Un nuova strategia di trading system: "Bull flattener"

OT (ma spero d'interesse)

:ciao:

Tutti i tuoi interventi, al pari di quelli di Cren, sono per me
fonte di notevole interesse e di attenta valutazione.

L'intervento vostro di stamattina e' pero' ancora di piu': e' fonte di ispirazione

I dati per controllare quella che e' probabilmente E' la piu' grande scoperta dell'intera storia finanziaria del Web sono:
1) calendario delle date mensili delle aste dei bot
2) dati storici del future Eurex sui BTP (il piu' liquido dei 3)


La strategia da verificare e' :
A) entra short sui future Eurex "n" giorni (1,2,3, questo va verificato con il backtesting) prima dell'asta mensile dei BOT
B) exit trade il mattino dell'asta dei Bot, verso le 9-10 per chi crede all'ipotesi dei mercati non efficienti, altrimenti alle 11.

Certo e' che cosi' Goldman, Morgan, ed amici dissanguano lo stato e ci massacrano di tasse. Con pochi soldi fanno crollare il secondario (MOT, MTA, etc.) e poi, come oggi, ricevono dallo Stato - come premio della loro malandrina strategia - ben 11 miliardi di BOT a tassi doppi rispetto all'asta precedente, quasi il 3%.

11 miliardi * diff. tra tasso atteso e tasso realizzato ...
fate voi il conto quanto e' entrato nelle tasche degli istituzionali prelevato dalle nostre. :eek: Per recuperare questi costi di informazione asimmetrica che volano dall'Italia negli Usa ci pensera' ben presto la Fornero nel mandarci qualche anno in pensione piu' tardi ... o Napolitano che dira' che e' arrivato il momento dei sacrifici...
 
La strategia da verificare e' :
A) entra short sui future Eurex "n" giorni (1,2,3, questo va verificato con il backtesting) prima dell'asta mensile dei BOT
B) exit trade il mattino dell'asta dei Bot, verso le 9-10 per chi crede all'ipotesi dei mercati non efficienti, altrimenti alle 11.
Spero di non smorzare troppo il tuo entusiasmo con le seguenti considerazioni:
  1. il fenomeno verosimilmente è iniziato quando, con la crisi dei debiti sovrani, si è capito che il debito statale PIIGS è un bersaglio facile. Quindi è un fenomeno relativamente recente, che potrebbe non produrre alcun riscontro indagando troppo indietro;
  2. l'effetto di trascinamento sui futures su indice si ha verosimilmente nel momento in cui le banche cominciano a riempirsi sempre più di titoli di Stato PIIGS e gli indici pesano notevolmente i costituenti bancari.
L'unione dei due elementi di cui sopra fa sì che vadano ricercati Paesi in difficoltà sotto regime di austerity fallimentare (come noi, la Grecia, la Spagna o il Portogallo) e il cui principale indice borsistico con futures liquidi abbia un buon peso di bancari pieni zeppi di titoli di Stato.

Al contempo, tuttavia, questi Paesi debbono essere proverbialmente 'too big to fail', altrimenti ci si portano a casa junk bond pronti all'haircut (*).

Se uno considera contemporaneamente tutti questi vincoli, capisce che più che una strategia sistematica questa mossa è la furbizia del momento da parte di attori ben capitalizzati: credo che durerà fintanto che non smetteremo di dibatterci nel pantano, o affogando (ristrutturazione) o emergendo (ripresa economica e razionalizzazione).

Se si avvalora la tesi secondo la quale l'Italia non la "lasceranno" mai fallire a causa delle ripercussioni finanziarie mondiali, allora la cosa potrebbe funzionare tanto a lungo quanto durerà questo stato comatoso e agonizzante dell'economia.

A lungo, quindi?

(*) E se ci si limita a vendere allo scoperto il corrispondente indice borsistico, si rischia che il fenomeno sia già stato ampiamente scontato e si stia semplicemente ballando su cadaveri illiquidi.
 
Ultima modifica:
Alle tue sensate obiezioni non posso che risponderti come fece Voltaire, a chi lo interrogava sul suo sorprendente attaccamento alla fede che lo scienziato motivo' con una tesi famosa, ancor oggi irreprensibile.

