Unicredit (UCG) Unicredit

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

lo so, hai ragione... sono andato in cabina elettorale tutto sicuro che stavolta berlusconi il mio voto non se lo sarebbe preso...

durante il tragitto da casa alla scuola presso cui si trovava la mia sezione elettorale continuavo a ripetermi: "eh no caro silvio! stavolta mi dispiace ma ne hai combinato troppe!!!"

arrivo alla scuola e all'ingresso saluto i carabinieri con quella riverenza che si tiene verso persone da rispettare a prescindere... quasi un antico retaggio culturale e familiare insegnato da quel tipo di educazione di una volta...

alle spalle dei carabinieri, sul muro, le indicazioni con le frecce a destra e a sinistra per le varie sezioni... la mia era la 9 nel corridoio a destra.

resto un attimo in più del dovuto davanti alle indicazioni appese su fogli provvisori, poi con passo deciso mi avvio nel lungo e largo corridoio di quella scuola in cui da bambino ci avevo fatto mille scorribande... l'architettura della mia vecchia scuola era decisamente di epoca fascista, l'odore sempre uguale,
sulle pareti la pittura a smalto lucido data fino a metà altezza per garantire un po' di pulizia e nella testa un frastuono di ricordi delle mie elementari, di bellissimi ricordi.

alla fine del corridoio svolto ancora a destra e la prima classe sulla destra era la mia sezione, la numero 9.

entro dentro e mi accorgo che le mie speranze di poter votare subito senza fare file venivano accolte.
a quell'ora, un po' prima del classico subito-dopo-pranzo, non c'era mai nessuno tranne gli addetti ai lavori, che pure loro a quell'ora si davano il turno.


continua...:D
 
lo so, hai ragione... sono andato in cabina elettorale tutto sicuro che stavolta berlusconi il mio voto non se lo sarebbe preso...

durante il tragitto da casa alla scuola presso cui si trovava la mia sezione elettorale continuavo a ripetermi: "eh no caro silvio! stavolta mi dispiace ma ne hai combinato troppe!!!"

arrivo alla scuola e all'ingresso saluto i carabinieri con quella riverenza che si tiene verso persone da rispettare a prescindere... quasi un antico retaggio culturale e familiare insegnato da quel tipo di educazione di una volta...

alle spalle dei carabinieri, sul muro, le indicazioni con le frecce a destra e a sinistra per le varie sezioni... la mia era la 9 nel corridoio a destra.

resto un attimo in più del dovuto davanti alle indicazioni appese su fogli provvisori, poi con passo deciso mi avvio nel lungo e largo corridoio di quella scuola in cui da bambino ci avevo fatto mille scorribande... l'architettura della mia vecchia scuola era decisamente di epoca fascista, l'odore sempre uguale,
sulle pareti la pittura a smalto lucido data fino a metà altezza per garantire un po' di pulizia e nella testa un frastuono di ricordi delle mie elementari, di bellissimi ricordi.

alla fine del corridoio svolto ancora a destra e la prima classe sulla destra era la mia sezione, la numero 9.

entro dentro e mi accorgo che le mie speranze di poter votare subito senza fare file venivano accolte.
a quell'ora, un po' prima del classico subito-dopo-pranzo, non c'era mai nessuno tranne gli addetti ai lavori, che pure loro a quell'ora si davano il turno.


continua...:D
Tu in effetti sei davvero un fenomeno..:D:D..pero' sei simpatico dai..;)
 
lo so, hai ragione... sono andato in cabina elettorale tutto sicuro che stavolta berlusconi il mio voto non se lo sarebbe preso...

durante il tragitto da casa alla scuola presso cui si trovava la mia sezione elettorale continuavo a ripetermi: "eh no caro silvio! stavolta mi dispiace ma ne hai combinato troppe!!!"

arrivo alla scuola e all'ingresso saluto i carabinieri con quella riverenza che si tiene verso persone da rispettare a prescindere... quasi un antico retaggio culturale e familiare insegnato da quel tipo di educazione di una volta...

alle spalle dei carabinieri, sul muro, le indicazioni con le frecce a destra e a sinistra per le varie sezioni... la mia era la 9 nel corridoio a destra.

