Un nuova strategia di trading system: "Bull flattener"

Concludo scrivendo che diversi gestori con cui lavoro per quanto riguarda le misure di rendimento si interessano praticamente solo dello YTM.

All'universita' della mia citta', che e' una delle piu' prestigiose in Italia per quanto riguarda il calcolo finanziario e probabilistico, i prof. associati nemmeno conoscevano misure di rendimento anglosassoni aggiustate per il rischio diverse dal YTM. Se non lo sanno gli associati, figurarsi gli ordinari; gli stessi associati mi hanno confermato che non dovrebbero saperne proprio niulla.

Credo che misure diverse dello YTM verrano conosciute in Italia solo quando l'occhialuto Mr. Ing. dei Libri si decidera a scrivere :

"Come guadagnare in Borsa con lo Z-spread :D "
 
All'universita' della mia citta', che e' una delle piu' prestigiose in Italia per quanto riguarda il calcolo finanziario e probabilistico, i prof. associati nemmeno conoscevano misure di rendimento anglosassoni aggiustate per il rischio diverse dal YTM. Se non lo sanno gli associati, figurarsi gli ordinari; gli stessi associati mi hanno confermato che non dovrebbero saperne proprio niulla.

Ovviamente nessun intento di discredito, anzi.
Appena un prof. universitario viene ad apprendere l'argomento dei rendimenti differenziali in un paio di minuti capisce e sviluppa il metodo di calcolo. Integrare le curve e' piu' materia da geometri, che da prof. universitari.

Per degli scopi di ricerca dell'ordinalita' nelle preferenze, la mia proposta rivolta a Cren e' la seguente:

- fase di screening con l'asw
- individuati in fase di screeningr con asw dei bond con caratteristiche abbastanza omogenee (es. corporate, funded linked, Euribor linked) di stesso emittente o di emittenti diversi con CDS abbastanza simili passare allo zero spread

quindi cio' che propongo e'

asw = screening di massa per individuare rendimenti assoluti (oinstead of YTM)
zero spread = screening specifico di comparazione per individuare rendimenti relativi all'interno di classi omogenee di bond
 
Per degli scopi di ricerca dell'ordinalita' nelle preferenze, la mia proposta rivolta a Cren e' la seguente:

- fase di screening con l'asw
- individuati in fase di screeningr con asw dei bond con caratteristiche abbastanza omogenee (es. corporate, funded linked, Euribor linked) di stesso emittente o di emittenti diversi con CDS abbastanza simili passare allo zero spread
Deduco quindi che a tuo avviso non sia altrettanto importante questo tema:
Tra tutte le misure di "rendimento", la PVBP, a mio avviso, riveste altrettanta importanza dello Z-spread.
cioè di capire quale titolo, rebus sic stantibus, potrà verosimilmente esprimere l'apprezzamento più rapido in funzione di un determinato periodo di detenzione in portafoglio e in funzione della forma della yield curve.

Ovvero, se ti mettessi di fronte a questo caso ideale:

  1. titolo A con Z-spread più alto di 100 p.b. rispetto ai due limitrofi;
  2. titolo B con PVBP di 100 p.b. in due mesi se la yield curve non cambia e il titolo "regredisce" verso di essa.
...con A e B del medesimo emittente e stesso grado di subordinazione...

...quale titolo sceglieresti tra A e B?

(GiveMeLeverage è lì che fa finta di nulla ma è naturalmente invitato a rispondere).
 
Ultima modifica:
Da birbantello quale sono il mio scopo era buttare giu' dalla Torre uno tra lo YTM o le altre misure alternative, non decidere tra buttare giu' il PV o lo ZSpread :D
Ovvero, se ti mettessi di fronte a questo caso ideale:

  1. titolo A con Z-spread più alto di 100 p.b. rispetto ai due limitrofi;
  2. titolo B con PVBP di 100 p.b. in due mesi se la yield curve non cambia e il titolo "regredisce" verso di essa.
...con A e B del medesimo emittente e stesso grado di subordinazione...

...quale titolo sceglieresti tra A e B?

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Se il tuo scopo e' quello di dare enfasi al PV allora penso che dovresti usare al posto dello Zspread come termine di raffornto al PV l'altra misura ancora, che suppone lo shift parallelo di curva, cioe' l'OAS. Ma dovrei capire meglio i presupposti, non sono al momento preparato a risponderti.Anche Galileo aveva riflettuto a lungo prima di scegliere il gatto e il pollo come candidati da buttare giu' dalla Torre di Pisa.. :)
 
Ultima modifica:
Per quel che può valere la mia esperienza, su spread significativi la cardinalità dei vari metodi coincide.
Anche perché i confronti per avere valenza pratica devono avvenire tra bond abbastanza simili in termini di maturity, rendimento ecc.