Sotto l'aspetto prettamente neurocognitivo, credere che l'Italia non venga lasciata fallire costa poco, mentre il contrario potrebbe portare ad effetti depressivi. Poi, - quel che e' meglio- potrebbe fornire ottimi risultati inaugurando strategie conseguenti a questo scenario.
Il rischio reale e' perdere ogni mese, con la medesima strategia ripetuta, delle piccole somme per l'esposizione a 1,2,3 giorni di borsa aperta tramite uno piu' future Eurex. Bastano secondo me solo pochi dati per avvalorare le ipotesi dietrologiche che hai congetturato, diciamo dalla tarda estate 2011, a condizione che i dati puntualmente confermino le ns. ipotesi mese dopo mese.

Se invece volessimo diventare frequentisti di lungo corso, perderemmo anche questo tram come molti che ne sono passati.

Ciao
 
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Se invece volessimo diventare frequentisti di lungo corso, perderemmo anche questo tram come molti che ne sono passati.
Su FOL Sig. Ernesto, che ho invitato a discutere direttamente qui con noi, esprimeva le seguenti considerazioni in merito a queste strategie:
Allora:

leading indicator= asta titoli di stato PIIGS

fino ad oggi, dall'inizio della crisi, post insediazione degli uomini Goldman (M&M) si è verificato (in concomitanza di aumento spread di uno dei paesi verso bund):

giorno prima dell'asta(o 2 giorni prima)= salita rendimento titoli

giorno dell'asta= compratori in buona quantità portano a casa il rendimento che successivamente cala.

Il gioco funziona da un po' ma:

a) pensate di sapere la posizione intrapresa dagli attori prima di partecipare all'asta?

a1) Sì-> pori scemi

a2) No-> bene, risposta esatta:)

Come trarre profitto (poco):

A) costruire sintetico spread e fare un forecast a 1 giorno con classiche bande di confidenza (usate Ere che ve viè meglio...)

B) aspettare l'esito dell'asta

C) sfruttare l'over reaction (se c'è) dello spread per prendere posizione contrapposta(ovviamente) sul future\(futures se arbitraggio) del paese PIIGS prescelto con chiusura in serata o open successivo.

Saluti, se vi volete far male provate a "prevedere". Il risultato (il dolore) è assicurato.
Per quanto riguarda il back test, c'è qualche dato di cui potresti avere bisogno?
 
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Su FOL Sig. Ernesto, che ho invitato a discutere direttamente qui con noi, esprimeva le seguenti considerazioni in merito a queste strategie:

Per quanto riguarda il back test, c'è qualche dato di cui potresti avere bisogno?

Saluto il signor Ernesto che ci legge.

Ho l'impressione che in generale il secondario, o mercato delle obbligazioni di stato, possa essere un terreno proficuo di discussione di strategie e, rispetto alle azioni, con una minore difficolta' di sviluppo di ipotesi che abbiano effettivamente delle relazioni con i fatti a cui assistiamo. Non per questo sono pronto a mettere la mano sul fuoco che il mercato delle obbligazioni di stato sia piu' trasparente :)

Nella sua sintesi Givemeleverage e' stato comunque lucido ed esemplare nello smontare il parallelismo che spesso viene fatto a proposito dei precedenti storici sui cambi fissi. Oggi come oggi a mente lucida gli darei sicuramente ragione, ma al termine della giornata di ieri con spread a +400 non avrei avuto tutte queste certezze sulla inforabilita' dei firewall predisposti dalla banca centrale svizzera.

Ciao
 
Saluto il signor Ernesto che ci legge.
Completo la descrizione della strategia proposta da Sig. Ernesto, se qualcuno volesse provare un po' di paper trading alla prossima asta di titoli di Stato italiani e/o fare qualche back test.
Fai una previsione al n% di confidenza.

Hai un forecast di valore minimo e max.

Appena buca le bande (se le buca) apri posizione sul future dell'indice FSEMIB(esempio).

Se cala sotto 367 io ho ipotizzato uno short sul FIB (e ieri sera avevo ipotizzato uno short sul DAX che teneva troppo con uno spread in caduta libera..).
 
I dati per controllare quella che e' probabilmente E' la piu' grande scoperta dell'intera storia finanziaria del Web sono:
1) calendario delle date mensili delle aste dei bot
2) dati storici del future Eurex sui BTP (il piu' liquido dei 3)

Da povero contadino del trading, a me sembrava esserci una qualche correlazione con le aste dei BOT:
http://www.investireoggi.it/forum/pugne-regolo-2011-a-vt60589-67.html#post2295383
http://www.investireoggi.it/forum/pugne-regolo-2011-a-vt60589-67.html#post2295438
http://www.investireoggi.it/forum/pugne-regolo-2011-a-vt60589-68.html#post2295542
Ma nessuno mi aveva dato particolarmente retta :D
 
Trovo i grafici che hai pubblicato molto interessanti.

