procedura di normalizzazione dei rendimenti, che e' la prassi operativa in alcuni altri modelli di elaborazione di curve, diventa poco influente e potrebbe essere omessa in futuro.
Ho sottratto indistintamente ad ogni tasso registrato il tasso overnight nella prima immagine.

Fondamentalmente non è che si notino grandi differenze: tutto sommato il modello di interpolazione se ne frega del livello dei tassi che gli si dà in pasto così come il modello predittivo AR(1).

Se mi ricordate la cronologia esatta dei downgrade subiti dall'Italia, facciamo il giochino di stimare l'AR(1) a partire dall'ultimo break strutturale e facciamo delle previsioni per i prossimi mesi.
Prima che sentissi per la prima volta tutti questi nomi per me nuovi, io ero fermo alla preistoria degli anni 70, quando si supponeva che
1) l'intera struttura dei tassi dipendesse dal movimento dei tassi a breve
2) che i tassi a breve fossero mean reverting
3) che bastasse un parametro di velocita' di propagazine dai tassi a breve all'intera curva.
A me sembra che Diebold-Li sia il proverbiale uovo di Colombo.

Quando si considera una curva di volatilità implicite o tassi di interesse l'osservazione e i dati avvalorano l'ipotesi di grandezze debolmente stazionarie con comportamento di ritorno verso la media.

Sia che si consideri una maturity particolare sia che si consideri una "pendenza" intesa come differenza tra lungo e breve termine, queste grandezze tendono a presentare debole stazionarietà e mean reversion (e un po' di eteroschedasticità).

Va da sè che modelli autoregressivi riescono a cogliere bene le loro dinamiche: questo accade con la IV, con la pendenza delle IVTS e non c'è motivo per pensare che non debba accadere anche con l'equivalente per i tassi d'interesse.

D'altronde, fino a che non si verificano crisi sistemiche che spazzano via tutte le certezze su curve e rendimenti, la formalizzazione econometrica del problema riprende semplicemente vecchi modi di pensare dei gestori: «Compro BTP perchè i rendimenti sono saliti molto, ora sono fermi da un po' e cominceranno sicuramente a tornare a valori più miti».

Oppure quel ragionamento per il quale in Borsa dopo il diluvio viene il sereno.
 

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Piedi a Terra

Forumer storico
Ho sottratto indistintamente ad ogni tasso registrato il tasso overnight nella prima immagine.

Fondamentalmente non è che si notino grandi differenze: tutto sommato il modello di interpolazione se ne frega del livello dei tassi che gli si dà in pasto così come il modello predittivo AR(1).

:up:
Era esattamente questo che volevo capire del modello Debold Li.

p.s.

Tassi a 18 mesi oltre il 3%: Btp-1Ag13 4,25% 101,55 3,12%

Ma il famoso LTRO con i soldi delle banche parcheggiati in BCE ? Forse era una leggenda, o forse i soldi delle banche sono davvero finiti.

Adesso temo che tocchera' ai nostri :D
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Se mi ricordate la cronologia esatta dei downgrade subiti dall'Italia, facciamo il giochino di stimare l'AR(1) a partire dall'ultimo break strutturale e facciamo delle previsioni per i prossimi mesi.

Quando sono arrivati i downgrade i mercati hanno sempre festeggiato .. Sono le giornate come oggi quelle piu' terribili, poiche' nessuno annuncia nulla ma la borsa scende del 5% senza apparente motivo.
 

reef

...
Quando sono arrivati i downgrade i mercati hanno sempre festeggiato .. Sono le giornate come oggi quelle piu' terribili, poiche' nessuno annuncia nulla ma la borsa scende del 5% senza apparente motivo.

Non solo, ma gli eventi macro in questo preciso momento non sembrerebbero giocare a sfavore.
Allora saranno le "armi di distruzione di massa": JPMorgan Trader Accused Of "Breaking" CDS Index Market With Massive Prop Position | ZeroHedge
Se si muovono le balene, noi con la nostra zatterina andiamo poco lontano. :titanic:
 

Cren

Forumer storico
Adesso temo che tocchera' ai nostri :D
E' una coincidenza la dinamica dello spread di ieri e le aste dei BOT oggi?

