Un nuova strategia di trading system: "Bull flattener"

Ultimo intervento sulle aste di oggi.

Il ribasso dovuto alle esigenze dei partecipanti alle aste di liberarsi degli acquisti per poter incamerare lo 0,3% di aggio ha provocato delle conseguenze. Osservando graficamente il BEI il BTP I-L 2021 e' divenuto il piu' a sconto nella funzione monotona crescente che si potrebbe individuare partendo dal 2017 fino alla scadenza.

Il dato va poi confrontato con le aspettative di inflazione che i mercati si attendono per il futuro.

Nella prima colonna:
inflazione attesa in Europa

nella seconda colonna
inflazione attesa in Italia (grazie a GVML della segnalazione)
 

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Rispondo a F4F

Peraltro sono post come questi che sono utilissimi per iniziare a interessarsi a temi nuovi come i derivati del credito ("nuovi" nel nostro ambito) ed affrontare problematiche che sono in genere del tutto ignote ai non specialisti dei desk, attraverso un processo di brainstorming collettivo senza paure di esporsi a scrivere affermazioni che poi mano a mano vengono vagliate, verificate, confutate.


infatti è un post molto interessante, vi seguo ( a fatica) ma con molto interesse :)
 
infatti è un post molto interessante, vi seguo ( a fatica) ma con molto interesse :)

Mi rendo conto che purtroppo e' vero. Ci sono degli aspetti e delle convenzioni che appaiono assolutamente astrusi a chi proviene da una formazione sull'equity, persone che sono abituate a ragionare su termini e convenzioni quali testa e spalle, medie mobili, RSI.

Uno tra questi sono le "gobbe".

In relazione all'asta dell'altro giorno sul 2021, oggi la struttura a termine del BEI (cd. "premium term", cosi' lo chiama Marco Lera del Sole 24 Ore, non conosco la sua nomenclatura ufficiale) si sta di fatto degobbizzando, passando daI 21 bp precedenti di differenza con il 2023 dopo l'asta ai 15 attuali.

La degobizzazione era lo scenario che avevo prefigurato fin dall'inizio e che si sta avverando.

Oggi il 2021 guadagna nettamente piu' di tutti i BTP.
 

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Ok, la rilevazione della carta vecchia scaccia carta nuova aggiunge un nuovo tassello anche con l'esperimento dei BTP emessi in asta a 5-10 anni che hanno ingobbito ieri la curva e a poco a poco la stanno ricomponendo.

Se volete tutti i dati sono sul sito MEF, mentre per le integrazioni preferisco sorvolare per non dare adito a rilievi di eccesso di tecnicismo e rubare spazio alle discussioni sull'equity.
 
Non so quale argomento tra i tanti sviluppati portare ancora avanti... :help:

Torno sulle TV Cap and Floor, in attesa che io prepari i modelli di floorlet da cosi' poter prendere qualche bella bacchettata sulla mano, :) che state cosi' ansiosamente aspettando. A prescindere, questi allegati sono i rendimenti calcolati sui prezzi di chiusura midrange del book di oggi.

Ho compiuto questa interessante osservazione.

Su un noto forum finanziario italiano, il maggiore tra tutti, le valutazioni delle TV C&F UC cosi' di moda in questi giorni sono fatte in termini di comparazione di solo YTM e ci sono pure vari accapigliamenti da tifo calcistico nelle discussioni: e' meglio l'isin 575 oppure 804, i piu' alti in termini di YTM ?

Se andiamo a pescare pero' il criterio di Integrated Spread (inteso come rendimento differenziale algebrico tra YTM e Yield della curva giornaliera emessa alle 11 della BCE) allora i migliori criteri ordinali diventano altri. Ma nessuno su questo forum maggiore italiano si pensa di usare l'ISPREAD per dirimere la questione del "migliore da comprare", sebbene l'ISPREAD sia il piu' semplice da calcolare.

Il complicato ed astruso Z-spread della terza colonna mostra infine un'altra ordinalita', ancora. Il primo e il terzo dei titoli in classifica non sono comprati praticamente da nessuno, perche' i Folisti guardano il solo YTM e questa preferenza e' testimoniata dalla constatazione che solo sugli ISIN 575 e 804 ci sono degli scamb consistenti. Pare emergere che in Italia sui mercati obbligazionari retail sia il solo YTM ad indirizzare gli scambi e sarebbe curioso indagare sulla correlazione tra volumi e YTM.

L'ipotesi personalissima e' che ci siano 100-200 ( ? boh ..sparo un numero a casaccio :help: ) trader privati italiani che fanno da soli massa critica per alimentare gran parte del mercato MOT ed Eurotlx sui titoli che - a seguito delle loro iniziative - poi diventano di moda. Sono diversi coloro che poi si accodano negli scambi, ma sempre e solo sulla considerazione del YTM elevato.
(il caso Crediop docet)

La domanda che vi pongo e': se Bill Gates non avesse inventato la funzione IRR e fossimo rimasti ai tempi della Texas Instruments programmabili, ci sarebbe stato lo stesso il boom del trading on line sui bond in Italia ? :)
 

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Non so quale argomento tra i tanti sviluppati portare ancora avanti... :help:

Torno sulle TV Cap and Floor, in attesa che io prepari i modelli di floorlet da cosi' poter prendere qualche bella bacchettata sulla mano, :) che state cosi' ansiosamente aspettando. A prescindere, questi allegati sono i rendimenti calcolati sui prezzi di chiusura midrange del book di oggi.