resto un attimo in più del dovuto davanti alle indicazioni appese su fogli provvisori, poi con passo deciso mi avvio nel lungo e largo corridoio di quella scuola in cui da bambino ci avevo fatto mille scorribande... l'architettura della mia vecchia scuola era decisamente di epoca fascista, l'odore sempre uguale,
sulle pareti la pittura a smalto lucido data fino a metà altezza per garantire un po' di pulizia e nella testa un frastuono di ricordi delle mie elementari, di bellissimi ricordi.

alla fine del corridoio svolto ancora a destra e la prima classe sulla destra era la mia sezione, la numero 9.

entro dentro e mi accorgo che le mie speranze di poter votare subito senza fare file venivano accolte.
a quell'ora, un po' prima del classico subito-dopo-pranzo, non c'era mai nessuno tranne gli addetti ai lavori, che pure loro a quell'ora si davano il turno.


continua...:D

speravo di non dover uscire la carta di identità.

quando ti conoscono non c'è bisogno.
il presidente di seggio con il riconoscimento a vista ordina la consegna della scheda elettorale.
beh... vi dirò... un po' per la pigrizia atavica che mi avrebbe reso difficile persino aprire il portafoglio e prendere il documento, un po' per il vezzo di essere spesso riconosciuto un po' ovunque nei miei dintorni, speravo di trovare la faccia conosciuta di turno.

e anche questa mi andò bene.

c'era uno che conoscevo e con il quale più volte ci si era "beccati" in sfottò calcistici, non ricordo ora se in occasione di qualche aperitivo al bar o dal solito tabacchi in piazza.
di sicuro era juventino, questo me lo ricordo bene perchè gli juventini che conosco li tengo tutti catalogati tra quelli che puoi sfottere senza problemi e quelli con i quali ad un certo punto ti devi fermare perchè sennò c'è il rischio serio di "arrivare alle mani".
lui era tra questi ultimi.

mi consegnano la scheda mentre scambio con lui due battute sul lavoro che gli toccava fare quella domenica.
si lamentava manco gli avessero detto di dissodare 15 ettari di terra con le mani.
oh, sempre presidente di seggio era... tranne qualche litigata coi rappresentanti di lista per qualche voto contestato, di più non gli poteva capitare!
e poi era lui che aveva accettato, che minkia si lamentava ora?!?

scheda in una mano, matita indelebile nell'altra entro in cabina, delle tre disponibili scelgo quella che aveva la tendina già spalancata.
poggio tutto sul piano all'interno della cabina, mi volto e chiudo la tenda alle mie spalle.

in un istante un brivido mi corre lungo tutto il corpo da capo a piedi.

nei momenti precedenti, dall'ingresso a scuola fino all'ingresso nella cabina ero rimasto con la testa impegnata in tutt'altra cosa che non fosse l'espletamento del diritto dovere di ogni cittadino ovverosia l'esercizio del voto.

una volta dentro però, di colpo, tutto era cambiato.
le battute con l'amico juventino, gli sfottò, le scorribande nei corridoi della mia infanzia, le pareti dipinte a smalto, i carabinieri nei secoli fedeli... tutto svanito.

in quell'istante, la scheda e la matita davanti a me parevano le armi di un delitto, le armi per l'azione delittuosa di un tradimento.

punire zio silvio col voto a niki.:eek::eek::eek:

il Signore mi avrebbe perdonato???

stavo nella cabina con quell'interrogativo pensando pure che mi dovevo sbrigare perchè quelli fuori non pensassero a male.

i miei proprositi di punire zio silvio per tutto il casino che aveva combinato, con un paese intero nel ridicolo per il presidente donnaiolo, giusto per non dire puttaniere... e poi i casini delle vicende giudiziarie, i legittimi impedimenti patetici....
no! stavolta no, stavolta volevo dare un segnale!!!

nel segreto della cabina elettorale avrei fatto un passo senza precedenti da quando a 18 anni mi avevano riconosciuto i diritti di cittadino in tutta la loro pienezza.

e poi in fondo il personaggio politico portato dalla sinistra era fortissimo, un ammaliatore come pochi, un abile comunicatore che male non aveva governato.
certo, sempre meglio si poteva fare, ma male non aveva governato.

e allora con piglio deciso afferro la matita, apro la scheda e la osservo un attimo per capire bene dove mettere la X...