Movimenti di mercato indirizzati a spuntare rendimenti più elevati alle aste e destinati a spegnersi poco dopo?

Strategia «panico a pochi giorni dall'asta», e poi tutto torna tranquillo fino alla prossima?
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
E' una coincidenza la dinamica dello spread di ieri e le aste dei BOT oggi?

Movimenti di mercato indirizzati a spuntare rendimenti più elevati alle aste e destinati a spegnersi poco dopo?

Strategia «panico a pochi giorni dall'asta», e poi tutto torna tranquillo fino alla prossima?

Per chi ha grossi capitali, il secondario risulta poco adatto all'investimento, è solo una leva per muovere il primario.
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Se ho ben capito si tratta di un OLS su 3 beta e 2 tau, quindi sicuramente l'algoritmo del simplesso di Excel su cui si basa il Solver non e' adeguato a trovare soluzioni definitive al minimo globale, perche' e' probabile che si fermi alle prime soluzioni provvisorie e le trovi soddisfacenti.

[..]

Suggerimenti:
1) software Excel high end con librerie in C o altro, che risolvono in un battibaleno tutti questi problemi che noi comuni mortali non possiamo risolvere con il VBA. Il problema sono i costi, perche' vai a spendere migliaia di Euro che non puoi nemmeno dedurre dai redditi.

2) Andreas

Nelson/Siegel/Svensson yield curve modeling: calculation of points on the N/S/S curve, bonds valuation based on the N/S/S curve

e' uno bravo e competente, il suo Add-in costa poco, preciso nei calcoli come Peter Haodley ma non credo sia un programmatore professionista di linguaggi compilati e quindi temo che si appoggi anche lui al Solver.

3) Cren pensiero (R+Excel) integrati

Grazie per i suggerimenti.
Vorrei però restare "padrone" del modello e non cedere tutto il lavoro computazionale a qualche libreria sulla quale non ho il controllo.
Questo mi consente di discostarmi dall'ortodossia quando lo reputo interessante o necessario, come p.e. nell'utilizzo dello scarto medio invece dello scarto quadratico medio (te ne avevo accennato precedentemente).
Resto abbastanza convinto che quello che si può fare con una libreria in C si può fare anche in VBA, benché più lentamente (ma per ora la velocità di calcolo non rappresenta un problema, anche perché l'universo dei TdS italiani è limitato).
R+Excel sarebbe sicuramente interessante, mi trattiene la pigrizia di imparare un nuovo ambiente invece che soltanto un nuovo algoritmo di minimizzazione. :)


O.T. Il mondo e' bello perche' e' vario: io la penso in modo esattamente speculare a te sul Franco Svizzero, ed ho trovato curioso che l'altra settimana abbia per qualche minuto anche bucato quella soglia invalicabile. Sara' forse perche' mi ricordo dei tempi di Everardo della Noce, quando al TG2 rassicurava gli italiani che non c'era da preoccuparsi perche' il cambio della lira con il marco era fisso e vigilato dalla Banca d'Italia.

(cosi' con questa aneddoto umoristico degli anni 90 contraccambio la faccetta su Li ;))

OT (ma spero d'interesse)

Soglia bucata:
perché il forex è un mercato molto liquido ma non altrettanto efficiente, basandosi su un sistema di scambi bilaterali invece che accentrati. Nel concreto, benché la BNS fosse compratore a 1,2 con somme ampiamente sufficienti a soddisfare tutti i venditori, ci sono stati cmq degli scambi sotto tale soglia perché non tutti hanno la possibilità di avere la BNS come controparte.

Anni 90:
il parallelo con la lira e la sterlina viene citato spesso ma mi pare improprio.
Allora la Banca d'Italia e la BOE cercavano di sostenere la propria valuta.
Ora la BNS cerca di svalutare la propria valuta.
L'asimmetria è evidente: per svalutare basta stampare e vendere, per sostenere bisogna utilizzare le proprie riserve di valuta estera (marchi, negli anni 90) per ricomprare sul mercato la valuta nazionale.
Una volta terminate le riserve si è impotenti, consegnati al Soros di turno.
In pratica la BNS cerca di svalutare il franco, che può stampare a piacimento, mentre la Banca d'Italia e la BOE cercavano di svalutare il marco, impresa improba.

:ciao:
 

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