Quando la cardinalità si discosta in modo significativo, solitamente la cosa è dovuta ad errori di calcolo o di metodo. :-o

Tornando al caso in esame (Unicredit TF vs. Unicredit C&F), scommetterei che se:
1. eliminiamo i bond illiquidi
2. calcoliamo tutti gli spread tra TF e C&F (e non tra cose diverse come bond bancari o altro ;))

otteniamo risultati analoghi per tutti i metodi citati.
Nel caso non fosse così, vi devo una bionda. :lol:
 
Per quel che può valere la mia esperienza, su spread significativi la cardinalità dei vari metodi coincide.
Anche perché i confronti per avere valenza pratica devono avvenire tra bond abbastanza simili in termini di maturity, rendimento ecc.

Quando la cardinalità si discosta in modo significativo, solitamente la cosa è dovuta ad errori di calcolo o di metodo. :-o

Tornando al caso in esame (Unicredit TF vs. Unicredit C&F), scommetterei che se:
1. eliminiamo i bond illiquidi
2. calcoliamo tutti gli spread tra TF e C&F (e non tra cose diverse come bond bancari o altro ;))

otteniamo risultati analoghi per tutti i metodi citati.
Nel caso non fosse così, vi devo una bionda. :lol:

sono d'accordo così, e metto SOPRA al tavolo un'altra bionda (così elimino le eventuali ambiguità sull'uso del termine "bionda") se ci sbagliassimo.

Sulla generalizzazione FOLlista di P.A.T., sempre abile e discreto provocatore visto che il monitor di cui parla l'ho fatto io dunque sta parlando di me, vorrei aggiungere che i ragionamenti tra gli YTM dei titoli non sono confronti basati unicamente su questo criterio come ha impropriamente scritto (e lo si capisce leggendo il FOL, se lo si vuole capire...), ma sono esposti rigorosamente LORDISSIMI e soprattutto sono ordinati per scadenza in modo da poter facilmente essere sovrapposti alla curva che più aggrada al pubblico: io per me uso quella unicredit perché ho tempo da buttare, ma in fasi non laterali di mercato se voglio averne una proiezione futura uso quella dei titoli di stato che si muovono sempre in anticipo rispetto ai tasso fisso e ancor di più rispetto agli strutturati unicredit.

Ovviamente P.A.T. quando sei passato all'altra generalizzazione sui professori universitari non ti sei accorto che alcuni di essi scrivono su quelli che tu chiami "i maggiori forum italiani" e sono persone che stimi e porti sul palmo della mano...
...tanto per pestarne una in più...

Ad ogni modo, depurando i tuoi post dalle provocazioni gratuite, devo prendere atto che scrivi davvero cose interessanti che arricchiscono la comunità, e te ne rendo onore.
Pero' siccome sei qua a far la punta ai centesimi e a raccontarci quanto sono faciloni gli altri, lasciami dire che prendere il midrange indifferentemente su titoli con spread di 0,05 o 1,10 è un'approssimazione così violenta che invalida all'istante tutto il lavoro di fino che porta ai calcoli comparativi.
Stai pesando un autotreno di polistirolo senza considerare la tara...
 
sono d'accordo così, e metto SOPRA al tavolo un'altra bionda (così elimino le eventuali ambiguità sull'uso del termine "bionda") se ci sbagliassimo.

Sulla generalizzazione FOLlista di P.A.T., sempre abile e discreto provocatore visto che il monitor di cui parla l'ho fatto io dunque sta parlando di me, vorrei aggiungere che i ragionamenti tra gli YTM dei titoli non sono confronti basati unicamente su questo criterio come ha impropriamente scritto (e lo si capisce leggendo il FOL, se lo si vuole capire...), ma sono esposti rigorosamente LORDISSIMI e soprattutto sono ordinati per scadenza in modo da poter facilmente essere sovrapposti alla curva che più aggrada al pubblico: io per me uso quella unicredit perché ho tempo da buttare, ma in fasi non laterali di mercato se voglio averne una proiezione futura uso quella dei titoli di stato che si muovono sempre in anticipo rispetto ai tasso fisso e ancor di più rispetto agli strutturati unicredit.

Ovviamente P.A.T. quando sei passato all'altra generalizzazione sui professori universitari non ti sei accorto che alcuni di essi scrivono su quelli che tu chiami "i maggiori forum italiani" e sono persone che stimi e porti sul palmo della mano...
...tanto per pestarne una in più...

Ad ogni modo, depurando i tuoi post dalle provocazioni gratuite, devo prendere atto che scrivi davvero cose interessanti che arricchiscono la comunità, e te ne rendo onore.
Pero' siccome sei qua a far la punta ai centesimi e a raccontarci quanto sono faciloni gli altri, lasciami dire che prendere il midrange indifferentemente su titoli con spread di 0,05 o 1,10 è un'approssimazione così violenta che invalida all'istante tutto il lavoro di fino che porta ai calcoli comparativi.
Stai pesando un autotreno di polistirolo senza considerare la tara...