il foglio in mano mi tremava.
cioè, mi tremava la mano con cui tenevo il foglio.

miiiiiiiinkia, mi dicevo.
è grave qua il fatto.

accanto a vendola i simboli di tutte le liste che lo appoggiavano.
oh madonna santissima dell'incoronata!!!!!!!!!!!!

in un discorso introspettivo mi chiedevo se fossi sicuro davvero di quello che stavo per fare, mi rispondevo di si e subito dopo mi davo del bugiardo.
allora mi offendevo pesantemente dandomi del testa di caz.zo, senza palle, codardo.
avevo deciso una cosa, l'avevo riflettuta, ponderata per diversi giorni prima del voto e ora lì dentro mi stavo a cacà.

e se silvio l'avesse saputo??

il tradimento!!!
tradimento grave sarebbe stato, gravissimo!!!!!

ma quale grave e grave?!!!!
ma come?!?!! lui fa tutto lo schifo che gli pare e piace
e tu ti stai preoccupando di un misero, miserrimo voto del caz.zo!

miserrimo voto del caz.zo???????????
miserrimo un par de palle!!!!!!!!!!!!!!!

il mio non era voto miserrimo, il mio era voto di serie A!!!

voto, che se esposto in conversazioni pubbliche diventava voto che condizionava persone, voto pesante veramente, altro che miserrimo!

in questo turbine di pensieri e di botta e risposta con me stesso,
decido di non pensarci più, di non perdere altro tempo e di fare quello che avevo deciso.

voto per niki, punto e basta.

la matita sta per toccare il foglio che nella testa riecheggiano forti le parole che mi disse un tizio anni prima a firenze.
queste parole sbucarono dal nulla, inspiegabilmente in quel momento mi ricordai di uno che con riferimento alla precedente elezione di vendola nel 2005 mi disse, ridendo e deridendo...
avete il presidente rikkione, se quello è il presidente figurati il resto.

eh no!
eh no!!!
questo è troppo, basta!!!
bastaaaaa!!!!

la matita di colpo cambia direzione da sola,
mi pareva di assistere alla scena come soggetto terzo...

questa matita che all'ultimo, guida la mia mano sulla destra eeeee.... ZAC! ZAC!
la croce su Rocco Palese!!:eek::eek::eek:

vergognati, fai schifo mi dicevo mentre richiudevo la scheda elettorale.
rocco palese?! rocco chi????
così pare avesse detto berlusconi a fitto quando fitto propose e pretese la candidatura di palese in puglia... berlusconi disse: "rocco chi????"
quel "rocco chi?" io lo avevo appena votato, dannazione!

manco il voto al candidato consigliere diedi, uscì in fretta dalla cabina restituii la matita e infilai la scheda nel box di cartone.

un saluto brevissimo con il presidente di seggio juventino e uscii dalla sezione come un gatto col sorcio in bocca e una sensazione di compiacimento mista a stanchezza, e con la vergogna per non aver mantenuto la promessa a me stesso sotterrata dalla soddisfazione piena di essere rimasto ancora una volta elettore fedele a silvio.

me ne tornai a casa promettendomi di pensare bene e seriamente cosa fare quel giorno in cui silvio non ci sarebbe più stato.


così è andata.:p:p:p:V:wall:
 
lo so, hai ragione... sono andato in cabina elettorale tutto sicuro che stavolta berlusconi il mio voto non se lo sarebbe preso...

durante il tragitto da casa alla scuola presso cui si trovava la mia sezione elettorale continuavo a ripetermi: "eh no caro silvio! stavolta mi dispiace ma ne hai combinato troppe!!!"

arrivo alla scuola e all'ingresso saluto i carabinieri con quella riverenza che si tiene verso persone da rispettare a prescindere... quasi un antico retaggio culturale e familiare insegnato da quel tipo di educazione di una volta...

alle spalle dei carabinieri, sul muro, le indicazioni con le frecce a destra e a sinistra per le varie sezioni... la mia era la 9 nel corridoio a destra.