Tuttavia mi permetto di dire che a mio avviso gli operatori capitalizzati non fanno scendere i listini per far salire lo spread, bensì, come ho scritto poco sopra, muovono il secondario sull'obbligazionario con delle vendite mirate sul benchmark per far aumentare lo spread col decennale.

Dal momento che si sa che le banche sono piene di titoli di Stato, e il peso dei bancari sul nostro indice è notevole, l'innalzamento dello spread genera un mark to market negativo per i loro bilanci ed è la miccia per violenti sell off.

A quel punto, come Piedi a Terra intuiva, chi ha potenza di fuoco sufficiente a muovere i book in quel modo può sia vendere allo scoperto i bancari e/o l'indice sia presentarsi contestualmente alle aste dei titoli di Stato riscuotendo un "premio speculazione" rispetto al rendimento espresso sul secondario nella settimana precedente.

La settimana successiva tutto torna alla normalità a causa dell'assenza di interventi, i rendimenti scendono e i prezzi salgono e gli stessi operatori liquidano gradualmente le loro posizioni sui titoli di Stato comprati a sconto; non escludo nemmeno il riacquisto dei bancari a sell off terminato, ci può stare eccome.

Io ritengo che il meccanismo sia questo, e che potrebbe esserlo ancora a lungo se la situazione resta immutata.

In fondo gli istituzionali cercano solo una cosa: giochetti consolidati che funzionino abbastanza a lungo da sistemare il bilancio anche per quest'anno; andava bene per il mark to market delle ABS prima del 2008, andava bene per il rendimento dei titoli greci prima della seconda metà del 2011, adesso andrà bene questo finchè non si rompe il giochino.
 
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Trovo i grafici che hai pubblicato molto interessanti.

Tuttavia mi permetto di dire che a mio avviso gli operatori capitalizzati non fanno scendere i listini per far salire lo spread, bensì, come ho scritto poco sopra, muovono il secondario sull'obbligazionario con delle vendite mirate sul benchmark per far aumentare lo spread col decennale.

Dal momento che si sa che le banche sono piene di titoli di Stato, e il peso dei bancari sul nostro indice è notevole, l'innalzamento dello spread genera un mark to market negativo per i loro bilanci ed è la miccia per violenti sell off.

A quel punto, come Piedi a Terra intuiva, chi ha potenza di fuoco sufficiente a muovere i book in quel modo può sia vendere allo scoperto i bancari e/o l'indice sia presentarsi contestualmente alle aste dei titoli di Stato riscuotendo un "premio speculazione" rispetto al rendimento espresso sul secondario nella settimana precedente.

La settimana successiva tutto torna alla normalità a causa dell'assenza di interventi, i rendimenti scendono e i prezzi salgono e gli stessi operatori liquidano gradualmente le loro posizioni sui titoli di Stato comprati a sconto; non escludo nemmeno il riacquisto dei bancari a sell off terminato, ci può stare eccome.

Io ritengo che il meccanismo sia questo, e che potrebbe esserlo ancora a lungo se la situazione resta immutata.

In fondo gli istituzionali cercano solo una cosa: giochetti consolidati che funzionino abbastanza a lungo da sistemare il bilancio anche per quest'anno; andava bene per il mark to market delle ABS prima del 2008, andava bene per il rendimento dei titoli greci prima della seconda metà del 2011, adesso andrà bene questo finchè non si rompe il giochino.

La frase in grassetto spiega anche perché io avevo notato che uno dei primi sell-off era stato proprio su un titolo bancario: Unicredit.
C'era stato un flash-crash che, mi par di ricordare, aveva portato Unicredit a -8% in pochi minuti.
XTraderNet: I flash crash all'amatriciana...

Questa discussione è estremamente interessante, prego proseguite, vi seguirò silenziosamente, a meno che non riesca a dare qualche contributo significativo.
 
Tra l'altro, pensavo molto banalmente di sfruttare questa situazione comprando BTP il giorno prima (o la mattina stessa) dell'asta dei BOT, per rivenderli entro un paio di giorni al massimo (l'ipotesi di shortare i future qualche giorno prima e chiudere il trade la mattina dell'asta, manco mi passava per la testa, troppo complicato per me :D).

Ma nell'autunno la situazione è degenerata così tanto, che mi sono trovato incastrato sui TDS in una situazione di loss così pesante, che ho lasciato perdere.
 

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