Ho compiuto questa interessante osservazione.

Su un noto forum finanziario italiano, il maggiore tra tutti, le valutazioni delle TV C&F UC cosi' di moda in questi giorni sono fatte in termini di comparazione di solo YTM e ci sono pure vari accapigliamenti da tifo calcistico nelle discussioni: e' meglio l'isin 575 oppure 804, i piu' alti in termini di YTM ?

Se andiamo a pescare pero' il criterio di Integrated Spread (inteso come rendimento differenziale algebrico tra YTM e Yield della curva giornaliera emessa alle 11 della BCE) allora i migliori criteri ordinali diventano altri. Ma nessuno su questo forum maggiore italiano si pensa di usare l'ISPREAD per dirimere la questione del "migliore da comprare", sebbene l'ISPREAD sia il piu' semplice da calcolare.

Il complicato ed astruso Z-spread della terza colonna mostra infine un'altra ordinalita', ancora. Il primo e il terzo dei titoli in classifica non sono comprati praticamente da nessuno, perche' i Folisti guardano il solo YTM e questa preferenza e' testimoniata dalla constatazione che solo sugli ISIN 575 e 804 ci sono degli scamb consistenti. Pare emergere che in Italia sui mercati obbligazionari retail sia il solo YTM ad indirizzare gli scambi e sarebbe curioso indagare sulla correlazione tra volumi e YTM.

L'ipotesi personalissima e' che ci siano 100-200 ( ? boh ..sparo un numero a casaccio :help: ) trader privati italiani che fanno da soli massa critica per alimentare gran parte del mercato MOT ed Eurotlx sui titoli che - a seguito delle loro iniziative - poi diventano di moda. Sono diversi coloro che poi si accodano negli scambi, ma sempre e solo sulla considerazione del YTM elevato.
(il caso Crediop docet)

La domanda che vi pongo e': se Bill Gates non avesse inventato la funzione IRR e fossimo rimasti ai tempi della Texas Instruments programmabili, ci sarebbe stato lo stesso il boom del trading on line sui bond in Italia ? :)

Molto interessante, complimenti! :bow:
Tre domande:
1. perché non calcoli lo spread sulle Unicredit TF, in modo da avere uniformità d'emittente?
2. potresti ordinare le C&F per maturity?
3. se aggiungi anche i volumi è perfetto!

(tecnicamente l'ultima non è una domanda ;))
 
Su un noto forum finanziario italiano, il maggiore tra tutti, le valutazioni delle TV C&F UC cosi' di moda in questi giorni sono fatte in termini di comparazione di solo YTM e ci sono pure vari accapigliamenti da tifo calcistico nelle discussioni: e' meglio l'isin 575 oppure 804, i piu' alti in termini di YTM ?
A mio avviso per un retail (ma non solo), usare il solo YTM non è un'opzione da scartare; benchè questa misura soffra di alcuni difetti, di cui i più evidenti sono

  • ipotesi di reinvestimento delle cedole a tasso costante e
  • nessun raffronto al costo del denaro approssimativamente privo di rischio,
essa si presta alla comoda necessità casalinga di sapere approssimativamente quanto si porterà a casa ogni anno se non si sceglie di smobilizzare fino a scadenza.

Ovviamente come approssimazione vale sempre meno man mano che il valore della cedola aumenta, e quindi l'ipotesi di reinvestimento delle cedole è fortemente disattesa.

A questo problema il retail ovvia usando lo YTM come semplice elemento di confronto tra obbligazioni comparabili per durata e profilo di rischio (spero non venga usato a prescindere da qualsiasi cosa :D).

Lo YTM, inoltre, è la grandezza a partire dalla quale è possibile stimare la PVBP (Price Variation by Basis Point, cioè la nostra cara approssimazione del II ordine con duration e convexity) per capire come si muoverà il prezzo di un titolo "scivolando" lungo la yield curve e verso scadenza.

Tra tutte le misure di "rendimento", la PVBP, a mio avviso, riveste altrettanta importanza dello Z-spread.

Concludo scrivendo che diversi gestori con cui lavoro per quanto riguarda le misure di rendimento si interessano praticamente solo dello YTM (almeno per quel che è dato sapere a me, nel senso che naturalmente non è che al tuo broker fai piena disclosure dei perchè e dei per come che ti portano a comprare e/o vendere, però se suggerisci qualche titolo lo YTM è tra i primi dettagli che ti chiedono subito :D).
 
Molto interessante, complimenti! :bow:
Tre domande:
1. perché non calcoli lo spread sulle Unicredit TF, in modo da avere uniformità d'emittente?
2. potresti ordinare le C&F per maturity?
3. se aggiungi anche i volumi è perfetto!

(tecnicamente l'ultima non è una domanda ;))

1) Perche' non ho molto tempo libero che mi avanza. Io faccio nella vita un lavoro che ben poco ha a che fare con la finanza, salvo che una parte di esso coinvolge marginalmente dei risvolti nel campo della programmazione, cosi' che riesco a convogliare talune skill che ho acquisito negli anni nel campo della finanza. Per creare dei database di bonds, come UC TF, occorre avere del tempo per censire, creare delle liste, tempo che abitualmente non ho.


2) Si, appena possibile in quanto ora sono fuori sede.

3) Ok
 

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