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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 08 apr - In questo
contesto macroeconomico, che tuttavia potrebbe anche
beneficiare sul fronte delle sorprese positive di un
eventuale accelerazione dell'economia globale e del
commercio internazionale oltre che di effetti superiori al
previsto degli stimoli fiscali straordinari varati fino ad
ora, la Bce ritiene che la politica monetaria rimanga
adeguata. In sostanza il costo del denaro rimane per il
momento su livelli adatti a stimolare la crescita senza che
per il momento si registrino riprese delle spinte
inflazionistiche. Come ripetuto a piu' riprese anche in
conferenza stampa, le pressioni sui prezzi e le attese di
inflazione rimangono ben ancorate e "in linea con
l'obiettivo del Consiglio direttivo di mantenere i tassi di
inflazione sotto, ma vicini, al 2% nel medio periodo". In
questo scenario macro di persistente debolezza e incertezza,
"e' ora essenziale - ha detto Trichet - che i governi
riducano gli squilibri di bilancio e che riducano i deficit
eccessivi entro le scadenze concordate. In un certo numero
di paesi dell'eurozona, il consolidamento fiscale iniziera'
quest'anno e in tutti gli altri le misure correttive
dovranno essere in atto entro il 2011 al piu' tardi. Il
consolidamento fiscale dovra' superare sostanzialmente
l'aggiustamento annuale strutturale dello 0,5% del pil
indicato come requisito minimo dal patto di stabilita' e
crescita e occorre definire appieno e attuare delle
strategie credibili di aggiustamento fiscale". Riguardo alle
riforme strutturali, Trichet ritiene che gli accordi
sottoscritti al consiglio europeo del 25-26 marzo sulla
strategia per l'Europa del 2020 dovrebbero aiutare a
rafforzare la creazione di posti di lavoro, la competitivita'
e l'obiettivo di una crescita sostenibile. "Occorre che le
politiche si concentrino ora sul favorire la competizione
mentre dovrebbero cessare progressivamente le misure di
supporto ai singoli settori adottate durante la crisi - ha
detto Trichet -. Per quanto riguarda il mercato del lavoro,
occorre arrivare a una maggiore flessibilita' degli stipendi
e un rafforzamento degli incentivi al lavoro, in modo da
evitare maggiori costi strutturali negli anni a venire".
Allo stesso tempo rimane essenziale una ristrutturazione
"appropriata" del settore bancario che permetta di
rafforzare i bilanci e gestire meglio il rischio di quanto
non sia avvenuto in passato.
Corrado Poggi cop-Y-
[email protected]
contesto macroeconomico, che tuttavia potrebbe anche
beneficiare sul fronte delle sorprese positive di un
eventuale accelerazione dell'economia globale e del
commercio internazionale oltre che di effetti superiori al
previsto degli stimoli fiscali straordinari varati fino ad
ora, la Bce ritiene che la politica monetaria rimanga
adeguata. In sostanza il costo del denaro rimane per il
momento su livelli adatti a stimolare la crescita senza che
per il momento si registrino riprese delle spinte
inflazionistiche. Come ripetuto a piu' riprese anche in
conferenza stampa, le pressioni sui prezzi e le attese di
inflazione rimangono ben ancorate e "in linea con
l'obiettivo del Consiglio direttivo di mantenere i tassi di
inflazione sotto, ma vicini, al 2% nel medio periodo". In
questo scenario macro di persistente debolezza e incertezza,
"e' ora essenziale - ha detto Trichet - che i governi
riducano gli squilibri di bilancio e che riducano i deficit
eccessivi entro le scadenze concordate. In un certo numero
di paesi dell'eurozona, il consolidamento fiscale iniziera'
quest'anno e in tutti gli altri le misure correttive
dovranno essere in atto entro il 2011 al piu' tardi. Il
consolidamento fiscale dovra' superare sostanzialmente
l'aggiustamento annuale strutturale dello 0,5% del pil
indicato come requisito minimo dal patto di stabilita' e
crescita e occorre definire appieno e attuare delle
strategie credibili di aggiustamento fiscale". Riguardo alle
riforme strutturali, Trichet ritiene che gli accordi
sottoscritti al consiglio europeo del 25-26 marzo sulla
strategia per l'Europa del 2020 dovrebbero aiutare a
rafforzare la creazione di posti di lavoro, la competitivita'
e l'obiettivo di una crescita sostenibile. "Occorre che le
politiche si concentrino ora sul favorire la competizione
mentre dovrebbero cessare progressivamente le misure di
supporto ai singoli settori adottate durante la crisi - ha
detto Trichet -. Per quanto riguarda il mercato del lavoro,
occorre arrivare a una maggiore flessibilita' degli stipendi
e un rafforzamento degli incentivi al lavoro, in modo da
evitare maggiori costi strutturali negli anni a venire".
Allo stesso tempo rimane essenziale una ristrutturazione
"appropriata" del settore bancario che permetta di
rafforzare i bilanci e gestire meglio il rischio di quanto
non sia avvenuto in passato.
Corrado Poggi cop-Y-
[email protected]