resto un attimo in più del dovuto davanti alle indicazioni appese su fogli provvisori, poi con passo deciso mi avvio nel lungo e largo corridoio di quella scuola in cui da bambino ci avevo fatto mille scorribande... l'architettura della mia vecchia scuola era decisamente di epoca fascista, l'odore sempre uguale,
sulle pareti la pittura a smalto lucido data fino a metà altezza per garantire un po' di pulizia e nella testa un frastuono di ricordi delle mie elementari, di bellissimi ricordi.

alla fine del corridoio svolto ancora a destra e la prima classe sulla destra era la mia sezione, la numero 9.

entro dentro e mi accorgo che le mie speranze di poter votare subito senza fare file venivano accolte.
a quell'ora, un po' prima del classico subito-dopo-pranzo, non c'era mai nessuno tranne gli addetti ai lavori, che pure loro a quell'ora si davano il turno.


continua...:D

speravo di non dover uscire la carta di identità.

quando ti conoscono non c'è bisogno.
il presidente di seggio con il riconoscimento a vista ordina la consegna della scheda elettorale.
beh... vi dirò... un po' per la pigrizia atavica che mi avrebbe reso difficile persino aprire il portafoglio e prendere il documento, un po' per il vezzo di essere spesso riconosciuto un po' ovunque nei miei dintorni, speravo di trovare la faccia conosciuta di turno.

e anche questa mi andò bene.

c'era uno che conoscevo e con il quale più volte ci si era "beccati" in sfottò calcistici, non ricordo ora se in occasione di qualche aperitivo al bar o dal solito tabacchi in piazza.
di sicuro era juventino, questo me lo ricordo bene perchè gli juventini che conosco li tengo tutti catalogati tra quelli che puoi sfottere senza problemi e quelli con i quali ad un certo punto ti devi fermare perchè sennò c'è il rischio serio di "arrivare alle mani".
lui era tra questi ultimi.

mi consegnano la scheda mentre scambio con lui due battute sul lavoro che gli toccava fare quella domenica.
si lamentava manco gli avessero detto di dissodare 15 ettari di terra con le mani.
oh, sempre presidente di seggio era... tranne qualche litigata coi rappresentanti di lista per qualche voto contestato, di più non gli poteva capitare!
e poi era lui che aveva accettato, che minkia si lamentava ora?!?

scheda in una mano, matita indelebile nell'altra entro in cabina, delle tre disponibili scelgo quella che aveva la tendina già spalancata.
poggio tutto sul piano all'interno della cabina, mi volto e chiudo la tenda alle mie spalle.

in un istante un brivido mi corre lungo tutto il corpo da capo a piedi.

nei momenti precedenti, dall'ingresso a scuola fino all'ingresso nella cabina ero rimasto con la testa impegnata in tutt'altra cosa che non fosse l'espletamento del diritto dovere di ogni cittadino ovverosia l'esercizio del voto.

una volta dentro però, di colpo, tutto era cambiato.
le battute con l'amico juventino, gli sfottò, le scorribande nei corridoi della mia infanzia, le pareti dipinte a smalto, i carabinieri nei secoli fedeli... tutto svanito.

in quell'istante, la scheda e la matita davanti a me parevano le armi di un delitto, le armi per l'azione delittuosa di un tradimento.

punire zio silvio col voto a niki.:eek::eek::eek:

il Signore mi avrebbe perdonato???

stavo nella cabina con quell'interrogativo pensando pure che mi dovevo sbrigare perchè quelli fuori non pensassero a male.

i miei proprositi di punire zio silvio per tutto il casino che aveva combinato, con un paese intero nel ridicolo per il presidente donnaiolo, giusto per non dire puttaniere... e poi i casini delle vicende giudiziarie, i legittimi impedimenti patetici....
no! stavolta no, stavolta volevo dare un segnale!!!

nel segreto della cabina elettorale avrei fatto un passo senza precedenti da quando a 18 anni mi avevano riconosciuto i diritti di cittadino in tutta la loro pienezza.

e poi in fondo il personaggio politico portato dalla sinistra era fortissimo, un ammaliatore come pochi, un abile comunicatore che male non aveva governato.
certo, sempre meglio si poteva fare, ma male non aveva governato.

e allora con piglio deciso afferro la matita, apro la scheda e la osservo un attimo per capire bene dove mettere la X...

il foglio in mano mi tremava.
cioè, mi tremava la mano con cui tenevo il foglio.