Ben trovato, è sempre un piacere leggerti. :up:
Ho poco da aggiungere, se non che ovviamente anch'io intendevo la bionda sopra il tavolo.
 

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Sto studiando la questione delle aggiunte dei volumi, ma non e' facile per me rivedere "in tempo reale" dei progetti informatici divenuti nel tempo sempre piu' complicati, modulari ed interdipendenti. Sicuramente avrei bisogno di un programmatore esperto che mi coaudivasse, e che ci fosse della fiducia reciproca per il godimento di vantaggi comuni.

Non e' questo un obiettivo semplice da raggiungere, perche', purtroppo il "faidate" sui bond e' un ambiente chiuso rispetto al faidate sulle azioni che invece e' molto piu' aperto. Negli anni ho ricevuto da amici degli importanti trading system azionari ed ho contribuito alla progettazione io stesso di moduli ad essi inerenti. Li continuo ad usare tutt'oggi per determinati fasi di mercato e con essi continuo ad operare, sebbene conscio del fatto che nessun trading system azionario e' perpetuo senza una continua fase di revisione regole per adattarlo ai mutati regimi di mercato.

A differenza delle azioni, il mercato dei bond e' un segmento chiuso, per iniziati. Chi ha degli ottimi cruscotti o degli ottimi trading system e' ben poco portato alla condivisione e allo scambio di informazioni.

Motivi a cui avevo pensato ve ne sono diversi.

Il piu' importante e' la mancanza di esperienze e competenze specifiche.

Qualsiasi ingegnere e' capace di leggere il codice VB di un trading system azionario e ne puo' creare di diversi nuovi dopo aver introiettato la filosofia. Salvo i casi in cui gli ingegneri abbiano ricevuto una specifica formazione in materia di leggi di capitalizzazione composta (e' non il caso di un meccanico, di in un elettronico, civile, etc.) e di strutture di curve che variano nel tempo costoro trovano elevate difficolta' a comprendere la filosofia dei trading system obbligazionari, in quanto li trovano molto astrusi in mancanza di un chiaro sviluppo dell'articolazione. Mancano infatti nei trading system obbligazionari tutte quelle condizioni booleane e tutti quei test condizionali che fanno la felicita' degli ingegneri abituati a maneggiare la logica come il pane :), ma cosi' poco adusi all'astrazione per immaginarsi la filosofia del tempo che scorre, la base di ogni TS obbligazionario.

Non credo pero' sia questo l'unico motivo per cui i TS obbligazionari siano diversi dai TS azionari.

L'altro motivo e' che a differenza dei trading system azionari che richiedono continue riprogettazioni e revisioni, i trading system obbligazionari sono eterni. Richiedono solo delle scarne procedure di fine tuning, ma se un TS obbligazionario e' valido sul passato rimarra' valido anche per il futuro, salvo sconvolgimenti epocali (default di massa a catena...)

Ma vengo al dunque :)

Per creare una lista di TF UC dopo aver estratto gli ISIN, debbo progettare una routine o di un modulo che prelevi una stringa identificativa di un bond da una cella
es
"UC0001"
e la incapsuli sotto forma di matrice in un'altra stringa che in una cella restituisca in output il DDE dei volumi,
=DDESXT|PR!'MTA;UC0001;VOLUME'

Altrimenti dovrei passare ore su ore ad effettuare il lavoro di copia e incolla a mano. Quindi mi scuso se oggi non faccio nulla e devi portare ancora un po' di pazienza :)
 
Ultima modifica:
Ovviamente P.A.T. quando sei passato all'altra generalizzazione sui professori universitari non ti sei accorto che alcuni di essi scrivono su quelli che tu chiami "i maggiori forum italiani" e sono persone che stimi e porti sul palmo della mano...
...tanto per pestarne una in più...
...

:)

Ma mi sono anche subito scusato autoquotandomi da solo, perche' sapevo di aver sparato una provocazione molto grossa :D (sai bene che se nei forum "non provochi" garbatamente non alimenti le discussioni...)

Ad ogni modo, che mi crediate o meno, e' davvero cosi': nei corsi biennali di economia in Italia i professori non insegnano l'apprendimento di misure di rendimento aggiustate per il rischio. Mi e' stato spiegato che non esiste un manuale standard di riferimento scritto in italiano come l'Hull, per cui sull'argomento vanno molto di moda manuali come il pastorello, benninga, il cherubini, etc..

Quando ho fatto vedere ad un prof. il manuale di Fabozzi il serafico commento dello stesso e' stato :" Bene bene, con un manuale cosi' grosso riesco a tenere impegnato un dottorando per almeno 6 mesi! :D :):):)
Forse che davvero in Italia non si cerchi di fare bene della ricerca, quanto di tenere occupati per qualche tempo i ricercatori ?
Un saluto
 

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