miiiiiiiinkia, mi dicevo.
è grave qua il fatto.

accanto a vendola i simboli di tutte le liste che lo appoggiavano.
oh madonna santissima dell'incoronata!!!!!!!!!!!!

in un discorso introspettivo mi chiedevo se fossi sicuro davvero di quello che stavo per fare, mi rispondevo di si e subito dopo mi davo del bugiardo.
allora mi offendevo pesantemente dandomi del testa di caz.zo, senza palle, codardo.
avevo deciso una cosa, l'avevo riflettuta, ponderata per diversi giorni prima del voto e ora lì dentro mi stavo a cacà.

e se silvio l'avesse saputo??

il tradimento!!!
tradimento grave sarebbe stato, gravissimo!!!!!

ma quale grave e grave?!!!!
ma come?!?!! lui fa tutto lo schifo che gli pare e piace
e tu ti stai preoccupando di un misero, miserrimo voto del caz.zo!

miserrimo voto del caz.zo???????????
miserrimo un par de palle!!!!!!!!!!!!!!!

il mio non era voto miserrimo, il mio era voto di serie A!!!

voto, che se esposto in conversazioni pubbliche diventava voto che condizionava persone, voto pesante veramente, altro che miserrimo!

in questo turbine di pensieri e di botta e risposta con me stesso,
decido di non pensarci più, di non perdere altro tempo e di fare quello che avevo deciso.

voto per niki, punto e basta.

la matita sta per toccare il foglio che nella testa riecheggiano forti le parole che mi disse un tizio anni prima a firenze.
queste parole sbucarono dal nulla, inspiegabilmente in quel momento mi ricordai di uno che con riferimento alla precedente elezione di vendola nel 2005 mi disse, ridendo e deridendo...
avete il presidente rikkione, se quello è il presidente figurati il resto.

eh no!
eh no!!!
questo è troppo, basta!!!
bastaaaaa!!!!

la matita di colpo cambia direzione da sola,
mi pareva di assistere alla scena come soggetto terzo...

questa matita che all'ultimo, guida la mia mano sulla destra eeeee.... ZAC! ZAC!
la croce su Rocco Palese!!:eek::eek::eek:

vergognati, fai schifo mi dicevo mentre richiudevo la scheda elettorale.
rocco palese?! rocco chi????
così pare avesse detto berlusconi a fitto quando fitto propose e pretese la candidatura di palese in puglia... berlusconi disse: "rocco chi????"
quel "rocco chi?" io lo avevo appena votato, dannazione!

manco il voto al candidato consigliere diedi, uscì in fretta dalla cabina restituii la matita e infilai la scheda nel box di cartone.

un saluto brevissimo con il presidente di seggio juventino e uscii dalla sezione come un gatto col sorcio in bocca e una sensazione di compiacimento mista a stanchezza, e con la vergogna per non aver mantenuto la promessa a me stesso sotterrata dalla soddisfazione piena di essere rimasto ancora una volta elettore fedele a silvio.

me ne tornai a casa promettendomi di pensare bene e seriamente cosa fare quel giorno in cui silvio non ci sarebbe più stato.


così è andata.:p:p:p:V:wall:


:clap::clap:

HAI SCRITTO DUE PAGINE DI NARRATIVA ITALIANA FAVOLOSE!!!!!!
COMPLIMENTI..................ROBBA DA FA INVIDIA A CAMILLERI E AL SUO MONTALBANO!!!!!!!!!!

BRAVO, MERAVIGLIA.............UN PORTENTO!!

p.s.

quando descrivi il momento in cui soffermi lo sguardo sui simboli dei partiti che appoggiano vendola...............mi sei sembrato qualcuno che conosco bene..........:eek:.........
decide, si convince, ha mille buoni motivi, pensa di aver superato certe vecchie divisioni................poi entra nell urna vede certi vecchi simboli accanto al candido che ha scelto e in un istante tutti i bei pensieri, tutte le nuove convinzioni svaniscono in un soffio, spazzate via dal turbine dei vecchi istinti!!!!!!:(
unica differenza.............che nel caso della persona che conosco io,
alla fine anke la x svanisce..........rimane solo il bianco,
il vuoto................lo stesso della politica di oggi, senza ideali e senza idee!
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto